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Santa Margaret live il 7 marzo all’Ohibò: l’intervista

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Hanno vinto il Coca Cola Summer Festival 2014 con il singolo Riderò, poi colonna sonora del  film di Natale firmato Aldo, Giovanni e Giacomo, hanno aperto il concerto dei Deep Purple a Roma, sono stati protagonisti su MTV e VEVO. Un anno in piena ascesa per i Santa Margaret, la band nata dal sodalizio artistico tra la voce di Angelica Schiatti e la chitarra di Stefano Verderi. 

Stasera presenteranno dal vivo al circolo Arci Ohibò (via Benaco 1, zona Porta Romana – concerto alle 22,30) l’EP di esordio Il suono analogico cova la sua vendetta Vol. 1 uscito in vinile per la Carosello Records, in free digital download e nelle piattaforme streaming. Cinque brani e un b-side strumentale, registrati interamente in analogico su nastro a 24 tracce, con strumenti vintage, zero MIDI, zero campionamenti. No alla nostalgia, promettono, sì al piacere dell’ascolto senza fretta.

Angelica, che rapporto avete con Milano?

“A volte Milano è più forte dell’essere umano, ha il sopravvento. È il risvolto della medaglia per tutto quello che offre. Come si suona qui? Io ho 25 anni e vedo un gran fermento. Ma i ragazzi della band, più grandi di me, non sono d’accordo: aprono tanti sushi e chiudono i posti per la musica dal vivo. Non è facile emergere qui perché la competizione è alta: nelle regioni con meno offerta sei visto come qualcosa di nuovo”.

Una location da sogno in cui suonare?

“Qualsiasi, purché abbia un pubblico lì per noi. Siamo al primo club tour e stiamo iniziando a conoscere chi ci segue, a volte gli spettatori non hanno la minima idea e dobbiamo proprio conquistarceli”.

Le ispirazioni di ieri: su tutti i Beatles, poi Led Zeppelin e Pink Floyd. Oggi chi sono i vostri riferimenti?

“Cage the Elephant, Arctic Monkeys, Dead Weather, White Stripes, Kasabian. Anche l’ultimo di Lana Del Rey”.

Avete aperto il concerto dei Deep Purple. Il prossimo opening act?

“Ne avremo uno quest’estate, ma non posso ancora svelarlo. Sarebbe meraviglioso con i Muse, che saranno a Rock in Roma. Per il rock italiano, Ligabue e la Nannini. Poi ci sono gruppi diversi da noi, come i Sacri Cuori di Antonio Gramentieri, con cui probabilmente faremo qualcosa insieme. ”.

State insistendo molto sul vinile, anche nel nome dell’EP. Siete davvero solo analogici?

“Oggi puoi scegliere, come nella fotografia. Ci serviamo di entrambi: analogico e digitale, avendo nel 2015 tutto il meglio. Registrare su nastro ha uno spettro musicale diverso, perfetto per i nostri pezzi. Alcuni vinili li compri a priori, altri su Spotify, ma non può esistere solo quello per chi ama la qualità audio. In tutto questo, è il compact disc che viene a mancare”.

Come curate il vostro rapporto con i fan, anche nei social network?

“Ci piace interagire prima dei concerti, portare vinili e magliette. Nei social preferisco Instagram”.

I vostri prossimi live e le uscite discografiche?

“Tanti live estivi. Ora Treviglio, Varese in acustico, Grosseto, il tour in Puglia (Bari, Foggia, Lecce, Trani). In primavera arriverà il primo singolo del prossimo disco, Vol. 2, che uscirà nel 2016”.

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