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Il Duomo di Milano e la Quaresima

Anna Croci 2 mesi fa
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Nel pregevole Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo, con la sua Biblioteca, è custodito, tra l’altro, in una cornice di stile e armonia, il più antico Inventario della Sacrestia Meridionale (1400): vi sono elencati oggetti liturgici e sacri, mentre due capitoli enumerano i libri liturgici.

Proprio tra i libri è presente un Tractatus Sancti Augustini Super Joannem nel quale sono contenute le Letture proclamate nelle domeniche di Quaresima. Malgrado la pergamena sia consunta dall’uso e la legatura sia segnata da diversi interventi conservativi è possibile leggere ancora il Liber Lectionum dominicarum Quadragesimae (Libro delle Letture delle domeniche di Quaresima). Siamo di fronte ad un insieme di letture che accompagnavano l’intero svolgersi del cammino quaresimale.

La sobrietà della Quaresima non contrasta con la bellezza quasi frivola della facciata del Duomo poiché, nell’interno, si respira un’atmosfera profondamente religiosa in cui la statura del Duomo è contrapposta all’altezza degli archi ogivali che invitano alla preghiera.

Il Duomo, simbolo della Chiesa ambrosiana e della città di Milano, deve i propri natali all’Arcivescovo Antonio da Saluzzo, al signore della città Gian Galeazzo Visconti e alla popolazione milanese. Attraverso un atto, datato 12 Maggio 1386, Antonio da Saluzzo convoca i fedeli invitandoli a sostenere con offerte la ricostruzione della Chiesa di Santa Maria Maggiore, portavoce di tutte le chiese della città, ormai segnata dal tempo.

Nell’ottobre 1386, tramite un documento di Gian Galeazzo Visconti, si ribadisce la necessità di eseguire l’opera che dà alla Fabbrica del Duomo (omologata nel 1387) il  privilegio di estrarre gratuitamente il marmo dalla Cava di Candoglia per la realizzazione di una grandiosa cattedrale.

Musica nel Duomo

E nell’ambito del Duomo stesso, scrigno di importanti opere architettoniche ed artistiche, spicca l’Organo che, iniziato nel 1938, è oggi il più grande organo esistente e funzionante in Italia, il secondo in Europa ed è iscritto nell’Albo d’oro dei quindici strumenti più grandi del mondo.

Continuamente “assistito“ da opere di restauro inerenti la parte lignea, quella metallica e i pellami, il colosso musicale cinquecentesco vanta interventi sulle sedici grandi tele, dette “antoni“ (con un’altezza di sette metri e una larghezza di cinque), realizzate nel ‘500 da Campi, Giuseppe Meda, Aurelio Luini, Ambrogio Figino, Camillo Procaccini, Simone Peterzano.

Proprio in occasione della Quaresima (liturgy.duomomilano.it), anche quest’anno la Cappella Musicale del Duomo – la più antica istituzione culturale milanese, attiva ininterrottamente dal 1402, offre brani musicali tratti dal repertorio ambrosiano e dalle pagine più significative della polifonia sacra rinascimentale: nel Canto Ambrosiano sono confluiti testi e melodie provenienti dalla Penisola Iberica e dalla Gallia, dall’Oriente Greco e Siriaco.