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Mostre Milano 2023: Zerocalcare, Bill Viola e Helmut Newton. Tutta l’arte del nuovo anno

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Elsa Peretti as a bunny. New York, 1975 ©Helmut Newton Foundation

Cosa ci riserverà il 2023 in fatto d’arte a Milano? Tante, tantissime mostre! Palazzo Reale dedicherà molto spazio alla fotografia e all’arte contemporanea, dopo le esposizioni dedicate a Richard Avedon e Max Ernst, in corso fino all’anno nuovo. In arrivo El Greco, Bill Viola, David Hockney e Helmut Newton, mentre il PAC ospiterà la mostra di Yuri Ancarani e la GAM Toulouse Lautrec. Scopriamo questo e altro con il nostro #spiegonemostre!

Mudec

Machu Picchu e gli imperi d’oro del Perù (fino al 19 febbraio 2023)

Il progetto, a cura di Ulla Holmquist, direttrice del Museo LARCO di Lima, e dell’archeologa Carole Fraresso, attraversa la storia artistica e la biodiversità andina in tutta la sua dimensione geografica e cronologica, culminando con un viaggio ideale nella città di Machu Picchu.

Robert Capa. Nella Storia (fino al 19 marzo 2023)

In occasione dei 110 anni dalla nascita di Robert Capa (22 ottobre 1913) il MUDEC rende omaggio al grande fotografo ungherese con una mostra personale che ripercorre i principali reportage di guerra e di viaggio che Capa realizzò durante vent’anni di carriera, anni che coincisero con i momenti cruciali della storia del Novecento.

Realizzata grazie alla collaborazione con l’agenzia Magnum Photos, la mostra, a cura di Sara Rizzo, riunisce un eccezionale corpus di fotografie: oltre 80 stampe originali, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da alcuni documenti d’epoca provenienti dalla collezione di Magnum.

Museo del Novecento

Gabriella Ciancimino. Getsemani (fino al 5 febbraio 2023)

“Getsemani”, il wall painting realizzato al Focus -1 del Museo del Novecento, racconta un giardino visionario attraverso segni e iconografie, un paesaggio multidimensionale senza spazio e senza tempo. Un luogo in cui l’uomo può risvegliarsi dal sonno del mondo per calarsi nel “Sogno dell’unità” con la natura, riconoscendosi parte integrante di essa e non antagonista.

Il progetto nasce nell’ambito di “Level 0”, l’iniziativa di ArtVerona in collaborazione con quattordici istituzioni d’arte contemporanea italiane che mira a promuovere artisti emergenti scelti in fiera e presentati da ciascun museo. 

Il lavoro di Gabriella Ciancimino, selezionato nel 2020, riflette sulle dinamiche di “libertà di essere” che è possibile acquisire attraverso il superamento di stereotipi spirituali, sociali, culturali e politici, in linea con il pensiero di Leda Rafanelli – scrittrice italiana politica e anarchica – di cui condivide temi cari quali integrazione ed ecologia sociale finalizzati a un cambiamento culturale.

Palazzo Reale

Richard Avedon. Relationships (fino al 29 gennaio 2023)

La rassegna consentirà di approfondire le caratteristiche innovative dell’arte di Avedon che ne hanno fatto uno degli autori più influenti del XX secolo; se da un lato, ha rivoluzionato il modo di fotografare le modelle, trasformandole da soggetti statici ad attrici protagoniste del set, mostrando anche il loro lato umano, dall’altro, i suoi sorprendenti ritratti di celebrità, in bianco e nero e spesso di grande formato, sono capaci di rivelare il lato psicologico più interiore della persona ritratta.

Una sezione è dedicata alla collaborazione tra Richard Avedon e Gianni Versace, iniziata con la campagna per la collezione primavera/estate 1980, che decretava l’esordio dello stilista, fino a quella della collezione primavera/estate 1998, la prima firmata da Donatella Versace.

Il percorso espositivo, suddiviso in dieci sezioni – The Artist, The Premise of the show, Early Fashion, Actors and Directors, Visual Artists, Performing Artists / Musicians and writers / Poets, Avedon’s People, Politics, Late Fashion, Versace – si costruisce attorno alle due cifre più caratteristiche della sua ricerca: le fotografie di moda e i ritratti.

Max Ernst (fino al 26 febbraio 2023)

La prima retrospettiva mai presentata in Italia dell’artista Max Ernst, protagonista del Surrealismo e della grande rivoluzione dell’arte europea del Novecento. Oltre 400 sono le opere tra dipinti, sculture, disegni, collages, gioielli e libri illustrati provenienti da musei, fondazioni e collezioni private, in Italia e all’estero.

Come in una grande Wunderkammer, e in analogia con l’universo di Max Ernst, la mostra e il volume che l’accompagna sfidano i visitatori a cimentarsi in affascinanti e intriganti giochi di percezione tra stupore e meraviglia, ove logica e armonia formale si accompagnano a enigmi impenetrabili, ove opere, tecniche e costellazioni di simboli conducono oltre la pittura.

Hieronymus Bosch e un altro Rinascimento (fino al 12 marzo 2023)

Il progetto, frutto di una lunga e approfondita ricerca accademica, intende illustrare il successo di Bosch quale creatore di visioni fantastiche in relazione alle tendenze del collezionismo del tempo e della ricezione artistica da parte del Rinascimento spagnolo e italiano.

Legami importanti con l’arte di Bosch si possono infatti cogliere in opere di primissimo piano, tra gli altri, di Tiziano, El Greco, Savoldo. La mostra offrirà dunque per la prima volta al pubblico italiano ed internazionale l’opportunità di familiarizzare col ruolo di Bosch all’apice del cosiddetto “anti-Rinascimento” che aveva preso piede in Europa.

Bill Viola (marzo – giugno 2023)

La mostra vuole rendere omaggio al più grande artista della videoarte dagli anni Settanta a oggi: Bill Viola.

L’esposizione attraversa tutta la sua produzione, dai lavori che approfondiscono il rapporto tra uomo e natura, a quelli ispirati dall’iconologia classica. Emozioni, meditazioni e passioni emergono dai video di Viola portando lo spettatore a un  viaggio interiore di estrema intensità, che narra quelli che possono essere definiti i viaggi più intimi e spirituali dell’artista attraverso il mezzo elettronico.

A cura di Kira Perov

L’eredità di Helmut Newton (dal 24 marzo al 25 giugno 2023)

Helmut Newton è presumibilmente il fotografo più pubblicato e discusso di tutti i tempi e ancora oggi il suo lavoro rimane una fonte di continua ispirazione per generazioni di fotografi.

Questa mostra, realizzata con la collaborazione scientifica della Helmut Newton Foundation, è stata concepita in occasione del centesimo anniversario della nascita dell’artista, coprendo in modo trasversale i generi principali da lui affrontati attraverso circa 300 fotografie, oltre a riviste, documenti e video.

A cura di Matthias Harder e Denis Curti

Gallerie d’Italia

Mecenati, collezionisti, filantropi. Dai Medici ai Rothschild (fino al 26 marzo 2023)

Da Cosimo e Lorenzo de’ Medici a Edmond de Rothschild, molti dei maggiori mecenati e collezionisti di tutti i tempi sono stati dei grandi banchieri che hanno voluto consacrare la loro ascesa sociale gareggiando con l’aristocrazia e i sovrani nel proteggere e incoraggiare gli artisti, anche acquistando le loro opere.

Per i grandi banchieri, mecenatismo artistico e collezionismo appaiono strumenti strategici di rappresentazione e di affermazione sociale, o meglio un esempio eloquente della sapiente trasformazione di capitale economico in capitale culturale e simbolico.

La mostra intende ricordare infine la luminosa figura del banchiere “umanista” Raffaele Mattioli, protagonista della rinascita economia e culturale nell’Italia del difficile dopoguerra. Le sue prestigiose acquisizioni per la Banca Commerciale e il suo impegno nella grande editoria hanno costituito uno straordinario esempio, a cui il “Progetto Cultura” di Intesa Sanpaolo ha dato continuità e conferma.

L’esposizione, attraversando un arco temporale che spazia dal Rinascimento al Novecento, presenta opere di autori quali Michelangelo, Caravaggio, Bronzino, Verrocchio, Antoon Van Dyck, Angelika Kauffmann, Hayez, Gherardo delle Notti (Gerrit van Honthorst), Valentin de Boulogne e Giorgio Morandi.
Le oltre 120 opere esposte provengono dai più prestigiosi musei internazionali come la National Gallery di Londra, il Musée du Louvre di Parigi, la Albertina di Vienna e The Morgan Library & Museum di New York.

Fabbrica del Vapore

Andy Warhol. La pubblicità della Forma (fino al 26 marzo 2023)

Con oltre trecento opere divise in sette aree tematiche e tredici sezioni – dagli inizi negli anni Cinquanta come illustratore commerciale sino all’ultimo decennio di attività negli anni Ottanta connotato dal rapporto con il sacro –  la spettacolare mostra Andy Warhol. La pubblicità della Forma è promossa e prodotta da Comune di Milano–Cultura e Navigare, curata da Achille Bonito Oliva con Edoardo Falcioni per Art Motors, Partner BMW.

La mostra milanese vuole documentare questo avvincente percorso: dagli oggetti simboli del consumismo di massa, ai ritratti dello star system degli anni ’60; dalla serie Ladies & Gentlemen degli anni ’70 dedicata alle drag queen, i travestiti, simbolo di emarginazione per eccellenza e considerati alla pari di star come Marilyn, sino agli anni ’80 in cui diviene predominante il rapporto col sacro: cattolico praticante, ne era stato in realtà pervaso per tutta la vita.

Esposte 200 opere uniche come serigrafie su seta, cotone, carta, oltre a disegni, fotografie, dischi originali, T-shirt, il computer Commodore Amiga 1000 con le sue illustrazioni digitali, geniali antesignane degli NFT; la ricostruzione fedele della prima Factory e una parte multimediale con proiezioni di film da vedere con gli occhialini tridimensionali.

Zerocalcare. Dopo il botto (fino al 23 aprile 2023)

Michele Rech, in arte Zerocalcare, classe 1983, fumettista italiano, è tra le figure più interessanti, complesse e di denuncia della scena culturale contemporanea.

La mostra “Dopo il botto” con oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera site specific, vuole raccontare la frammentazione sociale all’indomani della pandemia; l’accrescimento delle paure all’epoca di una crisi globale e di un conflitto nel cuore dell’Europa; il forzato isolamento e la solitudine che hanno inevitabilmente generato disgregazione e causato la perdita di contatto con la realtà; la politica e le resistenze.

L’esposizione accoglie in sé due anime, faccia delle stessa medaglia: da un lato i suoi protagonisti, ciascuno emblema di un portato simbolico esistenziale e collettivo di valori legati alla sopravvivenza della propria pelle in un contesto ormai sempre più difficile da vivere; dall’altra ricorda al visitatore che ancora è possibile fare “un pezzo di strada insieme” a chi ha gli stessi obiettivi, nutrire una passione collettiva connessa all’ideale di resistenza politica e ai grandi temi dell’uomo comune di fronte alle prove della vita.
Se, infatti, il frantumarsi di una comunità – come raccontato dall’autore in “Macerie prime” (2017) e “Macerie prime sei mesi dopo” (2018) – è una reazione di sopravvivenza legata alla condizione di incertezza che si vive, per Zerocalcare la vera soluzione passa attraverso un’azione collettiva che ogni giorno viene messa in campo.

Pirelli Hangar Bicocca

Bruce Nauman. Neons Corridors Rooms (fino al 26 febbraio 2023)

La mostra “Neons Corridors Rooms”  raccoglie trenta opere realizzate dalla seconda metà degli anni sessanta che esplorano la dimensione più innovativa della pratica di Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana, 1941; vive e lavora in New Mexico) con un focus sulla sua ricerca spaziale e architettonica. Il progetto espositivo fa luce su questo ambito specifico, meno conosciuto e studiato, della ricerca espressiva dell’artista che in oltre cinquant’anni di carriera ha indagato la condizione umana e il significato più profondo del fare arte, abbracciando con attitudine radicale e pionieristica diversi media – installazione, video, scultura, performance, fotografia, disegno e suono.

Dineo Seshee Bopape. Born in the first light of the morning [moswara’marapo] (fino al 29 gennaio 2023)

L’opera di Dineo Seshee Bopape (Polokwane, Sudafrica, 1981; vive e lavora a Johannesburg) si contraddistingue per l’uso di materiali organici e fortemente simbolici che rimandano ai concetti di memoria, identità e appartenenza. La terra è uno degli elementi più riconoscibili del suo linguaggio, che mescolato e lavorato con altre sostanze come carbone, cenere, argilla, dà vita a installazioni ambientali. Partendo dal proprio vissuto legato al suo paese d’origine, il Sudafrica, Seshee Bopape tesse narrazioni che indagano archetipi e mitologie in cui la figura femminile assume un ruolo centrale. 

La mostra in Pirelli HangarBicocca, la prima personale dell’artista in un’istituzione italiana, presenta un ampio corpus di lavori e nuove produzioni di Seshee Bopape ponendo il visitatore all’interno di una ricca costellazione di rimandi storici e contesti geografici differenti. Il progetto esplora temi e soggetti al centro della pratica dell’artista che spaziano dalle relazioni tra rito, spiritualità e natura, a riflessioni sulle pratiche di guarigione tradizionali e forme di resistenza politica.

PAC – Padiglione Arte Contemporanea

Yuri Ancarani (dal 28 marzo all’11 giugno 2023)

Le opere di Yuri Ancarani nascono da un’originale e accurata commistione fra cinema documentario e arte contemporanea, un viaggio nei territori delle immagini in movimento. Con lo stesso sguardo lucido e imparziale che contraddistingue il punto di vista dell’artista, la mostra cercherà di far emergere gli aspetti più autentici della sua produzione, addentrandosi in essa con un percorso inedito e rivelandone le diverse sfumature e i suoi codici linguistici.

A cura di Diego Sileo e Iolanda Ratti

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