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Da Cita a ciegas all’omaggio a Gaber: gli spettacoli da non perdere a Milano di marzo

spettacoli Milano
In foto Laura Marinoni

Avete l’imbarazzo della scelta su cosa vedere a teatro? Vi state chiedendo come impiegare, culturalmente, quella sera libera o la domenica pomeriggio?

Come ogni lunedì Milano Weekend vi segnala alcune opere in cartellone nella nostra città a marzo: un nuovo appuntamento con lo #spiegoneteatri.

Ecco cosa vedere a teatro a Milano

Alcuni consigli sugli spettacoli in cartellone dal 26 marzo

— Cita a ciegas (Teatro Franco Parenti 6 – 29 marzo)

Al nostro articolo vi raccontiamo come mai valga la pena gustarsi la visione di questo spettacolo, messo in scena per la prima volta in Italia con la regia di Andrée Ruth Shammah e un parterre di interpreti come Gioele Dix, Laura Marinoni, Elia Schilton, Sara Bertelà e Roberta Lanave.

Lo spettacolo sarà in tournée ad aprile: il 4 a Conegliano Veneto (Teatro Accademia), dal 5 all’8 a Monza (Teatro Manzoni) e dal 10 al 15 a Firenze (Teatro della Pergola).

ORARI: lunedì riposo; martedì e venerdì h 20; mercoledì h 19,30; giovedì h 21; sabato h 20,30; domenica h 16

PREZZI: intero prime file biglietto unico 38€; I e II settore 30€; III settore 23,50€; convenzioni (escluso prime file) 21€; over65 e under26 (escluso prime file) 18€
+ diritti di prevendita

— Trainspotting (Teatro i 21 – 26 marzo)

Molti conoscono il celebre film di Boyle che ha segnato non solo la storia del cinema, ma anche le generazioni che ne hanno fruito; dal 21 marzo sarà possibile assistere alla versione teatrale (Emanuele Aldovrandi ha tradotto l’adattamento dell’autore libanese Wajdi Mouawad). “Abbiamo deciso di realizzare questo spettacolo per mettere in scena persone che l’uomo medio non vuole vedere; perché i personaggi di questo romanzo ci costringono a farci domande sul funzionamento della nostra società. I personaggi di Trainspotting passano il tempo fuggendo le loro responsabilità: non lavorano, ricevono sussidi di disoccupazione che spendono in droghe e alcool, perché la realtà della vita non li interessa. Al di là della questione della definizione di identità, onnipresente in scena, è la questione della dipendenza” (dalle note di regia di Sandro Mabellini). A dar corpo e volto a questi ragazzi: Michele Di Giacomo, Riccardo Festa, Valentina Cardinali e Marco Bellocchio.

Lo spettacolo dopo Milano sarà in tournée dal 5 all’8 aprile al Teatro Brancaccino di Roma e il 13 marzo al Teatro Binario 7 di Monza.

DURATA: 90′

ORARI: mercoledì e sabato h 19,30; giovedì, venerdì e lunedì h 21; domenica h 17

PREZZI: intero 18€; convenzionati 12€; under26, studenti e scuole di teatro 11,50€; over60 9€; amici di i 5€ sulla seconda replica e per tutte le altre repliche ingresso a 12€. Giovedì vieni a teatro in bicicletta 7€

Eventi teatrali

– Da Penelope ad Antigone

Teatro Franco Parenti 27 marzo

Laura Marinoni è una signora del teatro, in questi giorni sta conquistando le platee in ‘Cita a ciegas‘ e martedì 27, prima della replica dello spettacolo diretto dalla Shammah, dà voce a queste donne, impresse nel nostro immaginario. “Roberto Mussapi occupa un posto particolare nella storia della poesia italiana, particolare perché oltre alla lirica, ama il teatro che è sempre in versi. Recentemente ha pubblicato un testo legato ai personaggi della mitologia classica, con particolare riguardo a Penelope, Antigone, Cassandra, che vivono i loro drammi struggenti in una dimensione moderna”.

ORARIO: h 18

– Steve Jobs. Colpevole o innocente?

Teatro Manzoni 26 marzo

Ultimo appuntamento per il format di Elisa Greco, che ha riscosso molto successo, immaginiamo merito anche del coinvolgimento più diretto del pubblico. Non poteva mancare una figura del nostro tempo come Steve Jobs, “grazie anche alle sue innovative tecnologie la società globale e l’economia hanno subito epocali trasformazioni”, ha evidenziato la curatrice. “Tuttavia siamo davvero di fronte ad una nuova frontiera della conoscenza oppure siamo di fronte ad uno stravolgimento di cui non guideremo più le fila? Quale il valore del suo famoso monito siate affamati, siate folli lanciato agli studenti dell’Università di Standford?”, sono alcune delle domande che rilancerà la serata.

“Sarà la Corte, presieduta dal magistrato Fabio Roia, Presidente di Sezione Tribunale di Milano, a condurre il processo rendendo noti i capi di imputazione che saranno ripresi e sostenuti dal massmediologo e giornalista Klaus Davi nel ruolo di Pubblico Ministero mentre all’avvocato e coautore del libro “Il diritto all’oblio, l’etica nella società interconnessa“ Umberto Ambrosoli il compito di sostenerne la difesa.
Nel ruolo del protagonista, l’imputato Steve Jobs, l’imprenditore Arturo Artom.
In contraddittorio si alterneranno le testimonianze, per l‘accusa, di Serena Danna, vice direttore digital di Vanity Fair, e del giornalista Edoardo Di Biasi, con la partecipazione del consulente di parte Riccardo Bettiga, Presidente dell’ordine degli Psicologi della Lombardia. Per la difesa gli interventi di Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e della creative producer e storica della televisione – Università Cattolica di Milano Erika Brenna, con il noto avvocato Franco Toffoletto che sarà chiamato sul palcoscenico come consulente per la difesa.
Al termine sarà il pubblico che con la sua votazione, quale giuria popolare, emetterà il suo verdetto: colpevole o innocente?” (dalla scheda).

ORARI: h 20,45

PREZZI: posto unico 13€

Rassegne teatrali

– FOG Triennale Milano Performing Arts (Triennale Teatro dell’Arte 9 marzo – 5 giugno)

Al nostro articolo tutti i dettagli di un festival dal grande respiro internazionale.

ORARI: variano a seconda dello spettacolo

PREZZI: variano in base allo spettacolo

– Milano per Gaber

Piccolo Teatro Grassi

A breve tutte le informazioni sulla rassegna

Spettacoli conclusi

— Amati enigmi (Teatro Franco Parenti 28 febbraio – 11 marzo)

Licia Maglietta ha una potenza espressiva che riempie la scena, riuscendo a creare una sensazione di dialogo intimo con lo spettatore anche in una sala enorme. “Amati Enigmi”, ha dichiarato, “è una conversazione intima e ironica di una donna, Clotilde, con un misterioso interlocutore, uno Jacques shakespeariano, sulla “grande età”, contro qualsiasi tentazione di abbandonarsi ad essa. Ma qual è la mia vera età di oggi – si domanda Clotilde – se le contiene tutte, tanto che non riesco a seguire il trapasso dall’una all’altra? «Oltre la soglia dove il corpo avvizzisce e il volto gioca tiri crudeli» c’è la possibilità di «interpretare il disegno e scoprire il significato del proprio destino. Che è il solo grande modo, di sublimare le proprie avventure, disavventure, dolori e sconfitte in conoscenza»”.

È interessante che l’interprete abbia deciso di prender spunto dal romanzo epistolare con cui Clotilde Marghieri (autrice finita nel dimenticatoio) vinse il prestigioso premio Viareggio nel 1974.

DURATA: 75′

ORARI: lunedì riposo; martedì e venerdì h 20,15; mercoledì h 19,15; giovedì e sabato h 20,45; domenica h 16,15

PREZZI: platea 30€; galleria 23,50€; convenzioni 21€; over65 e under26 18€
+ diritti di prevendita

— Casa di bambola (Teatro Menotti 2 – 11 marzo)

Roberto Valerio ha già dimostrato in passato di sapere dare una lettura personale e molto attuale di grandi classici (come dimenticare la sua versione de ‘Il vantone’ di Pasolini); questa volta ci propone Casa di bambola di Ibsen. Allontanandosi dall’immagine di “dramma borghese” si vuole centrare la nudità di questo dramma che così tanto ci racconta.

Casa di bambola (1879) è un testo complesso e seducente che restituisce molteplici e potenti suggestioni. È l’intreccio dialettico di una crisi, di una transizione, di un passaggio, di un percorso evolutivo; è il ritratto espressionista (L’urlo di Munch è del 1893) di un disperato anelito alla libertà che crea però angoscia e smarrimento.

Una scena stilizzata per raccontare al meglio un desolante deserto relazionale ed esistenziale popolato non da volti ma da maschere che si apprestano a inscenare un dramma della finzione.

Madre di tre figli piccoli, Nora è sposata da otto anni con l’avvocato Torvald Helmer, che la considera alla stregua di un grazioso e vivace animale domestico. E lei sembra felice in questa sua gabbia familiare. Entrambi vittime della loro incapacità di comunicare realmente, entrambi intrappolati in ruoli che si sono vicendevolmente assegnati: lei consapevolmente confusa , lui ignaro e sentimentalmente analfabeta.

La portata tragicamente attuale di Casa di bambola si declina forse nell’ambiguità del finale. Solo immaginandoci Nora come una donna che vive, pensa, agisce nel nostro tempo presente, possiamo forse investire Casa di bambola di un significato ultimo che non tradisce il testo ma che è capace di parlare a un pubblico contemporaneo” (dalle note di regia).

In scena Valentina Sperlì, lo stesso Valerio, Michele Nani, Massimo Grigò e Carlotta Viscovo.

DURATA: 120′

ORARI: lunedì riposo; martedì, giovedì e venerdì h 20,30; mercoledì e sabato h 19,30; domenica h 16,30

PREZZI: intero 28€; ridotto over65, under14, martedì e mercoledì posto unico 14€
+ 1,50€ prevendita

— Collaborators (Teatro Elfo Puccini 21 – 25 marzo)

Forse se la rete teatrale milanese funziona è merito non solo delle identità specifiche di ciascun teatro, ma anche della collaborazione molto viva. Esempio ne è questo spettacolo, produzione del Teatro dei Filodrammatici che, in questa stagione, viene allestito nella sala Shakespeare dell’Elfo.
“La commedia amara di John Hodge (sceneggiatore di ‘Trainspotting’, ‘Piccoli omicidi tra amici’, ‘The Beach Trainspotting 2’, diretti da Danny Boyle) affronta il delicato argomento della relazione tra regime e cultura, tra potere e creazione artistica. Mosca 1939. A Michail Bulgakov, ex scrittore di successo ora mal visto dall’intellighenzia sovietica, viene proposto di scrivere una commedia su Stalin per celebrarne il sessantesimo compleanno. Scrivere un testo che tinga di eroismo le origini e la giovinezza dell’uomo che lui considera un tiranno spietato, potrebbe salvargli la carriera, ma si trova a fare i conti con le convinzioni che l’hanno fin qui portato a essere censurato e sgradito al regime. Che fare? Per proteggere se stesso e la moglie Yelena, Bulgakov accetta” (dalla scheda ufficiale). Regia di Bruno Fornasari, con Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Michele Basile, Emanuela Caruso, Eugenio Fea, Enzo Giraldo, Marta Lucini, Alberto Mancioppi, Daniele Profeta, Michele Radice, Chiara Serangeli, Umberto Terruso, Elisabetta Torlasco e Antonio Valentino.

DURATA: 130′ più intervallo

ORARI: da martedì a sabato h 20,30; domenica h 16

PREZZI: intero 32,50€; martedì posto unico 21,50€; ridotto 17€

— Disincantate! – Le più stronze del reame (Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro 7 – 8 marzo)

Matteo Borghi adatta e dirige la versione italiana del “musical off-Broadway Disincantate! Le più stronze del Reame, vincitore della migliore direzione musicale, miglior regia e coreografia e miglior spettacolo con partitura non originale ai BroadwayWorld Awards. Le Disincantate! è un’irriverente varietà dai sapori della commedia leggera e brillante che a ritmi di divertenti esibizioni dimostreranno che le fanciulle delle favole sono tutt’altro che indifese.

Le principesse più famose del mondo infatti sveleranno una volta per tutte di sentirsi tutt’altro che ragazze dolci e sprovvedute in attesa del principe azzurro e di essere arcistufe di scarpette di cristallo, castelli incantati e zucche che si trasformano in carrozze” (dalla scheda) e non è un caso che questa “rivendicazione” sia stata programmata in cartellone durante la Festa della Donna.

Beatri Baldaccini, Claudia Belluomini, Maria Dolores Diaz, Natascia Fonzetti, Laura Galigani, Martina Lunghi danno vita a principesse ben note, da Biancaneve alla Sirenetta, da Pocahontas a Cenerentola, da Mulan a Rapunzel, per proporcele sotto un’altra veste.

ORARI: h 21

PREZZI: ingresso libero e gratuito con prenotazione obbligatoria
Infoline e prenotazioni: 02.45485085/02.26688369. È possibile prenotare anche collegandosi al sito www.nohma.org

— Friendzone (Spazio Avirex Tertulliano 15 – 25 marzo)

Qui maggiori dettagli su questo testo dolce-amaro (scritto e diretto da Jacopo M. Pagliari), incarnato da un bel terzetto d’attori Andrea Bellacicco, Loris Fabiani e Matteo Ippolito.

DURATA: 65′

ORARI: da lunedì a mercoledì riposo; da giovedì a sabato h 21; domenica h 16,30

PREZZI: intero 16€; over60 11€; under26 10€

— Human (Teatro Carcano 8 – 11 marzo)

Marco Baliani (anche in veste registica) e Lella Costa hanno scritto uno spettacolo che fa letteralmente venire la pelle d’oca, in cui i primi a interrogarsi sono loro per rilanciare – più vive che mai – delle domande che riguardano tutti noi.

“Per titolo è stata scelta la parola human sbarrata da una linea nera che l’attraversa, come a significare la presenza dell’umano e al tempo stesso la sua possibile negazione. Attraverso la loro ricerca che utilizza la forma e il linguaggio del teatro, Baliani e Costa compiono un’indagine su quanto sta accadendo in questi ultimi anni, sotto i nostri occhi, nella nostra Europa, intesa non solo come entità geografica, ma come sistema “occidentale” di valori e di idee.

Un’indagine che vuole andare oltre l’ennesimo esempio di cosiddetto teatro civile, la cui massima aspirazione è instillare nello spettatore una maggiore consapevolezza e una virtuosa indignazione o commozione. L’ambizione qui è invece di spiazzarlo, inquietarlo, turbarlo, assediarlo di domande e insieme incantarlo e divertirlo, perché questo è il mestiere degli attori” (dalla nota ufficiale).

Da non perdere proprio per certi valori e interrogativi che solo il teatro riesce a comunicare con una potenza unica.

DURATA: 100′

ORARI: giovedì e sabato h 20,30; venerdì h 19,30; domenica h 16

PREZZI: poltronissima 34€; balconata 25€; ridotto over 65 da 22€ a 14,50€; ridotto under26 15€ o 13,50€

— Il ballo (Teatro Franco Parenti 17 – 25 marzo)

Torna, dopo l’ottimo riscontro delle scorse stagioni, questo racconto di scena ideato (in co-produzione col teatro diretto da Andrée Ruth Shammah) e interpretato da Sonia Bergamasco, liberamente ispirato a ‘Il ballo‘ di Irène Némirovsky. L’attrice ha dimostrato con questa pièce ancora un ulteriore passo di maturità, cucendosi addosso i volti e i corpi insiti in questa scrittura, densa e delicata.

“Questa storia raccoglie cinque voci essenziali: la madre, la figlia, il padre, l’istitutrice e la vecchia cugina. Una storia di vendetta e disamore. Attraverso lo sguardo di Antoinette, la figlia adolescente, cerco negli specchi le figure di un teatro che sonnecchia nelle pieghe del quotidiano.

Cerco il teatro di un bambino solo che costruisce il suo mondo perché il mondo conosciuto (quello degli adulti) non è bello e non gli piace. La storia di Antoinette è molto più di questo. È la presa di coscienza del rispecchiamento umano e feroce di due donne, madre e figlia. È l’arma di vendetta di una scrittrice che sempre, in ogni sua opera, ricorda e non perdona. La scrittura come arma, scoperta molto presto da Irène, proprio contro quella famiglia, quella madre che non aveva saputo amarla. È anche una dichiarazione d’amore nei confronti della letteratura, del libro come oggetto e come cura, della lettura come invenzione di mondi e materia sediziosa” (dalle note della stessa Bergamasco).

Da vedere per specchiarsi letteralmente e metaforicamente e per gustare un’ottima prova di attrice, che non dimentica il suo background di musicista.

ORARI: sabato 17 e martedì 20 h 20,30; domenica h 15,45; mercoledì 21 e sabato 24 h 21; giovedì 22 h 19 e venerdì 24 h 19,30. Lunedì riposo.

PREZZI: intero platea 23,50€; convenzioni 18€; over 65 e under26 15€
+ diritti di prevendita

— Il teatro comico (Piccolo Teatro Grassi 20 febbraio – 25 marzo)

Si tratta di uno dei testi meno frequentati e rappresentati di Carlo Goldoni, eppure è un testo fondamentale non solo a livello drammaturgico, ma anche nell’ottica di un “manuale per lo spettatore“. Il teatro comico è, dopo Freud o l’interpretazione dei sogni, la nuova produzione del Piccolo diretta da Roberto Latini.

“Alla metà del Settecento”, spiega il regista, “Goldoni scrive una commedia che parla di teatro. È una cosa che ha il sapore di Pirandello quasi due secoli prima, sembra avere a che fare con il Novecento e con la sua capacità di riflettere su se stesso, da Artaud in poi, passando per Pirandello, Beckett, Pinter, Ionesco, Müller… Non è teatro nel teatro, è la coscienza del teatro”.

In scena (in ordine alfabetico) Elena Bucci, lo stesso Latini, Marco Manchisi, Savino Paparella, Francesco Pennacchia, Stella Piccioni, Marco Sgrosso e Marco Vergani

DURATA: 160′ compreso intervallo

ORARI: lunedì riposo; martedì, giovedì e sabato h 19,30; mercoledì e venerdì h 20,30; domenica h 16

PREZZI:
– platea intero 33€; ridotto giovani e anziani 21€; bambini 12€
– balconata 26€; ridotto giovani e anziani 18€; bambini 12€

— La Famiglia Addams (Teatro Nuovo 9 – 25 marzo)

La versione curata da Claudio Insegno è molto godibile per ritmo e qualità degli interpreti. Qui maggiori dettagli.

DURATA: 120′ più intervallo

ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 20,45; domenica h 15,30

PREZZI: settore giallo 59,50€; settore blu 49,50€; settore verde 39,50€

— L’Allegra Vedova (Teatro Menotti 13 – 18 marzo)

Maddalena Crippa ha dato ulteriore sfoggio delle sue capacità interpretative, di recente al Piccolo Teatro Studio Melato. In questo spettacolo si cimenta nella doppia veste di narratrice e cantante, riproponendo anche le canzoni della famosa operetta. Proprio per questa caratteristica la musica è rigorosamente dal vivo, a dividere il palco troviamo, infatti, Giampaolo Bandini (chitarra), Giovanni Mareggini (flauto e ottavino), Federico Marchesano (contrabbasso) e Mario Pietrodarchi (fisarmonica).

“A cominciare da ‘Canzonette vagabonde’, dal repertorio italiano degli anni ‘20 e ‘30, a seguire poi con ‘Sboom; le canzoni degli anni ’60 da Paolo Conte, a Tenco, Jannacci, De André; con ‘A sud dell’alma’, dedicato ai grandi interpreti latino americani, ‘E pensare che c’era il pensiero’ di Gaber e Luporini; senza dimenticare le interpretazioni di ‘Irma la dolce’ (produzione Rai), ‘Schonberg Kabarett’, ‘Pierrot lunaire’, ‘L’opera da tre soldi’, nel doppio ruolo di Jenny e Polly; ‘Femmine fatali’ (produzione Festival di Salisburgo), fino al più recente ‘Italia mia Italia’, una dedica spassionata al nostro paese, Maddalena Crippa ha tracciato un percorso nel teatro-musica all’insegna della qualità e della varietà, che approda ora alla ‘Vedova Allegra di Franz Lehar” (dalle note di regia di Bruno Stori).

Il bello è che in un one woman show (certo supportata dai musicisti), l’artista farà rivivere le atmosfere dei cafè chantant parigini, regalando leggerezza, ma anche monologhi toccanti.

DURATA: 70′

ORARI: martedì, giovedì e venerdì h 20,30; mercoledì e sabato h 19,30; domenica h 16,30

PREZZI: intero 28€; ridotto over65, under14, martedì e mercoledì posto unico 14€
+ 1,50€ prevendita

— Mariti e mogli (Teatro Manzoni 1 – 18 marzo)

I cinefili, leggendo questo titolo, penseranno immediatamente all’omonimo film di Woody Allen del ’92 con lo stesso regista e Mia Farrow. Monica Guerritore è partita proprio da quella sceneggiatura per dar vita a una drammaturgia adatta per la scena (qui è anche in veste di regista e co-protagonista). Con lei sul palco Francesca Reggiani, Ferdinando Maddaloni, Cristian Giammarini, Enzo Curcurù, Lucilla Mininno, Malvina Ruggiano e Angelo Zampieri.

“Tradendo le location realistiche del film, Monica Guerritore evoca, nel luogo teatrale unico, i tanti luoghi delle vite coniugali e nelle simultaneità delle relazioni e degli intrecci clandestini, delle rotture e improvvise riconciliazioni trapelano le piccole altezze degli esseri umani così familiari a Bergman, a Strindberg. E nel loro improvviso perdersi in danze all’unisono su musiche da Louis Armstrong a Etta James, là sul fondo, Čechov e il tempo che intanto scivola via” (dalla scheda).

DURATA: 100′

ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 20,45; domenica h 15,30

PREZZI: poltronissima prestige 35; poltronissima 32; poltrona 23€; poltronissima under26 15€

— Mi voleva Strehler (Teatro Gerolamo 9 – 11 marzo)

Al nostro articolo tutte le informazioni su questo spettacolo con Maurizio Micheli.

DURATA: 120′ più intervallo

ORARI: venerdì e sabato h 20; domenica h 16

PREZZI: da 34€ a 6€

— Montagne russe (MTM Teatro Litta 20 – 25 marzo)

Questo testo di Éric Assous ( (Premio Molière nel 2010 e 2015, Gran Premio del Teatro dell’Academie Francaise nel 2014) promette scintille sul palco – e sappiamo bene come gli scrittori d’Oltralpe sappiano dar vita a commedie di situazione.
“La costruzione drammaturgica di Montagne russe (il cui debutto, nel 2004, è stato segnato dall’interpretazione di Alain Delon e Astrid Veillon) vive su una tensione dialogica fortissima e a tratti esilarante nello svelare le piccole maschere che ciascun individuo si costruisce per ottenere una compensazione alla propria solitudine, o anche solo alla percezione del tempo che passa, da sempre oggetto di conflitto per l’essere umano e sempre di più in una società votata all’efficienza e alla competitività.
La dinamica implacabile che, per tutto l’arco del testo, impronta il rapporto tra i due personaggi – portati in scena da Antonio Rosti e Rossella Rapisarda – viene ribaltata nel finale, in cui si svela il segreto che lega i due protagonisti” (dalla nota ufficiale). Regia di Fabrizio Visconti.

DURATA: 90′

ORARI: da martedì a sabato h 21; domenica h 16

PREZZI: intero 14€; ridotti under35 e over65 10€

— Ti lascio perché ho finito l’ossitocina (Il Cielo sotto Milano 8 – 9 marzo )

Giulia Pont, diretta da Francesca Lo Bue, porta in scena un monologo spassoso che, con leggerezza, vuole provare a esser catartico in primis per lo spettatore. “Ti lascio perché tu meriti di più. Ti lascio perché ti amo troppo. Ti lascio perché ho bisogno di stare da solo. Ti lascio perché non voglio farti soffrire. Ti lascio perché ho altre priorità. Ti lascio perché voglio imparare a suonare l’ukulele…

La fine di una storia d’amore è uno degli eventi più comuni e traumatici della vita di ognuno. Giulia tenterà di guarire il suo mal d’amore sperimentando in maniera folle il potere terapeutico del teatro: il pubblico diventerà il suo terapeuta” (dalla scheda).

DURATA: 60′

ORARI: h 20,45

PREZZI: contributo spettacolo 15€ (comprensivo di iscrizione ad Artepassante e Dual Band + un piatto + vino o birra)
Per prenotazioni: +39 339 10 39 043 tra le 13.30 e le 19.30 (Alberto) o +393404763017 (Anna)

— Trilogia della provincia (Teatro Elfo Puccini 6 – 11 marzo)

Oscar De Summa è un artista che ha saputo farsi largo, dimostrando sin da subito le peculiarità di scrittura e sguardo. All’Elfo propone un trittico in cui al centro c’è lui coi suoi primi vent’anni e la propria terra, la Puglia.

Nel primo capitolo, ‘Diario di provincia‘ (6 marzo), “non succede niente, solo la depressione da calura estiva. La noia è la sovrana di un regno bruciato in cui uomini e donne indugiano senza concludere nulla, rassegnati. Stare nella piazza deserta a guardare le cosce delle donne, bere e rubare alla luce del sole: questo è il sud raccontato da Oscar De Summa” (dalla nota ufficiale).

Si prosegue con ‘Stasera sono in vena‘ (7 e 8 marzo). “Dopo aver passato una stagione all’inferno, dopo aver attraversato la bruttura che cambia le linee del volto, le rende dure e sinonimo di dolore. Il dolore che si nasconde in ogni piega del corpo, il dolore che detta le azioni da compiere proprio per sottrarsi a quel dolore”.

Il tutto si conclude con ‘La sorella di Gesucristo‘ (9 – 11 marzo), “una storia tanto semplice quanto terribile. Una ragazza prende in mano una pistola Smith & Wesson 9 millimetri e attraversa tutto il paese per andare a sparare al ragazzo che la sera prima, il venerdì santo della passione, l’ha costretta a subire una violenza”.

ORARI: da martedì a sabato h 19,30; domenica h 15,30

PREZZI: intero 32,50€; martedì posto unico 21,50€; ridotto under25 e over65 17€; under18 e scuole 12€

Eventi teatrali conclusi

— Alice, cara grazia

Après-coup 22 marzo

Uno spettacolo che si prospetta di grande intensità con Valentina Picello e regia di Filippo Renda. Qui tutti i dettagli.

ORARIO: h 20

— Bocche di dama (Spazio Teatro 89 6 marzo)

Al nostro articolo tutti i dettagli su uno spettacolo che vuole sensibilizzare su un tasto vissuto ancora come tabù.

ORARIO: h 21

PREZZI: intero 13€; ridotto 10€

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