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Giornate FAI d’Autunno a Milano e Lombardia: i luoghi aperti e gli eventi in programma

Redazione 5 mesi fa
giornate fai primavera

Siamo ormai in autunno, anche se il clima non sembra essere d’accordo. Le foglie iniziano a cadere e a colorare di giallo e arancione parchi e giardini. Per godere appieno la bellezza del nostro patrimonio culturale e paesaggistico tornano in Italia le Giornate FAI d’Autunno, previste per sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023.

I posti aperti in tutta Italia sono centinaia, grazie ai volontari del Fondo Ambiente Italiano, visitabili con un contributo libero, a sostegno dell’attività della Fondazione. I luoghi visitabili durante le giornate sono in parte inaccessibili al pubblico, mentre quelli normalmente aperti vengono mostrati dalle guide FAI attraverso visite tematiche.

Solamente a Milano i luoghi da visitare sono ben 8, tra banche, palazzi nobiliari e luoghi della storia milanese.

Giornate FAI d’Autunno 2023: come partecipare

I posti per partecipare alle visite guidate sono a numero chiuso: al fine di garantire l’accesso è consigliata la prenotazione; alcune aperture richiedono la prenotazione obbligatoria. Sul sito ufficiale del FAI è possibile prenotare l’ingresso agli eventi su fascia oraria. In caso di chiusura delle prenotazioni online è possibile presentarsi sul posto e accedere fino alla chiusura per capienza massima.

Alcuni eventi sono riservati agli iscritti FAI. L’iscrizione si può effettuare dal sito web o direttamente sul luogo dell’evento prima dell’ingresso.

Giornate FAI d’Autunno 2023 a Milano e dintorni: i luoghi

Palazzo degli Uffici Finanziari – Agenzia delle Entrate

Via Daniele Manin 25, Milano

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30. Gli iscritti FAI avranno la possibilità di accedere al caveau mai aperto prima, dove saranno esposti alcuni cimeli della storia finanziaria milanese.

Cosa: All’incrocio tra via Manin e via della Moscova, il Palazzo degli Uffici Finanziari – che oggi ospita l’Agenzia delle Entrate – fu costruito negli anni Trenta del Novecento allo scopo di raggruppare i numerosi uffici che si occupavano di tasse e imposte e che fino a quel momento erano situati in sedi sparse per la città. Progettato dal Genio Civile con il coordinamento dell’architetto Eugenio Marelli, si caratterizza per il monumentale ingresso in travertino bianco sormontato al centro da una torretta che intende evocare i campanili di età comunale. Sul fastigio sono collocate quattro statue che simboleggiano la Finanza, il Lavoro, lo Stato e la Legge. All’interno il pubblico visiterà la Loggia della Fortuna, la veranda affacciata sul cortile interno che ospitava la commissione che al sabato presiedeva all’estrazione del Lotto, i due grandi saloni sormontati da caratteristiche cupole in vetrocemento e il grande salone dell’ex Catasto visibile per la prima volta come appariva nella prima metà del secolo scorso.

Palazzo della Banca D’Italia

Via Cordusio 5, Milano

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30

Cosa: In pieno centro cittadino sorge la sede milanese della Banca d’Italia, la cui struttura imponente, la scalinata che precede il cancello monumentale in ferro, bronzo e marmi colorati più alto del portale maggiore del Duomo sono quanto normalmente i milanesi possono ammirare di questo storico palazzo. Durante le Giornate FAI si avrà l’opportunità di visitare il cuore dell’edificio e apprezzarne i capolavori contenuti. Istituita nel 1893 nell’ambito di un riordino complessivo degli organismi di emissione, la Banca d’Italia divenne nel 1926 l’unico istituto autorizzato alla diffusione di banconote e le furono affidati poteri di vigilanza sulle altre banche, successivamente ampliati e potenziati dalla legge bancaria del 1936. Quest’ultima riconobbe formalmente la Banca come istituto di diritto pubblico e avrebbe costituito la norma fondamentale del sistema bancario italiano fino al 1993, quando venne promulgato il vigente Testo Unico in materia bancaria e creditizia. Il palazzo fu eretto su progetto degli architetti Broggi e Nava, dal 1905 al 1913, su un’area di circa 5.000 mq, e si articola in cinque piani – tra cui un piano interrato e un seminterrato – occupati da uffici, depositi e archivi, il Salone del pubblico, gli ambienti di rappresentanza, gli alloggi dei Dirigenti della Sede e di servizio. A partire dall’ingresso su via Cordusio, il percorso di visita proseguirà verso il Salone del Pubblico, lo Scalone d’onore, il velario e le vetrate liberty, il Salone delle assemblee, la Sala del “Tavolo rotondo” e la Sala del Consiglio, la Sala del “Balla” e altri ambienti di Direzione mai aperti al pubblico prima d’ora.

Palazzo Diotti

Corso Monforte 31, Milano

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30

Cosa: Palazzo Diotti, oggi sede della Prefettura di Milano, affacciato su Corso Monforte, era situato un tempo in una delle aree verdi più preziose della città, l’antico viridarium, che si qualificava per la presenza di ampi giardini e ortaglie, pertinenza di enti monastici risalenti ai secoli XVI e XVII e di palazzi aristocratici sette-ottocenteschi. In occasione delle Giornate, i visitatori saranno accolti nel Cortile d’Onore, trasformato dai Diotti in una scenografica corte di gusto manierista, scopriranno l’area verde del giardino all’inglese e saliranno i monumentali scaloni neoclassici che conducono al piano nobile e alla Sala di Flora affrescata da Andrea Appiani secondo la moda settecentesca delle residenze aristocratiche milanesi. Qui si visiteranno le sale di rappresentanza riccamente arredate e trasformate all’epoca della Restaurazione austriaca, tra cui il grandioso e luminoso Salone delle Colonne con il suo doppio affaccio sul Cortile d’Onore e su Corso Monforte. Infine, la visita alla Camera di Mussolini ed esternamente alla Torre delle Sirene, centrale di allarme antiaerea della fine degli anni Trenta. Sarà l’occasione per ripensare a momenti drammatici e cruciali della storia cittadina e nazionale.

Sede storica della Banca Cesare Ponti e mostra di Fabrizio Dusi

Piazza Duomo, 19, Milano

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30. Ingresso riservato ai soci FAI

Cosa: La Banca Cesare Ponti si affaccia su Piazza del Duomo, in quella che è la sua sede storica, aperta e rimasta pressoché intatta fin dal lontano 1881. La struttura sorge laddove un tempo i Milanesi altolocati erano soliti ritrovarsi: il Coperto dei Figini. Il primo nucleo dell’attività fu inaugurato da Cesare Ponti nel 1871. Al piano superiore sono conservati due capolavori dalla firma inconfondibile: La Madonna di Loreto, meglio nota come Madonna del Velo, per via del soggetto che rappresenta la Vergine intenta a sollevare il velo che copre il Bambinello, è una copia di bottega che richiama lo stile di Raffaello; Maria Stuarda condotta al patibolo è invece di Francesco Hayez, una tela immensa, dai colori brillanti e grintosi, chiaro esempio di Romanticismo italiano. Il percorso di visita partirà dall’ampio salone al piano terra per proseguire tra le scrivanie lignee originali fino al primo piano, dove i visitatori potranno scoprire la storia della Banca. A seguire, si visiterà la Sala Consiglio per ammirare una fedele riproduzione del celebre dipinto di Francesco Hayez in tutta la sua immensa e vibrante superficie cromatica, attualmente in prestito in mostra presso l’Accademia Carrara di Bergamo. Infine, si potrà ammirare l’esposizione d’arte contemporanea dell’artista Fabrizio Dusi (Sondrio, 1974) dal titolo “All that glitter is not gold”, a cura di Giorgia Ligasacchi. Realizzata in collaborazione con il team arte di Pavesio e Associati with Negri-Clementi e patrocinata dal Comune di Milano, la mostra temporanea – che indaga il mondo della comunicazione, nel suo linguaggio pop e colorato – raccoglie una selezione di lavori esemplificativi della produzione di Dusi, accanto a installazioni realizzate ad hoc per l’occasione. Tra queste, un grande neon giallo con la scritta “All that glitters is not gold”, che illumina l’ingresso della sede, scandendo il passaggio fisico e concettuale dal fuori al dentro, dal luccichio all’oro. La citazione è colta. Le parole sono, infatti, tratte dall’opera teatrale Il Mercante di Venezia di William Shakespeare.

Teatro Verdi

Via Pastrengo 16, Milano

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30

Cosa: Nato agli inizi del ‘900 come sede di una corale esterna del Teatro alla Scala, il Teatro Verdi divenne sala da ballo nel dopoguerra, quindi sala d’incisione, finché negli anni ‘70 fu restituito alla vocazione teatrale e musicale dall’Arci con la fondazione nel 1975 del Teatro del Buratto, che ne fece la sede delle proprie produzioni nonché un luogo significativo del teatro a Milano. Recettore e promotore del nuovo teatro popolare d’arte, il Verdi si è configurato come importante nodo di diffusione di una nuova cultura teatrale, quella del “teatro d’innovazione”, nuova proposta artistica a metà tra il teatro di figura e il teatro di parola. Il Verdi, caratterizzato da stucchi e fregi Liberty risalenti ai primi del ‘900, è ancora oggi una location di grande prestigio. Con i suoi 200 posti, il palcoscenico in legno e le poltrone in velluto, il Teatro riapre le porte al pubblico milanese in occasione delle Giornate FAI dopo circa quattro anni di chiusura per restauri. Sarà l’occasione per scoprire le origini di questa istituzione culturale, un vero e proprio viaggio nel tempo in cui ripercorrerne le molteplici anime.

Piccolo Teatro Grassi e Chiostro Nina Vinchi

Via Rovello 2, Milano

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17

Cosa: Storica sede del Piccolo Teatro di Milano, il Grassi è situato all’interno di Palazzo Carmagnola, dal nome del comandante Francesco Bussone – detto il Carmagnola – che vi abitava nel 1415. Alla fine del ‘400 il palazzo era abitato da Cecilia Gallerani (la Dama con l’ermellino di Leonardo), amante di Ludovico il Moro e, dopo svariati passaggi di proprietà, nel 1519 fu venduto alla Città di Milano, che vi collocò dapprima il Mercato delle farine e nel Seicento la Milizia Urbana. Destinato nel Settecento ad Archivio Civico, nel 1786 vi si trasferì l’Amministrazione comunale, che lo ribattezzò Broletto Nuovissimo. Nel 1861 il Comune scelse la più ampia sede di Palazzo Marino e l’edificio divenne sede dell’Intendenza di Finanza, subendo nel 1890-1892 un radicale intervento di restauro. Con l’adeguamento nel 1938-1939 a Dopolavoro Civico, fu dotato di una sala di spettacolo, dapprima teatrale e poi cinematografica. Una pagina molto drammatica lo vide trasformarsi nel 1944 nella sede della Legione Ettore Muti, la polizia politica della Repubblica Sociale Italiana, che ne fece, fino alla Liberazione, un luogo di detenzione e di tortura. Nel gennaio del 1947 divenne finalmente sede del primo teatro stabile italiano su idea di Paolo Grassi e Giorgio Strehler e con l’appoggio del Sindaco Antonio Greppi. Le Giornate FAI saranno l’occasione per raccontare un brano di storia emblematica della città – rievocando le figure di Carmagnola, Leonardo da Vinci e Cecilia Gallerani – di cui restano come testimonianza gli affreschi e il bellissimo soffitto a cassettoni del chiostro. Della storia più recente restano invece le tracce dei bombardamenti del 1943 nel cortile posteriore, solitamente inaccessibile al pubblico. Si visiteranno inoltre gli spazi destinati ad attori e tecnici per approdare quindi in sala, dove riecheggiano le memorie di tantissimi spettacoli che, a partire dal primo Albergo dei poveri che nel 1947 ne inaugurò la nuova vita, sono entrati a far parte della storia del teatro mondiale e della vita milanese.

Il Politecnico di Milano per Milano: le attività di studio e indagine sul Duomo

Piazza Leonardo da Vinci 32, Milano

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30

Cosa: Campus Leonardo oggi costituisce un vero e proprio quartiere universitario, comunemente denominato “Città Studi”, che si sviluppa tra le vie Bassini, Ponzio, Mancinelli e Colombo. La più antica tra le sedi del Politecnico di Milano, è stata inaugurata nel 1927 e nel corso dei decenni si è ampliata fino a comprendere nuovi campus e a dare vita al complesso attuale. L’apertura eccezionale durante le Giornate d’Autunno guiderà i visitatori in un percorso alla scoperta dei magnifici documenti originali che raffigurano il Duomo di Milano, conservati nella Biblioteca storica del Politecnico, fino alle più recenti tecniche di indagine. Si visiteranno il Rettorato, l’Aula Natta – dove un video multimediale mostrerà gli interventi in corso sul Duomo – e la Biblioteca storica, con antichi e preziosi documenti tra i quali spicca un’edizione del 1521 del De Architectura di Vitruvio. Le visite di Giornate FAI saranno un’occasione unica per raccontare un pezzo di storia cittadina, custodita per le generazioni future anche grazie al costante lavoro dei professori del Politecnico.

Caserma Centrale Vigili del Fuoco

Via Procaccini 6, Milano

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30

Cosa: La caserma – comando provinciale dei Vigili del Fuoco – sorge a due passi dalla fermata metropolitana di Cenisio e dalla Fabbrica del Vapore e occupa una superficie di ben 33.000 mq, suddivisa in quattro cortili in cui si trovano tutti i vari settori di intervento, dal rischio batteriologico, ai sommozzatori, alle unità cinofile. Il primo corpo ufficiale antincendi fu fondato da Napoleone Bonaparte nel febbraio del lontano 1812 col nome di “Zappatori Pompieri”, per diventare comunali nel 1935 e in seguito provinciali. Il nome attuale di Vigili del Fuoco venne coniato nel 1941, quando tutti i corpi Provinciali furono sciolti e inglobati nel Corpo Nazionale alle dipendenze del Ministero dell’Interno. La Caserma progettata dall’arch. Reggiori fu inaugurata nel 1956, e fin da subito considerata tra le Caserme più moderne e funzionali d’Europa. Ancora oggi è presa a esempio sia per l’architettura, sia in quanto completamente autosufficiente comprendendo un’autofficina, la stazione di servizio, centraline termiche, mense, dormitori, palestre: una piccola città. Durante le Giornate FAIsi potranno ammirare molti mezzi storici unici al mondo, perfettamente conservati e funzionanti grazie all’attività costante dei Vigili del Fuoco ormai in congedo.

Villa Necchi Campiglio

Via Mozart 14, Milano

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30

Cosa: Appartata nel cuore di un tranquillo quartiere nel centro di Milano, Villa Necchi Campiglio venne progettata nei primi anni ’30 dall’architetto Piero Portaluppi su incarico delle sorelle Nedda e Gigina Necchi e di Angelo Campiglio, marito di Gigina, esponenti di una borghesia industriale lombarda colta e al passo coi tempi.

Oltre alla villa, il giardino ospitava la casa del custode con la portineria, la serra, il garage, il campo da tennis e la piscina (la prime di proprietà privata a Milano). Il piano rialzato fungeva da zona di rappresentanza, mentre il primo piano era riservato alle camere private della famiglia.

Beni aperti in provincia di Milano

Groppello d’Adda: terra d’acqua e d’arte

Via Calabiana, 21, Cassano d’Adda (MI)

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 17

Cosa: In Giornate FAI sarà possibile scoprire la storia del borgo da un punto di vista storico e con un focus dedicato al paesaggio agricolo e al sapiente utilizzo delle acque. Durante l’itinerario sarà possibile approfondire la Villa Arcivescovile, destinata al soggiorno degli arcivescovi, compresi S. Carlo e Federico Borromeo, l’Oratorio di S. Antonio, situato nel giardino della Villa e interamente affrescato dal Fiamminghino nel 1638, il Rudun (Ruotone), realizzato alla fine del XVI sec. e collegato alla Villa attraverso un tunnel e, infine, la Chiesa di S. Maria Nascente, che presenta stratificazioni della storia.

MUMAC – Museo della macchina per caffè

Via Pablo Neruda 2, Binasco (MI)

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18

Cosa: L’apertura, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2023, rinnova e arricchisce la visita di una collezione che conta circa 350 pezzi, con una nuova narrazione espositiva. Oltre le 100 macchine esposte, MUMAC è dotato di altri 250 pezzi a disposizione per rotazioni all’interno del museo o prestiti Worldwide, di un fondo librario (MUMAC Library) di cui fanno parte 1.300 volumi tematici e di un archivio con circa 25 mila documenti tra foto, brevetti, lettere, cataloghi e tutto il materiale necessario per ricostruire la storia della macchina per caffè espresso nel tempo.

Il Borgo di Binasco e il Castello

Via G. Matteotti e Via D. Alighieri, Binasco (MI)

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18

Cosa: Un breve percorso conduce i gruppi dei visitatori nel borgo di Binasco, illustrandone le caratteristiche e i principali eventi storici. In particolare, nuove ricerche presso l’Archivio di Stato di Milano, hanno permesso di realizzare una mostra dei documenti più importanti legati al borgo, che affiancherà e arricchirà la narrazione. La visita si conclude al Castello Visconteo, che accoglie i visitatori per la narrazione della tragica sorte di Beatrice di Tenda e con la dimostrazione di danze medievali della Compagnia del Passo Antico.

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