Pubblicato in: Teatro

‘Con tutto il cuore’ di e con Salemme mette al centro la natura umana. La recensione

Con tutto il cuore Salemme recensione

Con tutto il cuore, scritto, diretto e interpretato da Vincenzo Salemme, torna in cartellone a Milano, al Nazionale dal 14 al 23 gennaio 2020.

La recensione è stata realizzata nel dicembre 2018, dopo averlo visto al Teatro Manzoni di Milano

Ormai Vincenzo Salemme è una garanzia e letteralmente atteso dal pubblico del Manzoni di Milano – e non solo.
Dopo il grande successo di ‘Una festa esagerata’ della scorsa stagione, è tornato in cartellone proprio nel periodo festivo con una nuova commedia, in cui si riconosce innegabilmente il suo marchio di fabbrica. “Anche stavolta vorrei che il pubblico si divertisse molto. […] al centro della vicenda c’è un piccolo uomo, il mite insegnante di lettere antiche Ottavio Camaldoli (lo stesso Salemme), che subisce un trapianto di cuore, ma non sa che il cuore gli è stato dato in dono, è quello di un feroce delinquente, Pasquale Mangiacarne, morto ucciso, il quale prima di morire ha sussurrato alla mamma, feroce quanto lui, le ultime volontà: che il proprio cuore possa continuare a pulsare anche dopo la sua morte, affinché colui che lo riceverà in dono (Ottavio appunto), possa vendicarlo.

Il povero Ottavio però, pur avendo effettivamente cambiato il cuore, non ha modificato il suo carattere. E non ha nessuna intenzione di trasformarsi in assassino. Lui che già subisce le angherie. di una ex moglie e del suo nuovo compagno, lui che è troppo remissivo con la figlia ventenne che vive in casa con lui. Lui che si fa abbindolare da un finto infermiere e da una finta governante indiana, lui che ha paura persino del gangster nano tutto chiacchiere e minacce da sbruffone, lui che rispetta ed ha sempre rispettato la legge, questo uomo dal temperamento quasi vile, dovrà sottostare alla prepotenza della Signora Carmela, la mamma di Mangiacarne” (dalla nota di presentazione).

È interessante che l’artista partenopeo abbia scelto di rendere protagonista un uomo qualunque, ma con una professione precisa, quella dell’insegnante, a cui si dà troppo poco valore, tanto più nella relazione con l’alunno. In quest’ottica, per buona parte dello spettacolo, l’uomo si rapporta con un (sedicente) infermiere raccontando degli aneddoti e assumendo anche un atteggiamento da “deformazione professionale”, correggendolo e puntando sugli equivoci insiti nelle parole. Al contempo Salemme – forte di tutta la tradizione di una certa comicità napoletana – è solito giocare con il linguaggio, sfruttando l’ignoranza dei personaggi che lo circondano e i nomi parlanti.

Ben studiata l’ouverture in cui avviene l’omicidio del malavitoso: durante la rappresentazione de ‘Il barbiere di Siviglia’, il che non è ovviamente un caso, dato che Mangiacarne utilizza forbice e rasoio nella sua professione ufficiale e non solo. In scena si percepisce il grande affiatamento con una compagnia ormai collaudata costituita dai bravi Domenico Aria, Vincenzo Borrino. Antonella Cioli, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribò e Mirea Flavia Stellato. Chi ha avuto modo di assistere anche a ‘Una festa esagerata’ riconoscerà in questo spettacolo delle varianti (nel primo caso era il giardiniere, qui la badante) che ben funzionano nell’economia della commedia.

Con tutto il cuore ci trascina all’epilogo grazie a godibili risate e a un ritmo coinvolgente, interrogandosi se “dietro a ogni persona mite può nascondersi un lupo”.

 

Con tutto il cuore di e con Vincenzo Salemme: la tournée

– 17 e 18 marzo a Ferrara
– dall’1 al 12 aprile a Roma

Riassumendo

Con tutto il cuore, dal 14 al 23 gennaio 2020

Teatro Nazionale

DURATA: 105′

ORARI: lunedì riposo; da martedì a domenica h 21

PREZZI: poltronissima Gold 37,50€; poltronissima 34,80€; poltrona 30,50; galleria 26€
+ diritto di prevendita

Etichette: