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Tino Silvestri: “ILiveMusic valorizza qualcosa che non è considerato ancora una professione””

tino silvestri ilivemusic
Foto di Irma Ciccarelli

“È una piattaforma nata per mettere in contatto i musicisti con gli organizzatori degli spettacoli e facilitarli negli ingaggi… Gli utenti si incontrano in maniera naturale, risparmiando tempo e soldi. In questo modo è molto più facile per un organizzatore lanciare un evento e per un musicista trovare l’ingaggio”

Inizia così l’intervista con Tino Silvestri (ex Direttore della Warner Music) che ci racconta con quali premesse e come si è andata a sviluppare l’app gratuita ILiveMusic.

Inizialmente nata dall’idea di mettere in contatto, senza intermediazioni, musicisti e dj in cerca di ingaggio con locali, privati ed organizzatori di eventi, con gli anni l’app si è aperta ad un numero di utenti (attualmente oltre 100.000) più vasto come appassionati di musica e studenti.

“In ILiveMusic c’è anche un elenco di negozi di dischi, strumenti musicali e di scuole di musica, che quest’anno si stanno rilevando uno dei principali fruitori. Infatti, gli istituti usano l’app per informare i musicisti dei corsi specifici, per esempio di perfezionamento e masterclass.”

Come affermato anche da Tino Silvestri, la riuscita di una app dipende non solo dall’ottima organizzazione (oltre all’applicazione in sé, c’è una redazione che verifica la veridicità dei dati degli utenti), ma anche dalla partecipazione e dell’interazione da parte degli iscritti:

“Grazie ad un’estensione, la gamification, abbiamo visto un gran riscontro e partecipazione da parte degli utenti. Infatti, attraverso la sezione Vota Ora, il pubblico presente all’evento esprime la propria preferenza sulle esibizioni, decidendo a chi assegnare il premio in palio. Ne sono un esempio la manifestazione del ME/NGO Music Fest: il pubblico ha deciso di assegnare il Premio “Best Live Performance” by ILiveMusic agli The Zen Circus, per la miglior prestazione live.”

Inoltre, grazie ad ILiveMusic gli iscritti hanno potuto inviare la propria candidatura ad alcuni dei contest più importanti: Area Sanremo, MEI- Meeting degli Indipendenti, Mengo Music Fest, il Concertone del Primo Maggio a Roma, Festa della Musica, Premio Bindi e il Premio dei Premi.

Non solo, l’app ha permesso agli emergenti di presentarsi ad audizioni discografiche per etichette come Honiro Label e Fenix Entertainment, rilasciare interviste radiofoniche e ricevere recensioni per il proprio album da riviste di settore.

ILiveMusic sembrerebbe un’alternativa a quelli che oggi sono considerati i percorsi “tradizionali” o ai talent, agenzie di booking e di promozione:

“All’interno dell’app c’è una sezione dedicata ai contest e alle rassegne. In questo senso, direi di sì, che potrebbe essere un’alternativa. Per esempio, per il MEI, c’è stata proprio un annuncio da parte di ILiveMusic che diceva che avrebbe portato gli artisti sul palco e allora sono arrivate numerose candidature e gli organizzatori hanno avuto modo e tempo di fare una selezione(uno di loro è stato Mirkoeilcane). C’è quindi anche un’attività di scouting e l’alternativa per chi non vuole andare in televisione.”

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