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Mostre Milano 2023: tutta l’arte dell’autunno, da El Greco a Goya

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Cosa ci riserverà l’autunno 2023 in fatto d’arte a Milano? Tante, tantissime mostre! Palazzo Reale prepara i fuochi d’artificio con le attesissime mostre su El Greco e Goya, mentre al Mudec torna Vincent Van Gogh e la Fabbrica del Vapore dedica una mostra al grande Gianni Sassi a 30 anni dalla morte. Scopriamo questo e altro con il nostro #spiegonemostre!

Mudec

Vincent van Gogh. Pittore colto (dal 21 settembre al 28 gennaio 2024)

Grazie ai prestiti del Museo Kröller-Müller di Otterlo, nei Paesi Bassi al Mudec arriva una mostra dedicata a uno degli artisti più iconici del XIX secolo: Vincent Van Gogh. L’esposizione si concentra su un artista meno outsider e più inserito nel dibattito culturale del suo tempo, grande collezionista di stampe e lettore accanito. La sua grande cultura sui mutamenti artistici e sulle nuove tendenze del suo tempo si rivela in dipinti dai riferimenti precisi e inseriti nel contesto dei grandi cambiamenti che l’arte stava attraversando a cavallo tra due secoli.

Rodin e la danza (dal 25 ottobre al 10 marzo 2024)

In collaborazione con il Musée Rodin di Parigi, la mostra si concentra sul corpus di piccole terrecotte che Rodin realizza sui movimenti della danza, ispirato al suo incontro con la cultura cambogiana. 60 opere raccontano il rapporto tra il grande scultore e il movimento, messe in dialogo con fotografie, disegni e reperti etno-antropologici relativi al mondo cambogiano. A completare la narrazione video e documentari d’epoca dedicati alle ballerine che Rodin ebbe modo di incontrare e studiare e alle tipiche danze cambogiane.

Museo del Novecento

Gabriella Ciancimino. Getsemani (fino al 31 dicembre 2023)

“Getsemani”, il wall painting realizzato al Focus -1 del Museo del Novecento, racconta un giardino visionario attraverso segni e iconografie, un paesaggio multidimensionale senza spazio e senza tempo. Un luogo in cui l’uomo può risvegliarsi dal sonno del mondo per calarsi nel “Sogno dell’unità” con la natura, riconoscendosi parte integrante di essa e non antagonista.

Il progetto nasce nell’ambito di “Level 0”, l’iniziativa di ArtVerona in collaborazione con quattordici istituzioni d’arte contemporanea italiane che mira a promuovere artisti emergenti scelti in fiera e presentati da ciascun museo. 

Il lavoro di Gabriella Ciancimino, selezionato nel 2020, riflette sulle dinamiche di “libertà di essere” che è possibile acquisire attraverso il superamento di stereotipi spirituali, sociali, culturali e politici, in linea con il pensiero di Leda Rafanelli – scrittrice italiana politica e anarchica – di cui condivide temi cari quali integrazione ed ecologia sociale finalizzati a un cambiamento culturale.

Palazzo Reale

Jimmy Nelson. Humanity (dal 20 settembre al 21 gennaio 2024)

Prima personale italiana di uno dei fotografi più coinvolgenti ed importanti del nostro secolo, che ha fotografato alcune delle culture indigene più a rischio di scomparire raccontando storie, usi e costumi che si sono preservati. Un viaggio nella bellezza dell’umanità attraverso 65 fotografie di grandi dimensioni per immergersi nel significato profondo del lavoro dell’artista.

Morandi 1890 – 1964 (dal 5 ottobre al 4 febbraio 2024)

Palazzo Reale organizza una delle più importanti retrospettive dedicate al grande artista bolognese degli ultimi decenni, attraverso 120 opere che percorrono cinquant’anni di attività pittorica, dal 1913 al 1963. 34 sezioni che documentano il percorso artistico di Morandi attraverso prestiti da prestigiose istituzioni pubbliche e collezioni private.

El Greco (dall’11 ottobre all’11 febbraio 2024)

Una mostra estremamente ambiziosa su uno degli artisti più magnetici del tardo Rinascimento. El Greco viene raccontato attraverso l’impatto che gli artisti italiani della sua epoca ebbero sulla sua formazione, oltre alle innovazioni ricercate nel periodo toledano. In mostra anche capolavori assoluti come il San Martino e il mendicante e il Laocoonte della National Gallery di Washington, il Ritratto di Jeronimo De Cevallos del Museo del Prado, le due Annunciazioni del Museo Thyssen-Bornemisza, il San Giovanni e San Francesco delle Gallerie degli Uffizi e tante altre opere provenienti da musei e collezioni di Italia e Spagna.

Goya. La ribellione della Ragione (dal 31 ottobre al 3 marzo 2024)

La mostra ripercorre la lunghissima carriera di Francisco Goya, spettatore di alcuni tra i più importanti mutamenti della storia, che seppe riproporre su tela con forza rivoluzionaria e senza modelli, che muta e si rivolta su sé stessa. L’esposizione si divide in sette sezioni, che permettono allo spettatore di entrare in quel mondo oscuro e magico che è l’arte di Goya.

Fabbrica del Vapore

Sebastião Salgado. Amazonia (fino al 19 novembre 2023)

Con oltre 200 fotografie, Amazônia vuole proporre un’immersione totale nella foresta amazzonica, invitandoci a riflettere sulla necessità di proteggerla.

La mostra si sviluppa attorno a due temi. Il primo è costituito dalle fotografie di ambientazione paesaggistica, poste a diverse altezze e presentate in diversi formati, con le sezioni che vanno dalla Panoramica della foresta in cui si presenta al visitatore l’Amazzonia vista dall’alto, a I fiumi volanti, una delle caratteristiche più straordinarie e allo stesso tempo meno conosciute della foresta pluviale, ovvero la grande quantità d’acqua che si innalza verso l’atmosfera.

Cina, la nuova frontiera dell’arte (fino al’8 ottobre 2023)

Lo sviluppo, spasmodico e repentino della Cina, non può non riguardare anche il mondo dell’arte.

La mostra è suddivisa in sei sezioni al fine di ripercorrere il percorso evolutivo dell’arte cinese.
Dopo gli anni ’80, caratterizzati da una forma di Pop Art definita pop-cinica, si impongono artisti che vanno scoprendo nuove forme di espressione, più consapevoli ma non per questo meno eclettici. L’uso della tradizione si sposa con le tecniche più contemporanee con spettacolarizzazione delle opere esposte, ecco il nuovo filone definito “pop ludico”.

La mostra, pensata per la città di Milano, testimonia questo nuovo percorso, coinvolgendo maestri ormai già consolidati e ricercati come Yin Kun o Xing Jun Qin, Ma Han, Xin Haizhou o il grande Xu De Qi che presenterà opere inedite, pensate appositamente per questa occasione.

Gianni Sassi (da dicembre a marzo 2024)

A 30 anni dalla morte una mostra celebra uno dei più importanti geni del panorama intellettuale milanese. Gianni Sassi era un grafico, un pubblicitario, un collezionista, un talent scout e un discografico (sua la Cramps, l’etichetta che tra gli altri lanciò gli Area).

Pirelli HangarBicocca

James Lee Byars (dal 12 ottobre al 18 febbraio 2024)

Pirelli HangarBicocca presenta la mostra di James Lee Byars, una delle figure più enigmatiche e mitiche dell’arte contemporanea del XX secolo che ha influenzato un’intera generazione nell’ambito dell’arte concettuale e performativa. Nella sua poetica, Byars associa motivi e simboli dei costumi e della civiltà orientale alla sua profonda conoscenza della cultura e della filosofia occidentale, offrendo una visione unica e personale della realtà e delle sue componenti fisiche e spirituali.

La retrospettiva, la prima dopo oltre trent’anni dall’ultima mostra istituzionale di James Lee Byars in Italia, raccoglie una vasta selezione di opere scultoree e installazioni monumentali, realizzate dal 1974 al 1997 e provenienti da collezioni museali internazionali, alcune raramente esposte e presentate in Italia per la prima volta.

Museo Diocesano Carlo Maria Martini

Robert Doisneau (fino al 15 ottobre 2023)

Le opere, provenienti dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge, poco lontano da Parigi, raccontano la vita per le strade della capitale con l’occhio attento del fotogiornalista. In cinquant’anni di scatti sono passati davanti all’obiettivo del fotografo parigini di ogni età ed estrazione sociale, dalle annoiate reginette di bellezza ai bambini delle banlieue che giocano a piedi nudi tra le pozzanghere.

Leggi la nostra recensione della mostra

GAM

FURLA SERIES. Suzanne Jackson, Somethings in the World (fino al 17 dicembre 2023)

Suzanne Jackson è un’artista americana la cui pratica abbraccia un campo d’indagine ampio che esplora le potenzialità della pittura e si nutre di esperienze nella danza, nel teatro, nella poesia. La produzione iniziale di matrice pittorica e figurativa, popolata di personaggi, animali, simboli ancestrali e riferimenti alla natura, si evolve negli anni approssimandosi progressivamente all’astrazione, fino ad approdare all’elaborazione di un vocabolario molto personale in cui la pittura assume una dimensione scultorea e ambientale.

Somethings in the World nasce dall’idea di ripercorrere e presentare i diversi momenti della produzione di Jackson rintracciandone gli elementi ricorrenti, dagli esordi fino agli esiti più recenti, attraverso una selezione circoscritta e puntuale delle famiglie di opere più rappresentative. L’insieme delle ventisette opere in mostra, tra lavori iconici, inediti e nuove produzioni, crea una narrazione che accompagna il visitatore all’interno dell’universo dell’artista, evocando allo stesso tempo un confronto e un dialogo con il contesto della GAM e le opere della collezione permanente.

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