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Milano dedica una statua a Margherita Hack: il progetto vincitore

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Milano torna a dedicare un’opera pubblica a una donna. A settembre era stata inaugurata la scultura a Cristina Trivulzio di Belgiojoso, prima figura laica femminile ad avere una sua rappresentazione a Milano tra una folla di 121 monumenti civili dedicati a uomini.

La seconda donna a trovare posto tra la statuaria milanese è Margherita Hack, la prima scienziata in Italia ad essere commemorata in un monumento pubblico. La Hack non fu solo una grande astrofisica, ma una figura “quasi pop, per la sua presenza nell’immaginario collettivo degli italiani e la sua innata simpatia“, come ha ricordato in conferenza stampa Vincenzo Trione, presidente della commissione che ha scelto l’opera vincitrice. L’opera verrà realizzata grazie al contributo di Fondazione Deloitte, in collaborazione con Casa degli Artisti e con il supporto del Comune di Milano – Ufficio Arte negli Spazi Pubblici.

La scultura sarà posizionata in Largo Richini, davanti alla sede storica dell’Università Statale di Milano, in mezzo a un’area verde. L’inaugurazione è prevista per giugno 2022, mese in cui Margherita Hack avrebbe compiuto 100 anni.

Fino al 20 febbraio, presso lo spazio espositivo di Casa degli Artisti, sarà infine possibile visitare la mostra che presenta al pubblico i testi, i disegni, i rendering e le maquette di tutti gli 8 progetti che hanno aderito al concorso.

Otto artiste per Margherita Hack

I progetti presentati alla commissione sono otto, tutti realizzati da artiste donne, altro ambito della cultura in cui la presenza femminile è ridotta all’osso. Ogni scultura ha scelto di focalizzarsi su un aspetto differente della personalità multiforme di Margherita Hack, con opere figurative o concetti più astratti, legati allo studio del cosmo. Le artiste in concorso sono: Sissi, Chiara Camoni, Giulia Cenci, Zhanna Kadyrova, Paola Margherita, Marzia Migliora, Liliana Moro e Silvia Vendramel.

La giuria, composta da personalità appartenenti al mondo dell’arte, della scienza, della società civile, si è riunita lo scorso novembre, arrivando a una decisione dopo lunghe discussioni, con approfondimenti su tutti gli aspetti della scelta, dalla fattibilità alla lettura del pubblico.

A risultare vincitore è stato il progetto di Daniela Olivieri, in arte Sissi. L’artista bolognese ha realizzato l’opera Sguardo fisico in cui l’astrofisica sorge da una spirale creata dalla terra, come un germoglio che punta al cielo. È proprio il cielo che Margherita Hack osserva, attraverso le mani prese nel gesto di tenere un cannocchiale. La scultura è un inno al rapporto concreto e attivo che la donna ha avuto verso il mondo (l’amore per la campagna e gli animali, l’attenzione all’ambiente) e la curiosità giocosa che l’ha spinta a indagare i cieli, andando oltre i limiti dell’immaginazione.

La scultura sarà fusa in bronzo, mantenendo colori naturali e materici. La spirale partirà dal terreno del parco, elevando la scultura verso un punto nel cielo, oltre i tetti dei palazzi.

C’è stata anche l’assegnazione di una menzione d’onore, data all’artista Marzia Migliora per la sua installazione ispirata alle stelle ceferidi, che Margherita Hack ha studiato per molti anni della sua carriera. Una piazza abitabile, dove il cielo scende sulla terra e diventa luogo di incontro e socialità.