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Solutions Journalism Network compie 10 anni: a Milano il 27 ottobre si festeggia il giornalismo costruttivo

Redazione 7 mesi fa
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Il prossimo 26 ottobre si celebrano i 10 anni del Solutions Journalism Network, organizzazione non profit che si occupa di divulgare il giornalismo delle soluzioni su scala mondiale. Raccontare le soluzioni invece di focalizzare l’attenzione solo sui problemi.

In Italia, il Solutions Journalism Network, collabora con il Constructive Network fondato nel 2019 dai giornalisti Assunta Corbo, Vito Verrastro, Andrea Paternostro (direttore di Milano Weekend e del network Italia Weekend), Isa Grassano, Marco Merola, Mariangela Campo e Angela Di Maggio. Si tratta di un network di professionisti che si occupa di fare formazione e divulgare i principi del giornalismo costruttivo e delle soluzioni.

Cos’è il solutions journalism

Il solutions journalism è un approccio all’informazione che si avvicina al giornalismo d’inchiesta e che sceglie l’approfondimento piuttosto che la velocità di narrazione.

La nascita di questa corrente dell’informazione risale all’inizio di questo secolo quando, la stampa afroamericana degli Stati Uniti ha iniziato a raccontare le storie di chi riusciva a risolvere i problemi delle comunità afroamericane. Negli stessi anni, la Fundación Gabo a Cartagena, in Colombia (all’epoca chiamata Fundación para el Nuevo Periodismo Interaméricano), stava già esplorando il giornalismo delle soluzioni e aiutando i giornalisti a praticarlo. 

La svolta è arrivata nel 2010 quando Tina Rosenberg e David Bornstein hanno inaugurato la rubrica “Fixes” sul New York Times. L’appuntamento settimanale dei due giornalisti esaminava le risposte innovative o di successo ai problemi sociali mettendo in luce cosa separasse il successo dal fallimento. Da questa esperienza e dall’idea di voler avviare un’organizzazione per identificare, legittimare e diffondere l’idea, è nato il Solutions Journalism Network: era il 2013 quando a David e Tina si è unita la giornalista Courtney Martin per dar vita a questo progetto.

Ancora oggi il network americano, che ha sede a New York City, è attivo con l’obiettivo di trasformare il giornalismo in tutto il mondo, alimentando un approccio all’informazione che sia di aiuto e sostegno alla società fornendo informazioni complete, equilibrate e utili. Il team è oggi formato da 45 professionisti che operano da diversi Paesi del mondo.

Il solutions journalism è una forma di narrazione molto rigorosa che si concentra su come le persone stanno cercando di risolvere i problemi che riguardano la nostra società e sui risultati che stanno ottenendo. 

Una buona storia di soluzione si basa su quattro pilastri:

  • Riporta una risposta a un problema e come funziona questa risposta.
  • Cerca prove disponibili di successo o fallimento, poiché le buone intenzioni non sono sufficienti.
  • Cerca di scoprire importanti intuizioni, non solo ispirazioni.
  • Racconta anche i limiti delle soluzioni proposte senza celebrare. Si chiede: cosa non funziona?

La crescita esponenziale di questo approccio all’informazione si può misurare con i risultati delle ricerche in Google. Nel 2015 alla ricerca dei termini “solutions jouralism” corrispondevano circa 2mila risposte che sono salite a 8mila nel 2019, a 343mila nel 2021 e a oltre un milione oggi. Nel Solutions Story Tracker, la collezione di storie di giornalismo delle soluzioni provenienti da testate di tutto il mondo, sono presenti più di 15.300 articoli prodotti da 8.700 giornalisti e 1.900 testate, in 15 diverse lingue. I giornalisti provengono da 89 paesi ma le storie raccontate appartengono allo scenario di 191 paesi.

Milano festeggia il solutions journalism

Lo scorso giugno è uscito in Italia il libro “Inversione A U. Come il giornalismo costruttivo può cambiare la società” scritto da Assunta Corbo e Mariagrazia Villa, presidentessa del Comitato Etico del Constructive Network. Il volume, edito da Do It Human Editore, è un manuale e saggio che racconta la storia del solutions journalism e suggerisce metodologie e strumenti da mettere in pratica come professionisti dell’informazione. Si propone anche come punto di riferimento per le persone che desiderano comprendere come informarsi in modo costruttivo.

Il libro verrà presentato il prossimo 27 ottobre alle ore 17 a Milano, presso Ècate Caffè Libreria in Via Pomponazzi 9E. La serata sarà un’occasione per festeggiare i 10 anni del Solutions Journalism Network. Ingresso gratuito con registrazione obbligatoria.

“Ho scoperto il solutions journalism nel 2013 quando ho realizzato che volevo perseguire un tipo di giornalismo di qualità, rispettoso del pubblico e delle storie – afferma Assunta Corbo, co-founder Constructive Network, Lede Fellow e Trainer Certificata del Solutions Journalism Networkper diversi anni ho studiato approfonditamente, condotto ricerche e partecipato a confronti con coloro che lo praticavano. Ho iniziato ad adottare questo approccio mentre lavoravo con importanti pubblicazioni nazionali. In quel periodo, il giornalismo delle soluzioni non era conosciuto in Italia. È stato allora che ho pensato di fondare il Constructive Network che oggi propone formazioni ai singoli professionisti, ma anche agli Ordini dei Giornalisti Regionali e alle Università per fare in modo che sempre più professionisti abbraccino questo approccio. Siamo partiti in 7 e oggi siamo circa 200 giornalisti italiani distribuiti su territorio nazionale ed europeo”.