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A spasso per via Paolo Sarpi, la Chinatown di Milano

via Paolo Sarpi

Se chiedi di un negozio cinese a un milanese qualsiasi puoi star certo che questi ti indirizzerà verso Paolo Sarpi. La via, in pieno centro meneghino, è infatti conosciuta da molti come la Chinatown di Milano per via dell’alto numero di negozi cinesi, ma negli ultimi anni è stata rinnovata ed è diventata un quartiere importante di Milano.

Via Paolo Sarpi, Chinatown meneghina

Dietro ai Bastioni di Porta Volta si estende, per circa un chilometro una via pedonale lungo la quale si vedono passare alcune biciclette e vetture autorizzate: la pavimentazione è stata rinnovata nei primi anni Duemila, con ai lati delle piccole aiuole.

La via è prettamente commerciale e in prevalenza vede sorgere gli esercizi cinesi che dall’inizio del Novecento trovarono posto in questo angolo di Milano e che da allora hanno trovato casa in pianta stabile in via Sarpi.

Il quartiere si sviluppa in lunghezza, manco a dirlo, come fosse un dragone cinese, con delle viette più piccole che si aprono lungo i lati. Davanti si apre il nuovissimo edificio a piramide in vetro, nuova sede della Feltrinelli e nelle vicinanze si raggiunge facilmente Brera, l’Arco della Pace in Sempione e il quartiere Isola.

Noto evento della zona è il capodanno cinese che ogni anno festeggia per la via con gli addobbi tipici cinesi attirando gente da ogni dove e nazionalità. Non siamo ai livelli del vero capodanno cinese o di quello di New York, ma è comunque un evento sempre molto apprezzato dalla città di Milano.

Via Sarpi tra food, cultura cinese e architettura

Negli ultimi anni il quartiere si sta rinnovando particolarmente, dalla costruzione dei nuovi edifici come la Feltrinelli ai nuovi esercizi soprattutto a carattere ristorativo.

Camminando per la via infatti si passano odori di diversi tipi, dai noodles ai ravioli, ai bar di ogni genere. Diversi cinesi, a causa dell’aumento dei prezzi, si sono spostati in altre zone di Milano lasciando così spazio anche ad altri esercenti.

Così la zona Sarpi, seppur ancora in prevalenza cinese, è diventata aperta a qualsiasi nazionalità. e Così ci si trova dalla Pasticceria Martesana, alla Ravioleria, dal bar Otto con i suoi quadrotti fino ai diversi ristoranti cinesi.

Una passeggiata in Paolo Sarpi merita anche non in orario di pranzo per ammirare le lanterne che popolano la via o sbirciare nei bellissimi cortili delle case di una volta.