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Da Paola Cortellesi a Oppenheimer, i 10 migliori film del 2023

Luigi Maffei 4 mesi fa
oppenheimer

Il 2023 è stato un anno molto interessante in tema di uscite cinematografiche di un certo interesse. Soprattutto nel mondo del cinema italiano l’anno che sta salutandoci ha regalato sorprese molto interessanti.

Esordi registici inaspettati ma dai risultati (artistici e commerciali) notevoli, come L’ultima volta che siamo stati bambini di Claudio Bisio e, soprattutto, C’è ancora domani di Paola Cortellesi, vero e proprio caso cinematografico dell’anno insieme a pochi altri titoli come Oppenheimer e Barbie. Da non dimenticare il battesimo cinematografico dei cantautori siciliani Colapesce e Dimartino con La primavera della mia vita, piccolo, surreale gioiello on the road.

E poi il ritorno di due maestri del cinema come Martin Scorsese e Ken Loach, con i rispettivi Killers of the Flower Moon e The Old Oak.

In attesa, dunque, dei titoli che il 2024 ci riserverà, ecco i 10 migliori film del 2023.

C’è ancora domani

di Paola Cortellesi

Esordio dietro la macchina da presa per Paola Cortellesi. Nella Roma dell’immediato secondo dopoguerra Delia vive in mezzo a un marito dispotico, una figlia promessa sposa a un ragazzo borghese e…una misteriosa e inaspettata lettera.

C’è ancora domani è un lungometraggio godibile ma dal forte carattere. Paola Cortellesi si dimostra autrice dalla spiccata sensibilità e consapevole dei propri mezzi. Anche da novella regista l’attrice romana sa quel che dice, e lo fa bene.

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Paola Cortellesi (C’è ancora domani)

L’ultima volta che siamo stati bambini

di Claudio Bisio

Tempi maturi per Claudio Bisio e il suo esordio alla regia. L’ultima volta che siamo stati bambini, tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei, è ambientato tra l’estate e l’autunno romano del 1943. In mezzo alla guerra fatta dai grandi, quattro bambini la imitano nel cortile di casa.

Tutto sembra filare liscio fino al 16 ottobre. Il rastrellamento del ghetto di Roma porta via anche uno dei bambini, Riccardo, insieme alla sua famiglia. La missione degli amici rimasti, dunque, è liberarlo. Ci riusciranno? Innocenza e dolore, dunque, in un film perfettamente equilibrato che sa far ridere, pensare e commuovere.

The Old Oak

di Ken Loach

The Old Oak è il nome del pub di una cittadina dell’Inghilterra del nord, fino agli anni Ottanta importante città mineraria, oggi abbandonata. Un tempo luogo in cui gli operai solidarizzavano tra loro organizzando proteste sindacali dure, ora posto dove poter bere pinte e parlare per forza di inerzia.

Intanto, una piccola comunità siriana in fuga dalla guerra trova rifugio nella piccola città. Un arrivo che cambierà qualcosa nella cittadina. The Old Oak un film che va all’essenza delle questioni, senza giri di parole e facili sbocchi pietistici. Un lavoro necessario, crudo e dolce allo stesso tempo.

Killers of the Flower Moon

di Martin Scorsese

Oklahoma, primi anni Venti del Novecento. Nella contea di Osage la tribù indiana residente scopre il petrolio. È l’inizio di una nuova, ricca era. I bianchi ne approfittano subito cominciando ad estorcere e manipolare la popolazione nativa, sottraendo loro tutti i loro beni. Anche con gli omicidi.

Killers of the Flower Moon è l’ultimo capolavoro dell’ottantenne Martin Scorsese. Passerà anche il tempo ma lo smalto rimane intatto. È l’ultimo capitolo della sua ricca filmografia? C’è chi lo giura, ma si spera sia solo uno scherzo.

Killers of the Flower Moon
Robert De Niro e Leonardo DiCaprio (Killers of the Flower Moon)

Barbie

di Greta Gerwig

Dall’imponente e decennale commercializzazione di bambole in tutto il mondo, passando per le creazioni di film animati, Barbie sbarca al cinema in sembianze umane, con il volto di Margot Robbie. La sua è una Barbie stereotipata, che vive nel suo bellissimo mondo rosa confetto, camminando sulle punte con le sue inseparabili amiche. Un mondo perfetto, che condivide con il suo fidanzato eterno, Ken.

A un tratto, pensieri di morte cominciano a pervaderla. Cosa è successo? A chi chiedere aiuto in questi casi. Grazie a Barbie Stramba la Barbie stereotipo arriva sulla terra per risolvere la questione. Ci riuscirà? Uno dei casi cinematografici del 2023, dalla forte impronta femminista (a tratti anche troppo) ma originale e divertente. Ottime scenografie e coreografie.

Oppenheimer

di Christopher Nolan

Il film sulla bocca di tutti del 2023, dai mesi precedenti la sua uscita e oltre. Il nuovo film di Christopher Nolan racconta la storia di Julius Robert Oppenheimer, uno dei padri della bomba atomica. Nel 1942 gli USA convinti che la Germania nazista stia fabbricando un ordigno nucleare, danno vita al segretissimo Progetto Manhattan. Un piano per progettare l’atomica, con a capo proprio il fisico Oppenheimer.

Un’opera imponente in 70mm e IMAX. Un Cillian Murphy inquieto e straordinario, in un film poco “alla Nolan” ma che non si riesce a considerare di un altro. Ci non l’ha ancora visto lo faccia il prima possibile.

Rapito

di Marco Bellocchio

Il regista piacentino racconta l’assurda storia di Edgardo Mortara, bambino bolognese nato ebreo e battezzato (segretamente) cattolico da parte della cameriera di casa Mortara che, credendolo malato e prossimo alla morte, lo fa battezzare per sfuggire al limbo. Papa Pio IX, saputo del caso e applicando la legge secondo la quale gli ebrei non potevano allevare cattolici, lo fa prelevare dalla Gendarmeria Pontificia e mandato a studiare da sacerdote.

Dipinto dalla splendida fotografia di Francesco Di GiacomoRapito si muove tra luci e cupezza in un continuum affascinante, quasi caravaggesco in un affresco di grande impatto visivo ed emozionale.

Il sol dell’avvenire

di Nanni Moretti

Può un film di un’ora e venti far ridere, riflettere, piangere, danzare e cantare? La risposta, banalmente, è sì. Nell’elenco delle opere italiane “emozionali” può essere inserito anche Il sol dell’avvenire, ultima prova di Nanni Moretti.

L’ultimo lungometraggio del regista romano è una storia sul suo/nostro passato che si interfaccia col presente. Il suo personaggio sta girando un film sul 1956, sui carrarmati sovietici che invadono Budapest e la cui eco arriva a un piccolo circolo comunista romano, che sta ospitando proprio dei circensi ungheresi. In mezzo alla realizzazione di questo film, Nanni si interfaccia con le paranoie e le distorsioni del cinema di oggi.

Tra risate, momenti esilaranti, commozione, balli, canti Il sol dell’avvenire conquista. Nanni Moretti è tornato come un uragano. E menomale.

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Nanni Moretti (Il sol dell’avvenire)

La primavera della mia vita

di Zavvo Nicolosi

Lo avevamo conosciuto per la direzione del video Musica Leggerissima, uno dei tormentoni di Sanremo 2021 e Splash! del 2023. Il regista Zavo Nicolosi si misura per la prima volta con il grande schermo, scegliendo come protagonisti gli stessi autori della canzone sanremese, Colapesce e Dimartino.

La primavera della mia vita è un road movie ambientato in Sicilia. Lorenzo (vero nome di Colapesce) vive a Milano e da tre anni è orfano del suo partner musicale Antonio (Dimartino), scappato in pieno tour. Un giorno, però, la manager (interpretata da Stefania Rocca) informa Lorenzo del ritorno di Antonio, che lo aspetta in Sicilia per un nuovo progetto. Da qui parte un viaggio affascinante e pieno di colpi di scena.

Tra Wes Anderson e Il laureato passando per alcune suggestioni tarantiniane, La primavera della mia vita è un film sorprendente. Un road movie, come hanno dichiarato i due artisti, che si muove “tra Jodorowski e Franco e Ciccio”. Le bellissime inquadrature dei posti esplorati sono sorrette da una buona sceneggiatura, tra dialoghi azzeccati e momenti di sano sorriso.

Mixed by Erry

di Sydney Sibilia

Ero un cliente abituale delle bancarelleCompravo le cassette mixate, le compilation. Successivamente ho avuto l’istinto di conoscere di più quest’etichetta e ciò che ho scoperto mi è sembrato così interessante da farci un film“. Così il salernitano Sydney Sibilia ha raccontato cosa hanno significato per lui e la sua generazione le musicassette di Mixed by Erry, il pirata musicale più famoso d’Italia. Tanto da realizzare un film sulla sua incredibile storia, intitolato appunto Mixed by Erry.

Un film godibile e divertente, così come i suoi precedenti. Un prodotto che convince e conferma Sydney Sibilia come una delle certezze del nuovo cinema italiano. Sicuramente uno dei migliori film italiani del 2023.