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Amore, cucina e curry: la recensione del film di Lasse Hallström

Valentina Fumo 10 anni fa
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Amore-cucina-e-curryIl gusto è al centro delle uscite cinematografiche del mese di ottobre: dopo La moglie del cuoco (leggi qui la nostra recensione) arriva nelle sale Amore, cucina e curry (The Hundred-Foot Journey), film del regista Lasse Hallström (Le regole della casa del sidro, Chocolat), due volte candidato al premio Oscar e celebre per aver diretto quasi tutti i videoclip degli ABBA. Nel cast  di questa commedia romantica dal gusto decisamente speziato Helen Mirren, vincitrice di un Academy Award per l’interpretazione di Elisabetta II in The Queen, Om Puri, celebre attore di Bollywood, Manish Dayal e Charlotte Le Bon.

Prodotto da Steven Spielberg e Oprah Winfrey e sceneggiato da Steven Knight reduce dallo straordinario Locke, Amore, cucina e curry racconta le vicende della famiglia Kadam, costretta a fuggire dall’India dove ha perso ogni cosa, per trasferirsi a Saint-Antonin-Noble-Val, un delizioso paesino della regione dei Midi-Pirenei. Qui i Kadam decidono di aprire un ristorante dove proporre la tradizione culinaria indiana. Il giovane Hassan (Dayal) si dimostra uno chef provetto e il ristorante di famiglia si ritrova a fare concorrenza al Le Saule Pleureur di proprietà di Madame Mallory (Mirren), chef di fama internazionale premiata dalla guida Michelin. Inizia così una guerra culinaria e culturale tra due diverse realtà, ma con il tempo inizia una forte amicizia e Madame Mallory guiderà Hassan verso i segreti della cucina francese.

Elegante e costellato di deliziosi siparietti comici, Amore, cucina e curry è una commedia deliziosa, il cui livello viene certamente innalzato dalla presenza raffinata di Helen Mirren; i dialoghi sono speziati, il ritmo sostenuto. Completa il quadro la bella fotografia di Linus Sandgren.

Consigliato.

Il nostro voto:  7+

Una frase:
Madame Mallory: “Perché cambiare una ricetta che ha 200 anni?”
Hassan: “Perché forse 200 anni sono troppi.”

Per chi: ha amato Chocolat.