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Milano: l’Arco della Pace è il primo monumento a entrare nel Metaverso

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Milano è una città che corre e che non ha mai avuto paura dell’innovazione. Non sorprende quindi che un dei suoi monumenti sia il primo al mondo all’interno del Metaverso. Si tratta dell’Arco della Pace, che durante la notte di Capodanno è stato avvolto dalla luce di DATAPORTAL_ARCH OF LIGHT, l’installazione pensata dal collettivo turco Ouchhh con la collaborazione di Reasoned Art.

L’opera, che include anche un’esperienza VR, sarà trasformata in un NFT e venduta all’asta. Si tratta del primo tassello di un enorme progetto di valorizzazione del patrimonio italiano che coinvolge 20.000 opere d’arte e oltre 320 differenti artisti, dall’epoca bizantina fino ai giorni nostri, toccando più di 1700 anni di storia.

Il progetto include anche la mappa annuale del firmamento sopra l’Italia e tutto il patrimonio letterario digitalizzato del nostro paese, per un lavoro immenso a favore di studenti, appassionati ed esperti d’arte di tutto il mondo. Il ricavato della vendita all’asta dell’installazione sull’Arco della Pace verrà devoluta alla creazione di spazi educativi, di ricerca e confronto sul nascente mondo dell’NFT, della blockchain e dell’arte digitale.

Dataportal_Arch of Light: l’intelligenza artificiale al servizio dell’arte

L’opera di Ouchhh, collettivo con sede a Instanbul, è una data sculpture a 360 gradi. Una sequenza di immagini selezionate da un’intelligenza artificiale è stata proiettata sull’Arco della Pace dal 30 dicembre 2021 al 1° gennaio 2022. Le immagini sono state selezionate tra 20 mila capolavori dell’arte italiana di ogni epoca. Ogni ciclo di immagini si alternava ogni undici minuti, con cinque minuti di countdown a precederlo. Una volta convertita in NFT l’opera sarà arricchita anche da un’esperienza in realtà virtuale.

https://www.youtube.com/watch?v=cM58qRzoSpY

“I proventi dell’attività di valorizzazione degli NFT sosterranno la nascita di un polo di ricerca che unisce il mondo dell’arte, della scienza e della tecnologia promuovendo corsi di educazione e formazione per artisti, curatori e critici”, ha spiegato Giulio Bozzo, CEO & Founder di Reasoned Art.