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Cinque mostre da vedere a Milano fino al 12 aprile

mostre milano aprile 2017

mostre milano aprile 2017

Il sole c’è,  il design pure, Milano in questa settimana è sotto i riflettori del mondo, ancor più del solito. E cosa fare oltre ad andare al Salone del Mobile e ad esplorare i vari quartieri con le diverse installazioni del Fuorisalone? Ovviamente ci sono tante mostre da vedere che vi consigliamo se, tra una capatina a Brera e una a Isola (solo per citare due delle zone della Milano Design Week) avete voglia di un’arte un po’ diversa.

Ecco la nostra selezione dello #spiegonemostre che, comunque vista la settimana, non poteva che dedicare uno spazio anche al Fuorisalone ma scorrete fin giù per trovare suggerimenti su cosa vedere a Palazzo Morando, a Palazzo Reale, al Museo della Scienza e della Tecnologia e anche alla Fondazione Prada.

Pronti? Si parte!

Mostre Fuorisalone 2017

La mettiamo per prima per tanti motivi: uno che è al Mudec – Museo delle Culture di Milano in quella Tortona che è da anni uno dei luoghi per eccellenza della Design Week, secondo perché sarà visibile non solo questa settimana ma fino al 9 luglio e terzo che, trovandosi all’esterno, è e resterà sempre gratuita.

Parliamo della scultura “Albero stilematico” firmata dall’architetto Alessandro Mendini che non riguarda tanto la Design Week, quanto il suo rapporto con l’anima del Mudec che, come sapete, in questi giorni ospita la mostra dedicata a Kandinkskij al quale l’opera è comunque collegata. Lo spiega bene l’architetto e design che dice “Questa scultura è frutto di un’empatia da me sempre avuta con il mondo di Kandinskij. Pure essendo il riferimento del tutto indiretto, l’immagine di questo albero geometrico rimanda ai segni di questo grande artista”.

La struttura è costituita da un palo d’acciaio alto sei metri, attorno al quale si collocano sette stilemi con sette colori per un totale di trenta decori. Il totem, che mostra gli stilemi e il linguaggio ispirato dai segni e dai colori che tanto ha caratterizzato Kandinskij è infatti un omaggio alla complessità simbolica che spesso si cela nell’oggetto più semplice e comune. Che sia nel cortile esterno non è un caso: accompagna infatti il visitatore dall’esterno verso l’interno del Mudec.

Sempre a Tortona, per esattezza al nuovo Spazio Copernico di via Tortona 33, potrete trovare Milano Next, installazione dedicata alla nostra città e al suo essere una città contemporanea dopo Expo mentre al Fondo Corsa, in zona Porta Genova ci sarà un’altra grande mostra aperta dedicata alla città che esporrà gli scenari realizzati dai cinque studi di architettura che hanno partecipato al workshop di dicembre sul futuro degli scali ferroviari di Milano. L’esposizione, dal titolo “5 scenari in mostra a Milano”, organizzata da FS Sistemi Urbani in collaborazione con il Comune di Milano e la Regione Lombardia, è il risultato del workshop dello scorso dicembre “Dagli scali, la nuova città.

Qui ci sono solo alcune delle tante mostre organizzate in occasione della Design Week, per maggiori approfondimenti vi rimandiamo al nostro articolo Fuorisalone 2017: la guida agli eventi.

Mostre a Palazzo Morando

“Uh, c’era la mostra dedicata a Manolo Blahnik e me la sono persa!” o “Non so quando andare visto che c’è il Fuorisalone”, se vi è capitato di dire o pensare una di queste cose, c’è una buona notizia: è stata prorogata fino al 17 aprile. Avrete dunque più tempo per vedere The Art of Shoes che ospita nelle splendide sale di Palazzo Morando oltre 200 paia di scarpe e 80 bozzetti dello stilista. Un legame non solo affettivo con Milano: è proprio nelle manifatture lombarde che prendono corpo le calzature create dalla matita dello stilista. Una mostra che è adatta non solo a chi ama le scarpe dello stilista fin dalla prima serie di Sex and the City, ma in generale a tutti e a chi è interessato al mondo manifatturiero: è grazie alle manifatture lombarde che prendono corpo le calzature create dalla matita dello stilista.

Forme che restano in equilibrio tra moda e architettura e che non sono semplici scarpe, ma opere d’arte che rendono omaggio a Goya, Mondrian e Picasso. Ma non solo: accanto alle scarpe di Manolo troverete anche le calzature antiche selezionate dalla storica del costume e del tessuto Chiara Buss dalle Civiche Raccolte Storiche di Milano, che ne custodiscono trecento e verranno presto valorizzate anche in un catalogo digitale.

Milano è la prima tappa di un tour che farà il giro del mondo e per metterla in piedi ci sono voluti oltre due anni di lavoro.

E ora che è stata prorogata, non  avete più scuse per non vederla.

The art of Shoes
Palazzo Morando
26 gennaio – 9 aprile 2017
Per ulteriori informazioni: www.costumemodaimmagine.mi.it

Mostre al Museo della Scienza e della Tecnologia

Se siete nati negli anni ’80 o poco prima, non potete non ricordarli: parliamo dei Transformers, quelle macchine, camion e aerei che si trasformavano in robot e che hanno attratto tanti ragazzi verso quest’orda fatta di metallo e plastica. Adesso i Transformers escono dagli schermi e arrivano in un Museo, quello della Scienza e della Tecnologia dove si trova la mostra  Transformers Art dell’artista montenegrino Danilo Baletic.

Fino al primo maggio, incluso nel biglietto d’ingresso al museo, potrete vedere queste sculture che Baletic realizza con materiale di scarto recuperato dalle discariche. La mostra ha infatti l’obiettivo non solo di far fare un viaggio nel mondo dei mitici robot ma anche di far riflettere sul tema dei rifiuti come risorsa sottovalutata che invece può avere diversi riutilizzi.

Quella al  Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano,  sarà la prima tappa del tour mondiale di Baletic, che per l’appunto non vuole solo rendere più attraente la propria proposta culturale agli occhi di grandi e piccini, ma anche per riflettere in modo giocoso su alcuni concetti esplorati di recente quali la sostenibilità, il rapporto tra uomo e macchina e il riutilizzo creativo dei materiali.

Transformers Art
3 marzo – 1 maggio 2017
Museo della Scienza e della Tecnologia
Per ulteriori informazioni: www.museoscienza.org

Mostre a Palazzo Reale

Se siete a Milano per la Design Week, trovatevi il tempo per andar a Palazzo Reale. È qui che troverete una delle mostre più interessanti di questo periodo. Parliamo di Keith Haring. About Art che mette in esposizione  110 opere dell’artista di cui alcune inedite. Questa esposizione, che è stata curata da Gianni Mercurio, è piuttosto unica nel suo genere: ha infatti l’obiettivo di mettere in luce il rapporto che l’artista, morto a soli 31 anni per AIDS, ebbe con la storia dell’arte e le sue fonti. Potrete vedere per esempio i suoi calchi della Colonna Traiana accostati all’opera da cui Haring trasse ispirazione, così come il calco il calco che Haring fece del “Combattimento di centauri e lapiti” e accanto l’omonima copia da Michelangelo Buonarroti.

Queste solo per citarne alcune; la lettura retrospettiva dell’opera di Haring fornisce dunque una nuova interpretazione del suo stile unico e originale, che compie una vera e propria sintesi narrativa di archetipi della tradizione classica, di arte tribale ed etnografica, di immaginario gotico o di cartoonism, di linguaggi a lui contemporanei, con incursioni finali nell’avanguardia digitale grazie all’utilizzo del computer.

Una nuova interpretazione di un artista che è stato spesso ridotto a una icona e identificato con parte della sua opera ossia i suoi “omini” quando invece fu eclettico, rivoluzionario e anche tanto moderno e contemporaneo. Se potete, soffermatevi su quella che è l’immagine icona della mostra, una delle poche a cui Haring – che non lo faceva quasi mai – diede un titolo ossia Unfinished Painting che rappresenta il “non finito” del pittore americano che pensava di essere un anello di una catena e che in ogni fine ci fosse sempre un nuovo inizio. Un inno alla vita da parte di chi ne ha potuto vivere solo parte.

Keith Haring. About Art
21 febbraio – 18 giugno 2017
Palazzo Reale
Per ulteriori informazioni: www.palazzorealemilano.it

Mostre alla Fondazione Prada

Ultimi, anzi ultimissimi giorni, per vedere alla Fondazione Prada, in Largo Isarco 2, una mostra che vi farà certamente riflettere. Si intitola Extstinct in the Wild e mette in esposizione le opere dell’artista americano Micheal Wang. Potrete ammirare da vicino diverse specie di flora e fauna che non esistono più in natura ma che sono coltivate o sopravvivono solo in cattività. Un modo per far vedere come il nostro modo di costruire e anche di distrugger ha avuto un’influenza negativa sulla natura.

In un’epoca caratterizzata dalla nozione di estinzione, queste dislocazioni non rappresentano soltanto delle scelte estetiche, ma costituiscono delle vere e proprie strategie di sopravvivenza. Potrete vedere negli spazi della Galleria Nord specie come il Ginko Biloba, la cicade blu e alcuni animali sopravvissuti in condizioni artificiali per molti anni, come l’axolotl (Ambystoma mexicanum), una salamandra acquatica scoperta nei canali realizzati dagli antichi Aztechi a Città del Messico dopo essere stati prosciugati per lungo tempo. E ancora: lo stramonio arboreo, pianta erbacea a fiori bianchi scomparsa dalle foreste sudamericane a causa dell’estinzione delle specie animali che ne distribuivano i semi..
Alcune specie, invece, non si sono estinte solo grazie agli eroici sforzi dell’uomo. Ad esempio, la palma della Hawaii), il cui ultimo esemplare in natura è stato registrato nel 2014, è stata salvata dall’estinzione da un gruppo di botanici che ha impollinato le ultime piante esistenti arrampicandosi sulle ripide scogliere oceaniche dell’isola di Kaua’i. La mostra è completata dall’esposizione di 20 fotografie, realizzate dal 2014 a oggi da Michael Wang, che ritraggono diverse specie di flora e fauna e gli habitat originali in cui vivevano prima della loro estinzione in natura.

Extinct in the Wild
9 febbraio – 9 aprile 2017
Fondazione Prada
Per ulteriori informazioni:www.fondazioneprada.org

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