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Beethoven e Mahler per la Filarmonica della Scala

Marco Valerio 10 anni fa

esa-pekka-salonenTorna ad esibirsi la Filarmonica del Teatro alla Scala per la Stagione Sinfonica del Piermarini. A dirigere la Filarmonica della Scala è stato chiamato il Maestro finlandese Esa-Pekka Salonen, impegnato in questi giorni con le rappresentazioni dell’opera Elektra di Richard Strauss.

Il primo concerto della serie che vedrà impegnata la Filarmonica della Scala avrà luogo al Piermarini martedì 20 maggio alle ore 20 per essere poi replicato giovedì 22 (sempre alla stessa ora) e venerdì 23 (ancora una volta alle 20).

Il programma della serata prevede l’esecuzione di due brani, ovvero la Sinfonia n. 2 in Re maggiore op. 36 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 1 in Re maggiore “Titan” di Gustav Mahler.

La Sinfonia n. 2 in Re maggiore op. 36 fu composta fra il 1800 e 1802 e fu eseguita il 5 aprile 1803 al Theater an der Wien di Vienna diretta dal compositore. Il manoscritto originale è andato perduto. La Sinfonia venne dedicata al principe Karl Lichnowsky. Beethoven passò diversi mesi ad Heiligenstadt, (oggi, è uno dei quartieri settentrionali del distretto di Döbling di Vienna; ma all’epoca era una località di campagna, nella quale recarsi d’estate in villeggiatura) tra la primavera e l’autunno 1802, nei quali portò a termine la Sinfonia.

La Sinfonia n. 1 in Re maggiore “Titan” fu composta in un lungo arco di tempo tra il 1888 ed il 1894, quando il lavoro di direttore d’orchestra lasciava poco tempo a Mahler per la composizione, ed ebbe diverse revisioni perché il compositore rimase a lungo indeciso se dare al lavoro la forma di poema sinfonico o di sinfonia. Al giorno d’oggi, questo lavoro compositivo mahleriano convenzionalmente è noto come sinfonia, sebbene in realtà possieda tutte le caratteristiche strutturali ed espressive di un poema sinfonico.