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Herbert Ballerina, Giampaolo Morelli e Paolo Ruffini divertono ne L’agenzia dei bugiardi: la recensione

L'agenzia dei bugiardi recensione

Dire le bugie è un’arte, una dote che molti non possiedono e a questo risponde L’agenzia dei bugiardi, preservando dal “dolore inutile della verità” – parafrasando uno dei pensieri del fondatore, il seducente Fred (Giampaolo Morelli). A coadiuvarlo in questa “operazione di soccorso” ci sono il nerd tecnologico Diego (Herbert
Ballerina) e l’apprendista narcolettico Paolo (Paolo Ruffini). Il motto dell’agenzia è “meglio una bella bugia che una brutta verità”; ma anche quella che potrebbe apparire una verità assodata verrà messa in crisi dagli eventi imprevisti.

Fred si innamora, infatti, di Clio (Alessandra Mastronardi), una vera amante della sincerità, verso la quale nutre pudore nel svelare qual è il suo vero lavoro. In più il padre della ragazza, Alberto (Massimo Ghini) è un suo cliente, che si è rivolto all’agenzia per nascondere alla moglie Irene (Carla Signoris) la sua vita parallela con la giovane amante Cinzia (Diana Del Bufalo) di cui si è infatuato. Le bugie, si sa, hanno le gambe corte, anche quelle elaborate da professionisti.“Per una distrazione di Alberto, si ritroveranno in vacanza tutti insieme: Irene, Clio, Alberto e Cinzia in una situazione esplosiva” (dalla sinossi).

“Mentire è tanto sbagliato quanto liberatorio, e proprio per questo nessuno può
resistere”, evidenzia il regista Volfango De Biasi. “Come da bambini la tentazione di infrangere le regole respinge ed attrae, così da adulti, non rispettare le convenzioni è un’iniezione di adrenalina. Dopo aver cavalcato questa illusione, però, si torna alla realtà e serve un alibi… Ecco l’assurdo sogno infantile che esista un’agenzia che possa “aggiustare” i nostri sbagli. Dei veri e propri paladini con una sorta di potere magico che ci offrono una via di fuga, che ci permettono di non affrontare le conseguenze.
Questa pellicola per me è un ritorno alla commedia dopo il mio ultimo film, ‘Nessuno come noi’, di stampo decisamente più romantico. Far ridere è sempre un compito arduo, in cui amo cimentarmi. In questo film gli spettatori ritroveranno l’elemento amoroso unito alla comicità surreale, un po’ cartoon, che ha caratterizzato altri miei film. Inoltre ritroveranno situazioni rocambolesche, tanta azione ed effetti speciali”.

Questa commedia, remake di un originale francese (‘Alibi.com’ diretto da Philippe Lacheau), gode di un ritmo molto godibile, merito di un cast giusto per i rispettivi ruoli, che riesce a giocare con le corde della leggerezza senza scadere nella superficialità. Certo, a tratti, si può riscontrare qualche ingenuità sul piano della sceneggiatura (scritta a quattro mani con Fabio Bonifacci), coi più afferrati che potranno intuire dei risvolti; ma lo si può perdonare nella prospettiva di trascorrere una piacevole serata al cinema.

 

L’agenzia dei bugiardi: trailer

Il nostro voto

6

La frase

“Mai mentire a tutte e due: moglie e amante”

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