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Tre giorni di performance, incontri e video sull’identità di genere al PAC

pac performing degenere

Nell’ambito di MuseoCity PAC Padiglione d’Arte Contemporanea (in via Palestro 14) organizza 3 giorni di incontri, proiezioni e live performance aperti al pubblico.

Dal 1 al 3 marzo 2019 torna la tre giorni annuale del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano dedicata ad un tema attuale nell’ambito degli studi delle arti visive contemporanee: il tema scelto per il 2019 è quello dell’identità di genere, culturale, politica e sociale, sviluppato attraverso incontri, proiezioni, musica e live performance.

Performing Pac Degenere: il programma

Durante le tre giornate 4 talk analizzeranno il tema dell’identità nelle sue diverse declinazioni, con interventi di studiosi di fama internazionale, artisti, scrittori e curatori.

  • VENERDÌ 1 MARZO ORE 19
    Paul B. Preciado filosofo e curatore, tra i maggiori pensatori sugli studi di genere e sulle politiche della sessualità si interroga su femminismo e transfemminismo, politiche identitarie e queer, farmacopornografia, fabbricazione dell’identità e trasformazione collettiva.
  • SABATO 2 MARZO ORE 17
    Claire Fontaine, artista collettiva concettuale e femminista presenta i suoi “immaginari della sovversione” e, riallacciandosi alla tradizione del readymade, indaga temi come i rapporti tra i generi, migrazioni, femminismo, movimenti sociali, rivoluzioni, praticabilità dell’amore, reclusione nella famiglia.
  • DOMENICA 3 MARZO ORE 17
    Francesco Ventrella, docente di storia dell’arte all’Università del Sussex (UK), esplora gli stereotipi prodotti all’interno del binario di genere parlando di politiche della sensazione ed empatia queer.
  • DOMENICA 3 MARZO ORE 19
    a vent’anni da Rosso vivo, la mostra curata da Francesca Alfano Miglietti (FAM) che ha segnato la storia espositiva del PAC, un dialogo sul tema delle identità e delle sue sfumature e mutazioni coinvolgerà la curatrice della mostra, Sebastiano Mauri (artista, scrittore e regista del recente film Favola) e Ariase Barretta (scrittore e autore del libro Living Fleshlight).

Ai tre incontri si affiancano anche 3 momenti live:

  • SABATO 2 MARZO ORE 19
    l’artista sudafricana Tracey Rose realizza la performance “Muschis mit Schwänzen”, uno spettacolo di burattini che utilizza come sceneggiatura i commenti web riferiti ad un’intervista intorno al femminismo fatta a Chimamanda Ngozi Adichie – la scrittrice nigeriana inclusa da Time Magazine nelle 100 persone più influenti al mondo nel 2014 e vincitrice del National Book Critics Circle Award 2013.
  • SABATO 2 MARZO DALLE ORE 22.00 ALLE 03:00
    la collaborazione con Le Cannibale porta al PAC un evento musicale con DjSet e performance che omaggia l’anniversario dei moti di Stonewall coinvolgendo tre importanti artisti italiani. Lorenzo LSPose, insieme a La B. Fujiko che curerà la coreografia, dedicherà il suo djset al mondo del vogueing – uno stile di danza nato all’interno delle comunità gay della New York degli anni ‘70 e ’80 – mentre il duo Hard Ton si esibirà in un dj set/live con un tributo alla figura di Marsha P. Johnson, attivista dei diritti LGBTQ e personaggio di punta nei moti di Stonewall insieme a Sylvia Rivera.
  • DOMENICA 3 MARZO ALLE ORE 22:00
    chiude la tre giorni la performance del progetto “Mio cuore io sto soffrendo. Cosa posso fare per te?” di Antonio Marras. Un site specific affidato ad attori e danzatori che abiteranno lo spazio del PAC guidati dalla visione di Antonio Marras in un esperimento dove si troveranno a trasformare e contaminare cultura popolare e narrazioni della memoria, attraversando le fasi della vita, le storie personali, la ricerca di un’identità propria, la memoria infantile malinconica e spaventata.

Dal venerdì 1 alla domenica 3 marzo dalle ore 14:30 alle 21 sarà inoltre possibile vedere continuativamente 5 video di artisti contemporanei che hanno lavorato sul concetto di identità e genere:

  • Protagoniste del video Economy of Love (2016) – seconda parte del documentario sperimentale Night Soil di Melanie Bonajo – sono donne lavoratrici di Brooklyn che raccontano la ricerca del desiderio e del piacere femminile.
  • Nel video Illusions Vol.II Oedipus (2018), invece, l’artista Grada Kilomba esplora attraverso immagini, storytelling e musica il mito di Edipo, la tensione tra padre e figlio e il ruolo del destino.
  • In For You (2003) di Lovett/Codagnone il duo artistico si ricollega alla natura conflittuale e clandestina del tango, nella alla sua versione più antica, e ne estrapola una posa per mettere in scena i rapporti di potere all’interno di una coppia.
  • Con il video Habla (2008) Cristina Lucas si confronta invece con archetipi, istituzione ecclesiastica e mitologia distruggendo a colpi di martello un’enorme statua di Mosé.
  • In La Batalla de México (2004) dell’artista Javier Téllez, i pazienti dell’ Ospedale Psichiatrico Fray Bernardino Alvarez di Città del Messico prendono possesso della struttura emulando l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

Orari e biglietti: ingresso libero dalle 14:30 alle 21:00 per i talk, la performance e le proiezioni dei video: sabato e domenica sera dalle 22:00 per i live con ingresso a 15 euro

Informazioni al 0288446359 e sul sito ufficiale

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