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Da Erodiàs a PaGAGnini: gli spettacoli da non perdere a Milano di maggio

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Avete l’imbarazzo della scelta su cosa vedere a teatro? Vi state chiedendo come impiegare, culturalmente, quella sera libera o la domenica pomeriggio?

Come ogni lunedì Milano Weekend vi segnala alcune opere in cartellone nella nostra città a maggio: un nuovo appuntamento con lo #spiegoneteatri.

Ecco cosa vedere a teatro a Milano

Alcuni consigli sugli spettacoli in cartellone dal 28 maggio

— Erodiàs (Teatro i 23 maggio – 11 giugno)

Per chi lo avesse perso nel corso della scorsa stagione, è l’occasione giusta per recuperarlo perché Federica Fracassi è imperdibile nel dar voce alla Erodiàs testoriana.

Perché affrontare Erodiàs? Che cosa rappresenta oggi questa donna dilaniata d’amore per Giovanni Battista? Che cosa raccontano le sue parole di lussuria verso il profeta, simbolo di una religione che lei non riesce a comprendere né a definire?
Erodiàs incarna un tempo in cui la ragione non è ancora arrivata: una zona d’ombra non illuminata dalla luce dello spirito, un eterno purgatorio in cui la conoscenza/coscienza non trova spazio. Un personaggio “sottovuoto”, una figura bidimensionale che vive dietro un vetro. Un manichino che a noi si mostra da una vetrina di sbarlusc: il suo è un mondo inevitabilmente separato dal nostro, ma ora del tutto compromesso e scardinato dall’arrivo di un Dio che si è fatto carne: il verbum.
Sulla scena un quadro che prende vita e, al contempo, un negozio o uno schermo: l’unica dimensione in cui Eròdias può ancora sopravvivere, seppur confusa da quel conzerto e conzertino di dubbi e domande che il profeta ha in lei provocato. Non è abbastanza averlo messo a tacere con un atto cruento e blasfemo: la testa di Giovanni, separata da corpo, continua a parlarle, la provoca, le impone interrogativi a cui non trova risposta.
Erodiàs non è più l’Erodiàs che era, ormai è il Battista stesso. Di lui prende le fattezze, una maschera nella maschera, da lui prende parole che non conosce, che non stanno ancora nella sua bocca, di lui cerca segni in ogni dove” (dalle note di regia di Renzo Martinelli).

ORARI: martedì riposo; mercoledì e sabato h 19,30; giovedì, venerdì e lunedì h 21; domenica h 17

PREZZI: intero 18€; convenzionati 12€; under 26 11,50€; over60 9€; giovedì vieni a teatro in bicicletta 7€. Lo spettacolo è inserito nell’abbonamento Invito a Teatro

— Maggio 1968: la tempesta perfetta (Triennale Teatro dell’Arte 29 – 31 maggio)

“Dopo lo straordinario successo del ciclo ‘Storie Milanesi Live‘ nel 2017, Gianni Biondillo e Painè Cuadrelli tornano all’interno della prima edizione di FOG per presentare in prima assoluta uno spettacolo che vuole far rivivere la storica occupazione del Palazzo dell’Arte, durante la XIV edizione della Triennale. In pochi ebbero la possibilità di visitare quella mostra, nonostante i nomi di prestigio coinvolti tra autori, artisti e architetti (da Arata Isozaki a Alison e Peter Smithson, da Aldo van Eyck a Hans Hollein, da Marco Bellocchio a Renzo Piano): focalizzata sul tema del Grande Numero, l’esposizione avrebbe infatti dovuto aprire le sue porte al pubblico il 30 maggio 1968, ma durante l’inaugurazione la Triennale venne occupata e danneggiata da operai, studenti ed artisti che volevano una direzione immediata e democratica di tutti i luoghi e le istituzioni di cultura. Per questo, l’apertura venne posticipata al mese seguente.
Raccontare le storie della città di Milano attraverso materiali di archivio è diventata l’originale cifra stilistica del duo creativo Biondillo/Cuadrelli, che scelgono questa volta di condurci attraverso un percorso multidisciplinare in cui narrazione, teatro, musica e video si incontrano,accompagnandoci attraverso ciò che resta dell’evento nella memoria collettiva, lungo quei dieci giorni convulsi ed eccentrici che hanno segnato per molti versi un modo nuovo di leggere la contemporaneità” (dalla nota ufficiale).

DURATA: 40′

ORARI: h 20

PREZZI: intero 15€; ridotto under30 e over65 10€; ridotto studenti 7€

— PaGAGnini (Piccolo Teatro Strehler 22 maggio – 3 giugno)

Al nostro articolo tutti i dettagli su uno spettacolo che vi divertirà, ma che si forgia anche della carta vincente della musica.

DURATA: 75′

ORARI: lunedì riposo; martedì e giovedì h 19,30; mercoledì e venerdì h 20,30; sabato h 15 e h 19,30; domenica h 16

PREZZI: platea 40€; balconata 32€

Rassegne teatrali

— Le Joli Mai (Teatro Franco Parenti 5 – 31 maggio)

Qui tutte le info su questa rassegna di teatro civile connessa all’anniversario del ’68 e che chiuderà in bellezza con una vera e propria nottata.

Gli spettacoli conclusi

— Amami o cado (Teatro Menotti 16 – 20 maggio)

Amami o cado è una storia d’amore. La storia di una giornata d’amore. Anche se un po’ di tempo è passato il ricordo di quella giornata è ancora lì, tutto preciso nella testa di Rosa. Quando Rosa ce l’ha raccontata non potevamo crederci, ma Rosa non è una che dice bugie.

Comunque noi per essere sicuri che fosse tutto vero, quando abbiamo deciso di raccontarla, siamo andati a cercare delle prove. Le abbiamo trovare tutte. Al Motel, al Capannone, al negozio di regali. Al negozio dove lavora lei. Tutto vero. Confermato. Giorno. Orari. Agenzia.

E allora abbiamo pensato: certo che la vita è più forte pure della morte!

Lei Rosa, la nostra protagonista, direbbe senza dirlo perché lei vive ma non sa: guarda che è l’amore che è più forte della morte. E per questo vogliamo raccontarla”, ha spiegato l’autrice Giovanna Mori. Tocca a Romina Mondello dar voce a questa donna, ne abbiamo visto un assaggio alla presentazione di Talkin’Menotti e il tono era quello delicato di una storia che vale la pena raccontare, anche per l’universalità del messaggio che comunica.

ORARI: mercoledì e sabato h 19,30; giovedì e venerdì h 20,30; domenica h 16,30

PREZZI: posto unico 15€ + 1,50€ prevendita

— Arlecchino servitore di due padroni (Piccolo Teatro Grassi 24 aprile – 13 maggio)

Un cult imprescindibile, da vedere e rivedere tanto più con questa regia e con artisti come Ferruccio Soleri ed Enrico Bonavera.

“Un’avventura scenica unica e irripetibile, fatta di giochi e malinconie, trepidazioni e burle, lazzi e bisticci che incantano perché sono quelli di sempre.
Giorgio Strehler, che lo mise in scena per la prima volta nel 1947 reinterpretando e rinnovando la tradizione goldoniana, diceva che questo spettacolo è “memoria vivente”.  L’Arlecchino, negli anni, si è confermato inoltre come una vera palestra per gli attori: da sempre gli allievi della Scuola del Piccolo entrano a far parte della grande famiglia di Arlecchino, in un ideale passaggio del testimone con i loro predecessori. Ed è un atto d’amore assoluto per il teatro che ha saputo conquistare svariate generazioni di spettatori” (dalla nota ufficiale).

Ad animarlo insieme a Bonavera e alla partecipazione straordinaria di Soleri, troviamo Giorgio Bongiovanni, Francesco Cordella, Ugo Fiore, Davide Gasparro, Alessandra Gigli, Stefano Guizzi, Pia Lanciotti, Sergio Leone, Lucia Marinsalta, Fabrizio Martorelli, Tommaso Minniti, Stefano Onofri, Annamaria Rossano e i suonatori Gianni Bobbio, Leonardo Cipriani, Matteo Fagiani, Francesco Mazzoleni, Celio Regoli. Da vedere e rivedere.

DURATA: 180′ più due intervalli

ORARI: lunedì e primo maggio riposo; martedì, giovedì e sabato h 19,30; mercoledì e venerdì h 20,30 (salvo mercoledì 9 maggio, h 15 per le scuole); domenica h 16.

PREZZI: platea 33; balconata 26€

— Bestie di scena (Piccolo Teatro Strehler 9 – 20 maggio)

Al nostro articolo potete farvi un’ulteriore idea su questo spettacolo che va vissuto (forse più di altri) in prima persona.

DURATA: 75′

ORARI: lunedì riposo; martedì, giovedì e sabato h 19,30; mercoledì e venerdì h 20,30; domenica h 16

PREZZI: platea 33€, balconata 26€

— Cantico dei cantici (MTM Teatro Litta 15 – 20 maggio)

Chi ha avuto modo di scoprire e ammirare il modo di fare teatro ed entrare nei testi di Roberto Latini, non può perdersi questo suo affondo in una delle opere più antiche.

“Pervaso di dolcezza e accudimento, di profumi e immaginazioni, è uno dei più importanti, forse uno dei più misteriosi; un inno alla bellezza, insieme timida e reclamante, un bolero tra ascolto e relazione, astrazioni e concretezza, un balsamo per corpo e spirito.

Non ho tradotto alla lettera le parole, sebbene abbia cercato di rimanervi il più fedele possibile.

Ho tradotto alla lettera la sensazione, il sentimento, che mi ha da sempre procurato leggere queste pagine. Ho cercato di assecondarne il tempo, tempo del respiro, della voce e le sue temperature”, ha dichiarato l’artista.

DURATA: 50′

ORARI: da martedì a sabato h 21; domenica h 17

PREZZI: intero16€; under 26 e over 65 12€

— Che disastro di commedia (Teatro Carcano 3 – 13 maggio)

Non è la prima volta che il teatro e chi lo realizza si mettono in scena. Questo testo di Henry Lewis, Jonathan Sayer, Henry Shields è stato insignito dell’Olivier Awards 2015 come miglior commedia dell’anno e del Molière nel 2016 (due tra i premi più importanti a livello mondiale). Protagonista è “una compagnia teatrale amatoriale che, dopo aver ereditato inaspettatamente un’ingente somma di denaro, tenta di produrre un ambizioso spettacolo che ruota intorno a un misterioso omicidio perpetrato negli anni ’20 a Londra, nel West End.
Il racconto prende forma tra una scenografia che implode a poco a poco su sé stessa e attori goffi e strampalati che tentano, in un esilarante crescendo senza controllo, di parare i colpi degli innumerevoli tragicomici inconvenienti di cui sono vittime. Paradossi e colpi di scena, attori che dimenticano le battute, porte che non si aprono, scene che crollano, oggetti che scompaiono e ricompaiono altrove, compongono uno spettacolo dai ritmi forsennati, in cui tutto è studiato nei minimi particolari per ottenere il massimo divertimento, grazie alla presenza sul palco di un cast di istrionici professionisti dai perfetti tempi comici” (dalla sinossi).

In scena Alessandro Marverti, Yaser Mohamed, Marco Zordan, Luca Basile, Viviana Colais, Stefania Autuori, Valerio Di Benedetto e la partecipazione di Gabriele Pignotta. Progetto artistico Gianluca Ramazzotti. Regia Mark Bell

DURATA: 105′ più intervallo

ORARI: da lunedì a mercoledì riposo; giovedì e sabato h 20,30; venerdì h 19,30; domenica h 16

PREZZI: poltronissima 34€; balconata 25€ – ridotto over65 da 22€ a 14,50€; ridotto under26 da 15€ a 13,50€

— Di A Da In Con Su Per Tra Fra Shakespeare (Teatro Manzoni 23 – 25 maggio)

ATIR Ringhiera continua il suo essere on the road incontrando il pubblico del Manzoni. “Di a da in con su per tra fra Shakespeare è la storia di un amore. Il mio amore per Shakespeare. È una storia irriverente e forse anche un po’ stupida, ma l’amore, si sa, è cieco. È la storia di come io e Shakespeare ci siamo prima odiati e poi amati pazzamenteÈ la storia della mia giovinezza e del mio mestiere. È la storia di come sono arrivata a mettere in scena, appena ventenne, Romeo e Giulietta e Re Lear. È la storia di una prima volta, la prima volta che scoprivo quanto vicina e toccante può essere la parola di un poeta, quanta concreta semplicità, quanta vita dentro le sue storie… quanta parte di me dentro i suoi versi.

Trattandosi di un argomento così personale, ho deciso di essere io stessa in scena a “raccontarlo”, cosa piuttosto inusuale per me, che normalmente sto fuori a dirigere. Con me in scena Mattia Fabris e Arianna Scommegna, amici, colleghi fraterni da una vita: mi aiutano a rendere più fruibile e divertente il tutto, calandosi nei molti personaggi – “classici” e non – che vanno ad animare il mio racconto. E così la conferenza si arricchisce della “partecipazione straordinaria” dei miei attori, che per altro hanno praticamente condiviso con me tutto quello di cui vado a raccontare.

Il testo l’ho scritto io, o meglio le parti belle le hanno scritte Shakespeare, Calvino, Rilke, Brook e molti altri “grandissimi”, il resto l’ho scritto io” (dalle note di regia di Serena Sinigaglia).

Segnaliamo che giovedì 24 alle h 18,30 si confronteranno sul palco del teatro Serena Sinigaglia, regista internazionale e fondatrice di ATIR e Nadia Fusini, studiosa di teatro elisabettiano e insegnante del corso di perfezionamento di Letterature Comparate presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. L’appuntamento si aprirà con una breve performance degli artisti, tratta dallo spettacolo in scena, seguita da un intervento della filosofa e da un dibattito con il pubblico. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

ORARI: da mercoledì a venerdì h 20,45

PREZZI: poltronissima prestige 21€; poltronissima 18€; poltrona 13€; under26 15€

— Dorian Gray. La bellezza non ha pietà (Teatro degli Arcimboldi 4 – 6 maggio)

Al nostro articolo maggiori informazioni su quest’opera di teatro musicale prodotta da Pierre Cardin.

ORARI: venerdì e sabato h 21; domenica h 16

PREZZI: prima galleria e platea alta lat 29,90€; platea alta 39,10€; platea bassa 43,70€; platea bassa gold 49,45€

— La classe operaia va in paradiso (Piccolo Teatro Grassi 15 – 20 maggio)

A breve vi aggiorneremo più dettagliatamente su questo spettacolo tratto dalla sceneggiatura di Elio Petri e Ugo Pirro. Come sempre non fatevi spaventare dal fatto che possa risultare tutto esaurito, qualcuno potrebbe non ritirare il biglietto.

In scena Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia, Franca Penone, Simone Tangolo e Filippo Zattini. Regia di Claudio Longhi.

Segnaliamo che mercoledì 16 maggio, presso la Fondazione Feltrinelli, alle h 18,30, si svolgerà l’incontro ‘Labor in Fabula. Raccontare il lavoro oggi’. Intervengono Paolo Di Paolo (autore della riscrittura teatrale), Claudio Longhi, Maurizio Porro, Lino Guanciale e gli altri attori de La classe operaia va in paradiso in scena al Piccolo Teatro Grassi.

DURATA: 150′ con intervallo

ORARI: martedì, giovedì e sabato h 19,30

PREZZI: platea 33€; balconata 26€

— La Maria Brasca (Spazio Avirex Tertulliano)

Debutto nazionale per un testo di Giovanni Testori poco frequentato, ma che vale la pena di riscoprire.
“La Maria Brasca, ambientato nella periferia della Milano delle fabbriche del secondo dopo guerra, racconta de La Maria: un’ operaia che sogna il grande amore. La storia disincantata della passione e della necessità di volersi affrancare dall’ipocrisia della vita, ci immerge nelle atmosfere neorealistiche della quotidianità dei cortili.
La Maria Brasca è una donna emancipata, concreta e ricca di temperamento che s’innamora del bellimbusto del quartiere, Romeo Camisasca, più giovane di lei.
Quando lui la tradisce per una ragazza, anch’essa più giovane di lei, e il suo sogno romantico sembra definitivamente spezzato, la Brasca scatena uno scandalo. Il punto di forza del personaggio, una donna autonoma, disinibita ed in anticipo sui tempi, risiede nella sua chiara idea di libertà che concretizza non conformandosi ad un codice morale precostituito ma trasgredendo in nome della consapevolezza che la vera dignità risiede nell’incontro e nella fiducia dell’abbandonarsi ad un rapporto.
A dare spessore al personaggio è proprio la sua volontà di andare oltre il limite: perché solo lì, dove trasgressione, oscenità e ribellione diventano necessarie è possibile misurare tutto il peso della condizione umana” (dalla scheda).

In scena Gianna Coletti, Margò Volo, Stefano Annoni e Giuseppe Scordio, con quest’ultimo che ne cura anche la regia.

ORARI: da giovedì a sabato h 21; domenica h 20,30

PREZZI: intero 16€; over60 11€; under26 10€

— La signorina felicità (Teatro Fontana 12 – 13 maggio)

La compagnia Teatro della Caduta omaggia Guido Gozzano con uno spettacolo costruito sulle sue parole. “Nelle vesti della signorina Felicita, Lorena Senestro propone una personalissima interpretazione del celebre “salottino in disuso” di Guido Gozzano, accompagnata al pianoforte da Andrea Gattico, che ricorda il pianista da tabarin torinese, con quell’ironia tipica e quel “senso buffo d’ovo e di gallina” che pervade le poesie di Gozzano.
Felicita è appartenuta davvero alla biografia del poeta, ma con un nome diverso. Nello spettacolo la ritroviamo nel salotto della sua “casa centenaria”, imprigionata dai ricordi e anch’essa “in disuso”, sempre nubile, in compagnia del cucù e del mobilio che assumono, come fantasmi, proporzioni smisurate. Immobilizzata nel tempo sospeso dell’attesa, spera nel ritorno di Guido.
Ma Guido non tornerà più: stroncato a trentadue anni dalla tubercolosi, è vivo solo nei ricordi di giovinezza di Felicita. Un’esistenza di provincia, spesa in compagnia del padre e ravvivata dall’emozione degli incontri con Guido, il “poeta vagabondo”, suo primo e forse unico innamorato” (dalla nota ufficiale).

ORARI: sabato h 20,30 e domenica h 16

PREZZI: intero 19€; ridotto under 26 e convenzionati  14€; ridotto under14 e over 65  9,50€; prevendita e prenotazione 1€

— Otello (Teatro Elfo Puccini 27 aprile – 20 maggio)

Dopo l’ottimo riscontro, l’Elfo ha deciso di riproporre un grande classico shakespeariano con un lavoro accuratissimo sulle parole. In questo nuovo allestimento tocca ad Emilia Scarpati Fanetti dar volto a Desdemona (sempre nella prospettiva di creare una continuità con gli artisti già scritturati).

“Mettere in scena Otello oggi” – dicono i registi Elio De Capitani (anche nei panni del Moro) e Lisa Ferlazzo Natoli – “è un modo per fare i conti con la singolare attrazione che la vicenda del Moro esercita in tutti noi, come un congegno misterioso messo lì per ‘innescare’ una risposta emotiva sui presupposti ideologici e i fantasmi dell’inconscio collettivo con cui una società costruisce i propri parametri proiettando ‘fuori di sé’, sullo straniero, tutto ciò che ha di inconfessabile: moralismo puritano, voyerismo sessuale e sessuofobia, per dare fondamento e giustificazione alla propria xenofobia, alla misoginia e alle tante forme d’intolleranza sociale e privata di cui si compone”.

Questi gli altri protagonisti di una vicenda che non smetterà mai di essere attrattiva: Federico Vanni (Iago), Alessandro Averone (Roderigo/Buffone), Cristina Crippa (Emilia), Angelo Di Genio (Cassio), Carolina Cametti (Bianca), Gabriele Calindri (Barbanzio/Graziano), Massimo Somaglino, (Doge/Montano), Michele Costabile (Ufficiale/Lodovico).

Nota bene: sabato 19 e domenica 20: TEATRO SENZA BARRIERE®
Due rappresentazioni con audiodescrizione e sovratitoli per persone con disabilità della vista e dell’udito.
60′ prima degli spettacoli sarà possibile partecipare alla visita tattile sulla scena.
Il tour partirà dal foyer del teatro sabato 19 maggio alle h 19,30 e domenica 20 maggio alle h 15.
Durata: 30′ circa.
Prenotazione cuffie: le cuffie vanno prenotate insieme al biglietto e ritirate all’ingresso della sala Shakespeare.

DURATA: 170′ più intervallo

ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 20,30; domenica h 16

PREZZI: intero 32,50€; ridotto 17€; martedì 21,50€

— Piombo (Teatro Menotti 8 – 13 maggio)

Lo si dovrebbe fare sempre, ma ancor più dopo quarant’anni dal sequestro di Aldo Moro, non si può non ricordare e far conoscere alle giovani generazioni.

Si tratta di “un “musical d’autore” che ha come argomento uno dei periodi più controversi della storia italiana. Associare la parola “musical”, con tutto il suo bagaglio di immaginario collettivo, a espressioni come Anni di piombo, Brigate Rosse, Il caso Moro, Stragismo, Strategia della tensione… appare quasi una contraddizione.
Ma è proprio in questo contrasto che si svela il cuore del progetto, che vuole raccontare in un modo nuovo, lontano dalla retorica, un periodo storico affascinante e sorprendente, archiviato fin troppo velocemente. Piombo racconta una serie di storie incrociate. Un padre di famiglia, un politico sequestrato e rinchiuso in una cella, un giornalista, un operaio, una brigatista, figure emblematiche di quel periodo, nel quale ogni spettatore può riconoscere un personaggio e un fatto storico, senza voler ricostruire filologicamente episodi o situazioni.” (dalla nota ufficiale). Libretto, musiche, testi e regia Gipo Gurrado; con Enrico Ballardini, Davide Gorla, Giulia D’Imperio, Andrea Lietti, Elena Scalet.

DURATA: 80′

ORARI: martedì, giovedì e venerdì h 20,30; mercoledì e sabato h 19,30; domenica h 16,30

PREZZI: posto unico 15€ + 1,50€ di prevendita

— Strategie fatali (Teatro Elfo Puccini 3 – 13 maggio)

“Tre storie che si intrecciano fra loro, sette attori, sedici personaggi, riuniti in un’unica multiforme indagine che – nell’ambientazione comune di un teatro – mette di fronte alcuni dei grandi temi del contemporaneo (il terrore, il porno, i nuovi media) con alcuni temi eterni dell’essere umano (il maligno, l’illusione, il fantasma, ancora il teatro).
La Compagnia MusellaMazzarelli, con questo spettacolo prova ad arricchire ulteriormente il suo gioco teatrale e usando Shakespeare e Baudrillard come chiavi apre le porte ad una scrittura che chiama in causa un numero crescente di compagni di scena, ma tiene fede a quella sua caratteristica cifra stilistica che si muove sul confine sottile fra comico e tragico” (dalla nota ufficiale).

Se non avete ancora avuto modo di assistere agli spettacoli di Paolo Mazzarelli e Lino Musella, questa è la giusta occasione per iniziare a scoprirli, verrete trascinati naturalmente nel meccanismo e vorrete continuare a seguirli nel loro percorso.

DURATA: 130′ più intervallo

ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 21; domenica h 16,30

PREZZI: intero 32,50€; ridotto giovani e anziani 17€; martedì 21,50€

Eventi teatrali conclusi

— 5 maggio in Triennale

Vi abbiamo già parlato di FOG ed è proprio in questa circostanza che, nella sola giornata di sabato, si svolgeranno ben tre eventi.
h 12 Giardino d​ella​ Triennale – Dialoghi nella nebbia ​| ​​Carlo Sini incontra​ Motus

Il dialogo è un’arte in sé. Un buon dialogo sa infatti dare vita a uno spazio creativo in cui i due dialoganti possono dare voce a idee, ispirazioni ed esperienze che accadono ed emergono in un qui e ora che è performativo e generativo.
All’interno del festival FOG verranno presentati presso il Teatro Continuo Burri, suggestivo palcoscenico a cielo aperto situato nel cuore di Parco Sempione, e nel Giardino della Triennale, alcuni dialoghi che hanno l’obiettivo di aprire un confronto tra le arti sceniche e altre discipline del pensiero, come la filosofia, la psicanalisi, l’antropologia e la scienza.
Il ciclo è curato da Valeria Cantoni, docente e ideatrice del corso Arte & Impresa presso l’Università Cattolica di Milano e membro del Comitato Artistico di Triennale Teatro dell’Arte. Prima di ogni dialogo sono previsti alcuni minuti di ascolto musicale per invitare al silenzio e alla concentrazione.

h 20 Teatro dell’Arte – Motus, Panorama (prima nazionale, in scena ancora fino a domani, 6 maggio)

Ha debuttato il 3 gennaio scorso all’interno dell’Under The Radar Festival di New York, nasce dall’idea di sviluppare una riflessione sulla necessità umana di essere in movimento, di smantellare confini (anche artistici) per estendere al massimo possibile il campo visivo.
Il progetto è una nuova tappa del percorso inaugurato nel 2015 da MDLSX, oggi senza dubbio il lavoro più celebre della compagnia, che vedeva protagonista Silvia Calderoni – vera e propria attrice icona di Motus. Gli stessi temi di MDSLX (il genere e la libertà di attraversarne i confini) vengono qui affrontati da una diversa angolazione, in un percorso che va oltre i confini del corpo per allargarsi a quelli geografici. Una ricerca che prende spunto dalle vicende di una piccola

h 21,3​0 Giardin​o​ d​ella​ Triennale – Radio Raheem​, Cosmic Perspective from Milano​​​

Radio Raheem è una delle creature più innovative e vitali che hanno visto la luce in questi ultimi anni nel capoluogo lombardo. Per la prima volta nella sua breve ma significativa storia, Radio Raheem collabora ora con Triennale Teatro dell’Arte all’interno della prima edizione di FOG per dare vita ad una serata speciale, che vede protagonisti all’interno del Giardino di Triennale i live show di due nuovi talenti della scena elettronica internazionale.

— Cane sciolto (Teatro Menotti 3 maggio)

All’interno della rassegna Talkin’ Menotti, Omar Pedrini presenta in anteprima nazionale uno spettacolo che potrebbe unire gli amanti della musica e del teatro.

“In questo spettacolo, tratto dalla biografia scritta da e con Federico Scarioni, il musicista bresciano rivive la propria storia, un percorso umano e artistico fatto di coraggio, scelte in controtendenza, momenti difficilissimi e tanto rock n’roll.
Cane Sciolto è un live show che miscela racconti musicali e parole, un viaggio che ripercorre le vicende della vita – o meglio delle vite – di Omar Pedrini, attraverso le note dei brani più significativi tratti dal suo repertorio, che eseguirà dal vivo con la chitarra. Federico e Omar si ritrovano la sera prima della pubblicazione del libro: è il momento per un ultimo onesto incontro tra i due, in cui decidere gli aneddoti e le canzoni da presentare al pubblico.
Sarà un racconto sotto forma di dialogo e canzoni, fra il Don Chisciotte-Omar e il Sancho Panza-Federico, nel quale si confonderanno i confini dei rispettivi ruoli fino a invertirsi, in un confronto tra anime nude e differenti cicatrici” (dalla scheda).

ORARIO: h 20,30

PREZZI: posto unico 15€ + 1.50€ prevendita

Rassegne teatrali concluse

— Nuove storie (Teatro Elfo Puccini 27 aprile – 20 maggio)

Qui tutti i dettagli di una rassegna perfettamente coerente con la linea programmatica dell’Elfo Puccini, che ha come filo conduttore la famiglia e per protagoniste giovani compagnie e scritture degne di nota.

— Tendenza Clown (Teatro Franco Parenti 1 – 7 maggio)

Qui tutti i dettagli su un festival che porta le eccellenze del circo contemporaneo.

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