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Progetto Basaglia al Parenti: un’occasione per mutare lo sguardo e osservarsi. La recensione

Progetto Basaglia Teatro Franco Parenti recensione
foto tratta da 'Tutti non ci sono' di Dario D'Ambrosi
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Il Progetto Basaglia al Teatro Franco Parenti di Milano (in scena fino a domenica 16 dicembre) è una preziosa occasione che vi consigliamo di non perdere. Il dittico (ovviamente potete anche assistervi separatamente) è costituito da due proposte diverse, ma che ben dialogano tra di loro divenendo un forte spunto di riflessione, oltre che di specchio per noi spett-at(t)ori.

Complice la Sala Tre del teatro di via Pier Lombardo (molto intima), ‘Tutti non ci sono’ di e con Dario D’Ambrosi diventa davvero un corpo a corpo con il pubblico che non può non sentirsi chiamato in causa, con le continue “provocazioni” (nell’accezione più costruttiva del termine) e le sollecitazioni a instaurare un dialogo con quell’altro che siamo noi e non solo con la vocina che sente nella testa. Se non volete essere coinvolti “direttamente” forse dovete pensarci una volta in più a recarvi in teatro, ancor più nel caso di D’Ambrosi, ma il nostro invito è quello di lasciarvi andare e sfruttare la possibilità di ricevere quel pugno nello stomaco che potrebbe risultarvi “violento” ma serve davvero a riflettere su ciò che siamo e su come si sono sentite le persone quando le porte dei manicomi sono state aperte.

Basta togliere le catene per sentirsi liberi?” è una delle domande che ci ricordiamo con più nitidezza da ‘C’era una volta la città dei matti’ in cui uno straordinario Fabrizio Gifuni interpretava Franco Basaglia. Ed è un interrogativo che viene in mente osservando D’Ambrosi, che con il suo esserci – particolarmente in alcuni punti – è da pelle d’oca per il realismo con cui rende tangibile le emozioni di un malato di mente (è veramente difficile pensare in quel momento che l’attore stia recitando), facendo tornare in mente proprio quella domanda.

Progetto Basaglia Teatro Franco Parenti recensione
foto da ‘(Tra parentesi) – La vera storia di un’impensabile liberazione’

In questo viaggio che vuole ricordare l’anniversario dei quarant’anni dalla legge 180, ma soprattutto farci riflettere su ciò che è stato e su ciò che siamo, Peppe Dell’Acqua e Massimo Cirri s’inseriscono davvero in punta di piedi con ‘(Tra parentesi) – La vera storia di un’impensabile liberazione’. Non è un caso che si dichiari il “tra parentesi” già nel titolo e molto onestamente, nei primi minuti, soprattutto l’allievo del noto psichiatra con timidezza dichiara di non essere un attore così come non lo è Cirri. Possiamo dire che i due siano più dei traghettatori, col secondo che pungola il primo a ricordare e a ricostruire le tappe di quella che innegabilmente è stata una rivoluzione.

Sempre in una prospettiva di rompere le distanze, dai due posti occupati in platea, con l’obiettivo della telecamera che li (e ci) inquadra (a dirigerla Erika Rossi, la regista), Cirri e dell’Acqua passano sulla panchina, frontali a noi, adottando toni famigliari, di chi non vuole salire in cattedra, ma semplicemente narrare  l’esperienza di chi ha vissuto in prima persona quel momento storico e umano.
Tutti noi avremmo voglia di parlare se nessuno ci ascoltasse? Basaglia sin dal suo ingresso a Gorizia cominciò a fare proprio questo, mutando lo sguardo verso l’altro – non etichettandolo come il diverso in una connotazione negativa.
Tra immagini d’archivio (anche preziose “rubate” proprio all’interno del manicomio) e racconti, si viaggia da Gorizia a Trieste scoprendo come lo psichiatra lungimirante e tutti coloro che aveva reclutato sono riusciti a “fare un corpo a corpo con la diagnosi per cercare di mettere tra parentesi la malattia” – afferma Dell’Acqua – che non vuol dire far finta che non esista, ma riconoscere l’esistenza dell’altro.

Questa è una storia che non finisce mai… e se ci mettessimo tutti insieme a sognare”, ci invita colui che è cresciuto nella scuola basagliana, e noi non possiamo che consegnarvi queste parole, suggerendovi questo incontro teatrale.

Riassumendo

Progetto Basaglia, dall’11 al 16 dicembre 2018

Teatro Franco Parenti

DURATA: ‘Tutti non ci sono’ 60′; ‘(Tra parentesi)’: 90′

ORARI:
– per ‘Tutti non ci sono’: martedì, mercoledì e venerdì h 19,30; giovedì h 20; sabato h 21,30; domenica h 16,45
– per ‘Tra parentesi’: martedì, mercoledì e venerdì h 21; giovedì h 21,30; sabato h 20; domenica h 18,15

PREZZI: intero 18€ + prev.; ridotto over65 e Under26 13€ + prev.
Pacchetto Progetto Basaglia intero > 30€ + prev.; ridotto over65 e under26 22€ + prev.

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