Palazzo Reale di Milano, da sede governativa a museo d’eccellenza

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Palazzo Reale di Milano, da sede governativa a museo d’eccellenza

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Il Palazzo Reale di Milano si trova a due passi dal Duomo, sede di eventi e mostre fra le più rinomate d’Italia. Una struttura che per secoli ha accolto tutti i governi della città fino al 1919, quando viene acquistato al demanio diventando il luogo culturale che tutti conoscono.

Palazzo Reale ha vissuto secoli di trasformazioni, rimaneggiamenti, governi che si succedevano e i danni della seconda guerra mondiale. Una struttura dal grande fascino e dalle mille storie che vale la pena raccontare.

Un po’ di storia

Le origini di Palazzo Reale sono antiche. Già dal X secolo veniva citato un palazzo di governo, detto Broletto Vecchio e, secondo i documenti, il più antico palazzo governativo di Milano. Verso la fine del XIII secolo Il Broletto fu ristrutturato trasformandosi nel futuro Palazzo Reale di Milano. Nel corso degli anni fu sede governativa dei Torriani, dei Visconti e degli Sforza con l’appellativo di Palazzo Ducale.

Nei primi decenni del Cinquecento, con la caduta degli Sforza e l’invasione francese, Palazzo Reale divenne sempre più luogo di rappresentanza al posto del Castello Sforzesco. La fortezza, infatti, diventava sempre più luogo deputato alle armi e alle esercitazioni militari.

Dal dominio spagnolo, successivamente, il Palazzo Reale assunse sempre più palazzo residenziale del governo di Milano. Il governatore Ferrante Gonzaga diede incarico all’architetto Domenico Giunti di riammodernare il palazzo e e creando nuovi alloggi per il Senato cittadino e i Tribunali regi.

Palazzo Reale durante gli anni austriaci

Se nel XVII secolo Palazzo Reale versava in uno stato abbastanza precario per i danni delle guerre e della peste, con l’avvento degli austriaci divenne un luogo di rappresentanza e di fastosi ricevimenti. Tra il 1717 e il 1750, il Palazzo Reale di Milano fu oggetto di diversi interventi di restauro.

Da Francesco Galli a Giuseppe Antonio Bianchi, Palazzo Reale cambiò volto. La più significativa trasformazione fu l’unione della Sala dei Festini con la Sala degli Imperatori, formando così la splendida Sala delle Cariatidi.

Ferdinando d’Asburgo-Lorena

Solo nella seconda metà del Settecento vi furono gli interventi più significativi. Ferdinando d’Asburgo-Lorena, divenuto governatore della Lombardia austriaca, chiamò il grande Giuseppe Piermarini per i lavori di ammodernamento di Palazzo Reale.

I lavori del Piermarini riguardarono il dimezzamento del cortile esterno e della facciata. Semplice, dal carattere sobrio, un chiaro passaggio dal barocco al neoclassico.

Nel 1776 si costruì anche un nuovo teatro di corte, dopo che il precedente era stato distrutto da un incendio (il terzo dopo quelli del 1695 e 1723). Il nuovo teatro di corte fu costruito al posto delle scuole cannobiane, su Via Larga. Nacque così il Teatro della Cannobiana, ora Teatro Lirico.

Con l’avvento di Napoleone il Palazzo Reale di Milano subì nuovi interventi grazie a Luigi Canonica, che allargò la parte posteriore della struttura con l’inserimento delle nuove scuderie e di uffici comunali.

Dall’unità d’Italia in poi

Con il ritorno austriaco a Milano, Palazzo Reale divenne sede del Viceré e di un vasto reame. Subito dopo le cinque giornate fu sede del governatorato milanese. Successivamente all’unità d’Italia divenne di proprietà dei Savoia, ma i regnanti che vi susseguirono lo utilizzarono poco, preferendo il Palazzo Reale di Monza.

Nel 1919 i Savoia cedettero il Palazzo Reale di Milano allo Stato Italiano, con la clausola di utilizzo di alcuni appartamenti minori. Nel 1935 fu demolita la Manica Lunga, un’ala del palazzo a ridosso del Duomo, per la costruzione del Palazzo dell’Arengario.

La Sala delle Cariatidi

Il 15 agosto 1943, nel mezzo dei bombardamenti alleati su Milano, l’ala est del cortile d’onore su Via Rastrelli fu colpita da diverse bombe. Tra le conseguenze dei bombardamenti, un vasto incendio che colpì il Palazzo all’interno, colpendo soprattutto la Sala delle Cariatidi. Crollò la volta, parte del ballatoio e l’orditura lignea.

Palazzo Reale rimase nell’incuria più totale fino al 1947, quando la soprintendenza ai beni culturali cominciò i lavori di recupero della struttura. Nel 1953 la Sala delle Cariatidi ritornò agli onori delle cronache per aver ospitato il capolavoro di Pablo Picasso Guernica.

La Sala delle Cariatidi – fonte Wikipedia

Negli anni successivi altre mostre hanno caratterizzato l’esistenza della Sala, ma le pareti nascoste dal cartongesso e dai teli non dava giustizia allo splendore della sala.

Solo nel 2000 vi furono significativi lavori di restauro. Lavori in parte integrativi, con la rimozione degli annerimenti dovuti dai bombardamenti, in parte consolidanti, rafforzando tutte le superfici.

Il Palazzo Reale di Milano oggi

Palazzo Reale oggi è uno dei poli museali più importanti di Milano. Nel corso degli anni, l’ex palazzo governativo ha ospitato mostre di grande pregio che hanno avuto successo internazionale.

Da Picasso a Monet passando per Manzoni ed Ernst, Palazzo Reale ha dato vita a un numero importante di mostre rilevanti. Nel 2009 grande successo ha avuto la mostra dedicata al centenario del Futurismo.

Per maggiori informazioni su orari, biglietti e mostre è possibile visitare il sito ufficiale.