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Sciopero dei mezzi a Milano nella giornata dell’8 marzo

Redazione 2 anni fa
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Credits: Yorick39 - Wikipedia

A Milano è stato proclamato uno sciopero del trasporto pubblico per la giornata dell’8 marzo, in occasione della Festa della donna. Ogni anno questa giornata è scelta simbolicamente per denunciare le disparità di genere e rivendicare il ruolo della donna nel mondo del lavoro.

Sciopero Trenord 8 marzo 2022

Lo sciopero si terrà dalla mezzanotte alle 21 di martedì 8 marzo e riguarderà tutto il trasporto pubblico e privato. Trenord ha comunicato in una nota che saranno garantiti i treni nelle fasce “protette”, cioè quelli in partenza e in arrivo tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21.

In caso di cancellazione dei treni diretti a Malpensa saranno implementati dei bus sostitutivi in partenza dalla stazione di Milano Cadorna, in via Paleocapa 1.

Al contrario di Trenord, Atm Milano per il momento non ha diramato informazioni relative allo sciopero previsto per la Festa della Donna.

Sciopero Atm: disagi sulla metro dopo le 18

Atm ha comunicato in una nota che le linee della metropolitana non subiranno disagi legati allo sciopero fino alle 18 di martedì 8 marzo. Dalle 18.01 al termine del servizio potrebbero esserci ritardi o cancellazioni dei treni.

Per quanto riguarda le linee di superficie i disagi potrebbero verificarsi dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18.

Coinvolte anche le linee AGI, in particolare i bus 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 e Smart Bus in partenza tra le 8:45 e le 14:59 e dopo le 18.

Motivazioni dello sciopero

Il sindacato CUB Trasporti ha dichiarato le motivazioni dello sciopero in un comunicato: “per la tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori; per il rinnovo della moratoria sui licenziamenti; per la salvaguardia dei diritti nel lavoro agile; per un Welfare Pubblico ed Universale; per una pensione dignitosa a 60 anni di età; per il diritto al lavoro, a salari e carriere senza discriminazioni, soprattutto per le donne; contro le politiche di austerity; contro la forma di controllo classista; contro la precarietà lavorativa e sociale”.

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