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Vigevano, alla scoperta di Piazza Ducale. E non solo…

Luigi Maffei 8 mesi fa
piazza ducale vigevano

Passeggiare a piedi per il centro storico di Vigevano è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. La città vecchia, caratterizzata dal Castello Sforzesco, la Torre del Bramante e la meravigliosa Piazza Ducale, è una perfetta testimonianza del periodo di massimo splendore raggiunto dalla città durante l’era sforzesca, tra il 1450 e 1535.

Un viaggio per scoprire come Vigevano si sia sviluppata durante il periodo della famiglia Sforza, ma non solo. Nel nostro viaggio attraverso il centro città scopriremo alcune chiese e palazzi di epoche diverse. Tutte dal grande fascino.

Piazza Ducale

Piazza Ducale

È il cuore del centro storico di Vigevano e, senza tema di smentita, una delle piazze più belle d’Italia. Il foro cittadino nasce dal volere di Ludovico il Moro come ingresso sfarzoso al Castello.

Lunga 134 e larga 48, la piazza fu disegnata da Leonardo da Vinci seguendo il modello romano di forum descritto da Vitruvio. Piazza Ducale nacque, così, al posto di una lunga strada che caratterizzava il vecchio borgo medievale.

Sotto la direzione dell’ingegnere Ambrogio Da Corte la costruzione durò solo due anni, dal 1492 al 1494. In origine il progetto prevedeva una lunga rampa che collegava la piazza al Castello (posta accanto ai porticati sottostanti la Torre) e un arco di trionfo. L’aspetto odierno è dovuto agli interventi del 1680 voluti dal vescovo Juan Caramuel. In quell’occasione fu modificata anche la facciata della Cattedrale.

La statua di San Giovanni Nepomuceno

Da piazza direttamente rapportata al Castello, con le trasformazioni di Caramuel il legame avviene con la Chiesa, ora vera protagonista del foro cittadino. Dunque, da ingresso al potere civile Piazza Ducale diventa anticamera privilegiata a quello ecclesiastico.

Sul lato ovest della piazza, opposto alla Chiesa, nella prima metà del Settecento fu posta dagli austriaci una statua raffigurante San Giovanni Nepomuceno.

Duomo di Vigevano (Cattedrale di Sant’Ambrogio)

Duomo di Vigevano

Splendido esempio di Barocco, il Duomo di Vigevano domina la piazza grazie agli interventi del vescovo Caramuel di metà Seicento. Dedicato a Sant’Ambrogio, il Duomo fu iniziato per volere di Francesco II Sforza nel 1532 su progetto di Antonio da Lonate. In origine vi era una chiesa del XIV secolo, in stile gotico lombardo, edificata su una ancora più antica, precedente all’anno mille.

Nella metà del Seicento i lavori alla facciata voluti dal vescovo Caramuel danno al Duomo di Vigevano l’aspetto che tutt’ora mantiene. Nel corso dei successivi secoli la chiesa ha visto diversi interventi trasformativi, come il completamento in rame della cupola nel 1715, la costruzione dell’altare maggiore nel 1830 e le decorazioni degli interni a tre navate di Francesco Gonin.

Il Duomo di Vigevano è noto per il suo tesoro. Francesco II Sforza riuscì a riavere il Ducato di Milano e far ottenere a Vigevano lo status a sede vescovile, direttamente da Papa Celemnte VII.

La nuova Diocesi nel 1534 ricevette così un gran numero di doni pregiati, che costituirono in seguito il tesoro della cattedrale. Preziosi calici, pissidi e paramenti, manoscritti di pregio, una suppellettile argentea di scuola lombarda e vari manoscritti di Giovan Giacomo Decio. Tra questi, però, spicca il paramento dorato utilizzato nel 1805 da Papa Pio VII per l’incoronazione di Napoleone Bonaparte Re d’Italia nel Duomo di Milano.

Il Castello Visconteo – Sforzesco

Il cortile del Castello. Sullo sfondo la Torre del Bramante

Ritenuta una delle fortificazioni più grandi d’Europa, il complesso monumentale si sviluppa durante il periodo visconteo e sforzesco. Nato in età longobarda, diviene residenza estiva signorile dei Visconti e degli Sforza.

Il complesso vede, tra i suoi, realizzatori Leonardo da Vinci e Donato Bramante e sarà completato nel 1494 (come Piazza Ducale). Terminata l’era degli Sforza, il Castello passò in mano spagnole e, per quasi due secoli, verserà in uno stato di abbandono.

Tuttavia, agli inizi del XVIII secolo divenne sede di una guarnigione austriaca e interessato da importanti lavori di rifacimento. Nella metà del XIX secolo diventò Caserma dell’Esercito Sardo, poi di quello italiano fino al 1968.

Palazzo Ducale

Palazzo Ducale

All’interno del complesso, il Palazzo Ducale spicca nel suo splendore rinascimentale. Voluto da Luchino Visconti nella prima metà del XIV secolo per le funzioni di corte, fu trasformato da Donato Bramante sotto Ludovico il Moro nel 1345.

Ricco di ampie sale affrescate dai migliori artisti lombardi, il Palazzo Ducale faceva bella mostra di sé davanti a personaggi importanti e sovrani. Sono ancora presenti alcuni affreschi del 1400 ritraenti scene di caccia, svago predefito dei Duchi milanesi.

Torre del Bramante

Torre del Bramante

La Torre del Bramante domina tutto il centro storico di Vigevano. La storia del monumento parte da un antico documento della fine del XII secolo che ne attesta la costruzione.

Altri scritti parlano di lavori alla stessa nel 1450 e 1476 ma è solo con Ludovico il Moro, nel 1492, che la torre viene defintivamente completata.

Il grande Bramante viene citato, come ralizzatore dell’opera, solo nel 1571 grazie a uno scritto del cancelliere comunale Simone del Pozzo. La cupoletta barocca è stata aggiunta alla fine del Seicento.

Nelle giornate limpide, dalla sommità della torre, si può vedere l’arco alpino.

Chiesa di San Pietro Martire

Chiesa di San Pietro Martire

L’origine della Chiesa di San Pietro Martire è incerta. Si pensa che prima della sua costruzione ci fosse una cappelletta dedicata a San Domenico. Nei primi decenni del XIII secolo, poi, una nuova chiesa sia stata costruita e solo cento anni dopo sia stata eretta l’attuale struttura. La realizzazione è del 1363 circa.

Chiesa gotico lombarda, è a croce latina terminante con coro poligonale alto. Al di sotto di esso, la cripta dov’è conservato il corpo del beato Matteo Carreri, patrono di Vigevano.

Lavori interni realizzati nella prima metà dell’Ottocento hanno nascosto diversi affreschi del XV secolo, rappresentanti San Domenico di Guzman, un castello e una chiesa e soldati con lance e bandiere. Probabilmente un ex voto degli abitanti per scongiurare l’arrivo di mercenari dopo il periodo visconteo.

Chiesa di Santa Maria del Popolo

Chiesa di Santa Maria del Popolo

Insieme alla Cattedrale, la Chiesa di Santa Maria del Popolo può essere considerata il meglio dell’arte barocca a Vigevano. La struttura che vediamo adesso è sorta dopo che quella precedente fu abbattuta nel 1696 perché ritenuta troppo piccola per i fedeli. La vecchia chiesa era talmente importante che il suo oratorio era stato scelto da Francesco II Sforza come ducale, e per questo riempito di doni prezioso,

Ricostruita immantinente, fu completata con i lavori alla facciata del 1717 grazie all’architetto Giovanni Ruggeri.

All’interno spicca il grande affresco di G. A. Fusi, l’Incoronazione della Vergine, situato sulla volta. Sul fondo dell’abside troviamo lo splendido Purificazione della Vergine di Federico Bianchi e, sempre dello stesso autore ma sull’altatre di destra, lo Sposalizio della Vergine, entrambi del XVIII secolo.

Di notevole pregio la statua lignea della Vergine donata da Francesco II Sforza, proveniente dal Castello.