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Pierfrancesco Favino incanta per la presenza scenica ne ‘La notte poco prima delle foreste’. Al Parenti

La notte poco prima delle foreste Favino
Ph Fabio Lovino

La notte poco prima delle foreste è diventato un titolo noto a molti dopo che Pierfrancesco Favino ha avuto il coraggio di proporlo nel corso di una serata dello scorso Festival di Sanremo. Utilizziamo volutamente il termine coraggio perché non era semplice come proposta in quel contesto. Lo stesso momento in cui è arrivato questo puro atto di teatro ha spiazzato il pubblico in sala e da casa.

Ci teniamo a raccontarvi che quest’opera di Bernard-Marie Koltès l’artista l’aveva affrontata sul palcoscenico già diversi anni fa ed è letteralmente una prova d’attore più di altri testi, dal piano tecnico (a partire dalla respirazione) a quello puramente interpretativo e di abilità nel veicolare questo flusso di coscienza (l’adattamento teatrale è stato curato dallo stesso Favino, il quale ha tradotto l’originale francese insieme a Crico).

La notte poco prima delle foreste: scheda

Un Amleto da marciapiede malato di insofferenza, uno straniero, un diseredato che vive arrangiandosi e sopravvive come può. Un mondo fatto di altri emarginati come lui, pronti ad approfittare della debolezza altrui per prevaricare. La notte poco prima delle foreste è un racconto capace di accompagnare lo spettatore per le strade in cui non ha camminato, nei luoghi in cui non è stato, “come un prestigiatore fa comparire storie di donne, di angeli incontrati per caso, di violenze e di paura per ciò che non conosciamo”. I temi assoluti di Koltès affiorano in una partitura per voce solista, un poema teatralissimo sui problemi dell’identità, della moralità, dell’isolamento e dell’amore infelice.

“La regia riguarda soltanto il portare alla luce tutto quello che si è compreso dell’abbagliante e umanissima bellezza che si è avvertita, e che quindi si è aiutato a comprendere, sia dell’attore che del testo”, ha spiegato Lorenzo Gioielli.

La notte poco prima delle foreste: Favino

Mi sono imbattuto in questo testo un giorno lontano, mi sono fermato ad ascoltarlo senza poter andar via e da quel momento vive con me ed io con lui. Mi appartiene, anche se ancora non so bene il perché. È uno straniero che parla in queste pagine. Non sono io, la sua vita non è la mia eppure mi perdo nelle sue parole e mi ci ritrovo come se lo fosse. Il suo racconto mi porta in strade che non ho camminato, in luoghi che non ho visitato. […] Questo spettacolo nasce da una promessa che non avrei in nessun modo tradito fatta a una donna che di Teatro si è nutrita e che ha nutrito il Teatro. La produttrice di ‘Servo per due’, la mia amica testarda e coraggiosa, quella che aveva sempre l’ultima parola, quella che si è fidata di me. La mia amica si chiama Melina Balsamo e questo spettacolo è per lei”.

 

Nota bene: non fatevi spaventare se online vedete tutto esaurito, potrebbe esserci qualcuno che non ritira il biglietto prenotato e il teatro potrebbe decidere di creare la lista d’attesa aggiungendo qualche posto all’ultimo momento.

La notte poco prima delle foreste: date

– dal 12 al 17 febbraio al Teatro della Pergola a Firenze

– dal 19 al 24 febbraio al Teatro Toniolo di Mestre (Ve)

– dal 26 febbraio al 4 marzo al Teatro Bellini di Napoli

Riassumendo

La notte poco prima delle foreste, dal 6 al 10 febbraio 2019

Teatro Franco Parenti

DURATA: 75′

ORARI: mercoledì h 19,45; giovedì h 21; venerdì h 20; sabato h 20,30; domenica h 16,15 e h 19

PREZZI:
-Prime file biglietto unico 38€ + prev.
– Secondo, terzo e quarto settore intero 30€ + prev.; ridotto over65 e under26 18€ + prev.; convenzioni* 21€ + prev.
* le convenzioni sono valide solo per il IV settore e per tutti i giorni, esclusi venerdì e sabato.