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Achille Lauro a Sanremo: “Nè trap e nè autotune! Siamo, forse, più maturi”

Achille Lauro intervista
Foto di Daniele Cambria

 “Io e il mio collega Boss Doms ci diamo tanto da fare per riuscire, in generale. Tutti pensano che se firmi un contratto discografico diventi ricco, ma in realtà è un lavoro come un altro. Siamo contentissimi di poter portare qualcosa di nostro e di innovativo al pubblico, come abbiamo sempre fatto. Questo che stiamo raccontando è quello che ci ha portato fino a qui: la nostra vera storia e la musica, i primi fan che hanno sparso la voce.  A partire dagli inizi della trap, la periferia romana e i suoi problemi come la droga e altre situazioni da dover affrontare. La nostra è una storia a lieto fine: invece di scegliere la strada della droga, ci siamo messi sotto con la musica. Possiamo essere un buon esempio”.

È la premessa di Achille Lauro, il trapper romano che sarà tra i Big della prossima edizione del Festival di Sanremo, che ci ha presentato tutti i progetti di quest’anno, tra cui un tour.

Dopo il palco dell’Ariston, Lauro partirà dal 10 maggio dalla Casa della musica di Napoli, con tappa al Fabrique di Milano il 19 maggio, per terminare il l’8 giugno al Core Festival di Treviso.

L’altra novità è l’uscita del suo libro martedì 15 gennaio: “Sono io Amleto” porta alla luce ed invita ad affrontare temi esistenti, come la droga, nella vita di tutti i giorni dei giovani.

In questo libro c’è tutto l’immaginario e la vita di Achille Lauro e di altri 23 artisti contemporanei che hanno vissuto e affrontato a loro modo le difficoltà di una quotidianità un po’ più complicata di altre.

“A 14 anni sono andato a vivere con mio fratello, produttore discografico, dopo la separazione dei miei genitori. Nessuno ci ha insegnato a vivere, abbiamo imparato da soli. Mangiavamo la pasta con i cracker, con le uova sbattute così. La casa era sempre piena di gente con cui sono cresciuto, anche musicalmente”

È la storia di un bambino silenzioso che sogna di uccidere la Bestia per scappare dal Labirinto, infrangendo le convenzioni sociali e diventa un giovane uomo che ce l’ha fatta, trovando nella musica la strada per uscire da un “impero della polvere”: Riuscire, nonostante.

 

E se al pubblico non basta, ci sarà anche un docufilm “Achille Lauro No Face”, in uscita il prossimo autunno,  in cui ci saranno immagini di repertorio, interviste, backstage di shooting fotografici e videoclip.

L’intervista ad Achille Lauro: Rolls Royce

Quest’anno sarai tra i Big del Festival di Sanremo con il brano “Rolls Royce” e non sarà un brano d’amore. Sarà un pezzo trap o qualcosa di musicalmente diverso? Come ti presenterai ad un pubblico abituato alla canzone “sanremese”?

Non è né un brano d’amore né un pezzo trap. È un qualcosa che non hanno mai sentito nemmeno i nostri fan ed è sicuramente una canzone pensata per Sanremo.

È un pezzo bello frizzante, un nuovo rock’n roll, sarà molto divertente e credo che piacerà sia ai pischelli sia alle persone più grandi.

Il nostro pubblico è molto vasto, in particolare dai 16 ai 25, fino ai 35 anni, quindi persone con un cervello che pensano, non solo bambini come si crede.

È un brano particolare, che farà molto parlare perché sarà una cosa diversa e originale: non ci sarà Autotune!

Il palco di Sanremo, che non “normalizzerà” la performance live, rappresenta sicuramente un grande traguardo e per Lauro sarà un esame universitario: “un bel strumento musicale scordato” che gareggerà con grandi artisti.

Achille Lauro continua raccontando le influenze musicali del brano sanremese e l’album in uscita la prossima primavera.

“Dopo cinque dischi musicalmente diversi, non c’è più un’etichetta di genere. Abbiamo attinto molto dal passato: dalla musica anni 70, 80. In questo momento sto ascoltando molto Elvis e i The Beatles, in particolare. È sicuramente più suonata, arrangiata con vari strumenti e forse più matura. Abbiamo 28 anni e adesso vogliamo entrare nell’Olimpo della Musica. Ma non mancherà la zona confort per i fan, ci sarà un pezzo trap.

Achille Lauro tour 2019: le date

“Achille Lauro Live 2019″ partirà il 10 maggio dalla Casa della Musica a Napoli, confermando per ora otto date.

I biglietti sono disponibili sul circuito online Ticketone, mentre potrete acquistarli nei punti vendita autorizzati a partire dal 23 gennaio.

  • 10 maggio dalla Casa della Musica di Napoli
  • 11 maggio all’Atlantico Live di Roma
  • 18 maggio al Teatro della Concordia di Venaria Reale (TO)
  • 19 maggio al Fabrique di Milano
  • 23 maggio al Tuscany Hall Teatro di Firenze
  • 24 maggio al PalaEstragon di Bologna
  • 7 giugno al Nameless Music Festival di Barzio (LC)
  • 8 giugno al Core Festival di Treviso

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