Pubblicato in: Teatro

Teatro Parenti Milano: la Scuola Grassi in scena con ‘Boxing Hamlet’

hamlet teatro parenti milano

hamlet teatro parenti milanoIl Teatro Parenti, per festeggiare la sua quarantesima stagione, dedica un omaggio al principe della drammaturgia, William Shakespeare, ospitando la mini rassegna Boxing Hamlet, con gli allievi (ed ex) della Scuola Paolo Grassi, appartenente alla Fondazione Milano. La rassegna, che intende valorizzare la creatività giovanile,  dal 3 al 6 luglio porterà in scena pièce teatrali attorno alla figura più nota e dibattuta del grande drammaturgo e poeta inglese, Amleto, reinterpretate con sensibilità e creatività diverse.

I giovani aspiranti attori si confronteranno con progetti originali e testi mai rappresentati in Italia, dedicati all’Amleto e i suoi personaggi, fatti rivivere nella realtà contemporanea: cinque “studi di regia ” che chiudono il Progetto Amleto, realizzato con il supporto dell’Eni. Ecco le opere che andranno in scena:

Hamlet without eyes, performance a occhi chiusi sulle suggestioni di Amleto.

“Quando in una società come la nostra si vede tutto attraverso una proliferazione incessante di immagini, cosa succede quando si propone allo spettatore di guardare in modo nuovo, chiudendo gli occhi? Qualcosa di inatteso, una sorta di rinuncia alla sicurezza, di affidamento incondizionato ad altre persone, in un percorso sensoriale guidato dalle immagini invisibili e dalle voci di Shakespeare”.

Pulp Hamlet, una drammaturgia originale ispirata dal film Amleto si mette in affari di Aki Kurismaki.

“Grottesca trasposizione da Shakespeare che corregge la tragedia con l’ironia e il gusto dell’assurdo. Amleto ha ucciso il padre per diventare presidente di una potente multinazionale. Lo Spettro torna tra i vivi e trasforma i suoi due ex-domestici, un autista e una cameriera, nelle pedine di un’efferata strategia di vendetta. La cameriera seduce Amleto, si fa intestare i beni e lo avvelena. È una lotta disperata per il potere e contro il non senso della vita”.

Amleto il lunatico

“Morire, dormire. Dormire, forse sognare.” Da questi versi shakespeariani nasce la suggestione di incontrare Amleto dopo la sua morte, in una dimensione sospesa fra il girone infernale e il sogno lucido. Mentre il principe desidera dimenticare per sempre, Orazio, maestro di cerimonia, con la complicità di Claudio, Polonio, Gertrude e Ofelia, lo tortura e gli impedisce di scordare la sua storia”.

Forse sognare

“Forse Sognare, un testo mai rappresentato in Italia,  è la storia di un’infanzia dimenticata, di un passato da far chiudere gli occhi per non guardare. Ma a occhi chiusi la verità riprende forma, cambia faccia per svelarsi: l’attore Gèrard B. la affronta suo malgrado, rivivendo la propria storia in quella di Amleto bambino, in un viaggio a ritroso contro l’oblio di sé e della Storia”.

Interrogatorio a Elsinore, dopo la trappola per topi   

“Nella stanza nella quale sono chiusi i due protagonisti, Attore e interrogatore, si scontrano la volontà di ricordare e quella di dimenticare, la fedeltà e l’inganno, le ombre di una memoria perduta e le immagini dei ricordi presenti”.

Dove

Teatro Parenti, Via Pierlombardo 14, Milano

Quando:

MERCOLEDÌ 3 LUGLIO h.21
GIOVEDÌ 4 LUGLIO h.18
VENERDÌ 5 LUGLIO h.22.30
SABATO 6 LUGLIO h.19.30

Costo del biglietto: 3 euro.

Dal 3 al 7 luglio saranno in mostra nel Foyer Alto del Teatro Parenti le fotografie della giovane fotografa milanese Sara Magni.