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Le mostre da non perdere a marzo: Olivetti, cambiamento climatico e Antonello da Messina

mostre milano marzo 2019
Foto: © UN Photo/Armineh Johannes

La primavera è nell’aria, le giornate sono più lunghe e cresce la voglia di partecipare a eventi culturali e vivere la città, anziché restare chiusi in ufficio o a casa dopo un’intensa giornata di lavoro. E se tra le varie opzioni segnate nella nostra agenda, consideraste anche l’opportunità di vedere una bella mostra?

Ecco i consigli dello #spiegonemostre per questo mese di marzo.

Mostre al Museo del Novecento

Olivetti, una storia di innovazione [fino al 14 aprile 2019]

Apre in occasione della Milano Digital Week la mostra “Olivetti, una storia di innovazione”, promossa da Olivetti in collaborazione con Associazione Archivio Storico Olivetti e Fondazione Adriano Olivetti.

Dal 13 marzo al 14 aprile, l’esposizione al Museo del Novecento sarà l’occasione per raccontare oltre un secolo d’impresa e ciò che negli anni ha contrassegnato la storia di Olivetti, cui molti imprenditori e non solo si ispirano.

Cosa potrete vedere? Manifesti, locandine pubblicitarie di Giovanni Pintori e altri importanti artisti, fotografie uniche accanto a prodotti iconici – come le celebri macchine da scrivere “Lettera 22” e “Valentina” – ed evoluzioni digitali come il registratore di cassa “Form 200”, primo prodotto realizzato grazie all’Olivetti Design Contest promosso dall’azienda.

Una mostra che ricorda come dare un’anima ai prodotti è sempre stato l’elemento caratterizzante della produzione di Olivetti, che ha ripensato la fabbrica e l’intera catena di produzione coniando un nuovo rapporto tra uomo e macchina. Nella sua azienda, l’architettura, il design, la grafica, la pubblicità hanno contribuito a formare un modello aperto di impresa, unico nella storia dell’industria del dopoguerra, e a dare un importante contributo alla cultura visiva del Paese. Un racconto del passato che, diciamolo, è molto utile nel presente attuale e nel prossimo futuro.
Ingresso: gratuito.

Olivetti, una storia di innovazione
Museo del Novecento
Dal 13 marzo al 14 aprile 2019
Per ulteriori informazioni: www.museodelnovecento.org

Mostre a Palazzo Reale

Antonello da Messina “Dentro la pittura” [fino al 2 giugno 2019]

Una mostra che alla sua presentazione vedeva anche l’assessore della regione Sicilia alla Cultura Sebastiano Tusa, purtroppo tragicamente scomparso insieme ad altri 7 italiani (tra cui diversi volontari) durante lo schianto di un volo in Etiopia e che è comunque il bel e riuscito tentativo del Comune di Milano e della Sicilia di collaborare insieme. Parliamo di Antonello da Messina – Dentro la pittura che potete ammirare a Palazzo Reale fino al 2 giugno.

Sono 19 le opere esposte su 35 che il pittore portò a termine tra cui i capolavori provenienti da Palazzo Abatellis di Palermo – Annunciata e i tre Santi – Sant’Agostino, San Girolamo e San Gregorio Magno – forse appartenenti al Polittico dei Dottori della Chiesa e la splendida tempera su tavola Cristo in pietà (recto) e Madonna con il Bambino e Santo Francescano in adorazione (verso) dal Museo Regionale Interdisciplinare di Messina.

Una mostra sicuramente da non perdere, come vi diciamo nella nostra recensione.

Mostre alla Casa di Vetro

Human Rights: la storia dell’ONU (e del mondo) nelle più belle immagini della United Nations Photo Library” [fino al 22 giugno 2019]

Un’esposizione per riflettere sulla storia dell’ONU e per capire il suo prezioso contributo ripercorrendo le vicende da quando (nel 1945) è stata creata fino ai giorni nostri.

Si intitola Human Rights: la storia dell’ONU (e del mondo) nelle più belle immagini della United Nations Photo Library” ed è la mostra fotografica, curata da Alessandro Luigi Perna, che potrete vedere alla Casa di Vetro di via Luisa Sanfelice 3 fino al 22 giugno 2019

60 le immagini che potrete ammirare e che vengono dall’archivio fotografico dell’organizzazione. Alle scuole sono proposte visite guidate, foto-proiezioni dal vivo e l’innovativa possibilità di utilizzare in classe per fare lezione le immagini della mostra (anche una volta terminata) tramite un link riservato e una password a tempo – una soluzione inedita per rendere concreto il concetto di scuola digitale e connessa.

Costo d’ingresso: 5 euro.

Mostre al Mudec

Animals di Steve McCurry [fino al 31 marzo 2019]

Avete già visto il nuovo Mudec Photo? Si tratta dello spazio che ospita fino al 31 marzo i 60 scatti di Animals, che il grande fotografo americano Steve Mc Curry ha realizzato proprio per il Mudec.

In questa esposizione, curata da Biba Giacchetti, potrete vedere come il fotoreporter americano Steve McCurry abbia dato a un certo punto più spazio agli animali e al loro rapporto con l’uomo. Foto scattate in diverse occasioni che vi colpiranno, per l’intensità, per la loro composizione, per il fatto che, a differenza di come avviene con gli uomini, sono scatti rubati senza che in effetti ci sia “messa in posa”.

Delle foto che sono “racconti sospesi” e una mostra assolutamente da non perdere.

Animals – di Steve McCurry
MUDEC PHOTO – Museo delle Culture
fino al 31 marzo 2019
Per tutte le informazioni: www.mudec.it

The art of Banksy. A visual protest [fino al 14 aprile 2019]

Se non ci siete stati, affrettatevi a vederla perché è sicuramente un appuntamento che chi l’arte contemporanea non dovrebbe mancare. Parliamo di The art of Banksy. A visual protest l’esposizione dedicata all’artista e writer inglese, considerato uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea, le cui opere sono spesso connotate da uno sfondo satirico e trattano argomenti universali come la politica, la cultura e l’etica.

Curata da Gianni Mercurio, raccoglie oltre 70 lavori tra dipinti, scultureprints dell’artista inglese, corredati di oggetti, fotografie e video, che racconteranno attraverso uno sguardo retrospettivo l’opera e il pensiero di Banksy.

Finissage solidale il 4 aprile a cura di Aviva. Alle ore 16.30, presso il cortile del MUDEC in via Tortona 56, il celebre artista Tvboy si produce in una performance aperta al pubblico in cui lo street artist rielaborerà sul momento la sua ormai famosa opera apparsa sul muro di cinta esterno al Museo delle Culture. L’opera realizzata e 10 multipli della stessa verranno poi portati al Nhow Hotel di Milano in via Tortona, dove alle ore 18.30 verranno battuti all’asta in collaborazione con Sotheby’s. Il ricavato finanzierà il progetto “Un muro che unisce”: una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto dedicata all’artista milanese Guido Crepax che valorizzerà i muri che circondano la via San Cristoforo, dalla ricicleria al ponte della Chiesa sul Naviglio Grande.

The Art of Banksy. A Visual Protest
fino al 14 aprile 2019
Mudec – Museo delle Culture
Per ulteriori informazioni: www.mudec.it

Mostre al Museo di Storia Naturale

Capire il cambiamento climatico [fino al 26 maggio 2019]

Una mostra importante, forse anche determinante, quella al Museo di Storia Naturale di Milano. Si intitola “Capire il cambiamento climatico” ed è la prima dedicata al cambiamento del clima. Uno spazio narrativo ed esperienziale in cui i visitatori scoprono le cause e gli effetti attuali e futuri del riscaldamento globale, attraverso il linguaggio fotografico di National Geographic e tecnologie digitali immersive e interattive.

Promossa e prodotta dal Museo di Storia Naturale di Milano, Comune di Milano – Cultura, OTM Company e Studeo group in collaborazione con National Geographic Society e con la curatela scientifica di Luca Mercalli, Presidente Società Meteorologica Italiana sarà aperta al pubblico fino al 26 maggio 2019.

Se temete di vederla per gli effetti che ci saranno sulla Terra, sappiate che l’idea centrale è che la nostra Terra non morirà. Soffrirà, cambierà, muterà, ma non scomparirà.

A scomparire potrebbero essere le condizioni per la vita umana. La temperatura della Terra è aumentata di oltre un grado Celsius nell’ultimo secolo, il 2018 è stato il quarto anno più caldo della storia a livello globale e il primo anno più caldo in Italia, Francia e Svizzera. Capire le cause e conoscere gli effetti del riscaldamento globale è un passo fondamentale per contrastare questa tendenza e cambiare il corso del nostro futuro.

In mostra, oltre 300 scatti fotografici realizzati da fotografi del National Geographic cheraccontano la profonda trasformazione del Pianeta causata dal riscaldamento globale: dalla fusione dei ghiacci perenni che si riducono oltre 400 miliardi di tonnellate ogni anno, ai fenomeni meteorologici estremi come le ondate di caldo senza precedenti o l’incremento di tempeste e uragani, dall’aumento di periodi di intensa siccità all’aumento del livello dei mari di 3,4 millimetri all’anno.

Questi drammatici cambiamenti interessano tutte le regioni del Pianeta e sono destinati a intensificarsi nei prossimi decenni se non si mettono in atto interventi efficaci.

“Capire il cambiamento climatico” – Experience exhibition è una mostra immersiva in cui si assiste alla trasformazione del Pianeta dovuta al riscaldamento globale che condiziona la vita dell’uomo e delle specie animali e vegetali che faticano ad adattarsi a questo cambiamento. Installazioni digitali, olfattive e sonore e postazioni interattive si susseguono nel percorso espositivo sviluppato su un’area di 400 metri quadrati e suddiviso in momenti distinti: esperienza, consapevolezza e azione. Una mostra che si basa su 4 momenti: esperienza, consapevolezza, invito ad agire e call to action.

Grazie a ENGIE, player mondiale dell’energia e dei servizi sono stati prolungati gli orari di apertura di due weekend, nelle giornate di venerdì 22, domenica 24, venerdì 29 e domenica 31 marzo, fino alle 19:30, così da garantire la migliore fruibilità.

 

Capire il cambiamento climatico
Museo di Storia Naturale
fino al 26 maggio 2019
Per ulteriori informazioni:Museo di Storia Naturale

Mostre da Après-coup

Fino a qui siamo [fino al 29 marzo]

Si intitola “Fino a qui noi siamo”, la mostra di Elena Mutinelli e curata da Sarah Lanzoni che sarà visitabile alla Galleria d’Arte contemporanea Après-coup Arte Milano, in via privata della Braida 5, fino al 29 marzo.

Un percorso espositivo che si configura come una metafora della vita ossia come una storia di cui non si conosce il finale. Le opere, molte delle quali inedite, cariche d’erotismo e ironia, suggeriscono al riguardante di costruire una propria linea narrativa e lo inducono a riflettere su vizi, virtù, tabù, contraddizioni e aspirazioni del genere umano.

La connessione tra le sculture, le tavole scolpite e i disegni presentati presso la Galleria Après-coup Arte, non è solo di natura iconografica e iconologica ma riflette anche il sentire della Mutinelli, intende rispettare lo slancio irrazionale che contraddistingue l’approccio al suo lavoro. “Fino a qui noi siamo” è una citazione rubata alle “Elegie duinesi” di Rilke e richiama anche il titolo scelto per una scultura inedita, esposta per la prima volta in questa mostra.

Non solo la mostra, ma associata all’esposizione “Bollicine in mostra”, il 19 marzo insieme all’artista Elena Mutinelli e alla curatrice Sarah Lanzoni, accompagnati da un calice di Blanc de Blanc.

Ingresso libero.

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