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Casa Broggi in piazza Cordusio, dimora dell’architetto Luigi Broggi

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Nel cuore di Milano, o per meglio dire il cuore economico di Milano, sono diverse le abitazioni che hanno ospitato, nei palazzi oggi adibiti a uffici, figure di spicco della storia meneghina, dall’economia, alla politica fino agli architetti.  Un esempio? Casa Broggi.

Casa Broggi, la dimora di Luigi Broggi

In piazza Cordusio troviamo Casa Broggi: un palazzo imponente all’incrocio tra via Meravigli e via Dante. L’edificio, seppure di gran bellezza e particolarità, viene spesso snobbato in favore delle vetrine dei negozi o di edifici più importanti come il vecchio palazzo delle poste. In realtà i due palazzi citati sono strettamente connessi in virtù della loro storia.

Casa Broggi infatti era la dimora di Luigi Broggi, uno degli architetti più noti di Milano del suo periodo che si occupò, insieme al resto, della realizzazione della ‘city’ attorno a piazza Cordusio, tra cui proprio l’ex palazzo delle Poste che a breve ospiterà Starbucks, il Palazzo del Credito Italiano, Il Palazzo della Banca d’Italia e molto altro. In questi edifici l’architetto decise di utilizzare tutte le tecniche più innovative dell’epoca.

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L’architettura di Casa Broggi

La casa che ospitò l’architetto Luigi Broggi fu realizzata verso la fine degli anni ’80 dell’Ottocento dallo stesso proprietario in collaborazione con Giuseppe Sommaruga nel luogo dove un tempo sorgeva la Chiesa di San Nazaro in Pietrasanta, demolita pochi anni prima.

L’edifico collocato al civico numero 5 di via Dante, presenta due facciate eclettiche, una su via Meravigli e una lungo via Dante, la via dello shopping milanese. La parte adibita al commercio ha una pietra rustica, mentre i piani superiori richiamano l’architettura parigina dell’epoca.

Una particolare attenzione è stata riservata ai piani alti, il cosiddetto attico, che si conclude con un tetto mansardato alla francese arricchito da teste scolpite e riquadri a mosaico. Il fonte sull’angolo e alle due estremità invece si distinguono per la ricchezza dei loro elementi architettonici, che conferiscono all’edificio una monumentalità particolare, soprattutto considerando il periodo di edificazione.

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