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Piazza Fontana: qui la prima fontana di Milano

piazza fontana

Ogni angolo di Milano ha una storia, una particolarità o una curiosità che non sempre è nota a tutti. I palazzi, le vie e perfino le fontane sembrano narrare storie di epoche passate. Tra queste si colloca sicuramente la fontana di Piazza Fontana, a due passi dal Duomo di Milano.

Architettura e storia di Piazza Fontana

Dove prima si svolgeva il famoso mercato ortofrutticolo il Verziere, venne progettata l’opera richiesta da Maria Teresa d’Austria e a realizzarla fu l’“Imperial Regio Architetto” Piermarini, già autore della Villa Reale di Monza.

La fontana è la prima di Milano e fu così per molti secoli. Difficoltà tecniche e la pendenza portano a un protrarsi dei lavori lungo 13 anni. Al momento della sua inaugurazione, il 15 agosto 1782, alcune parti ancora non erano pronte e per questo vennero usate delle sirene in stucco invece di quelle originali in marmo di Carrara, aggiunte solo successivamente, nel 1783.

I circa 20mq in stile neoclassico sono realizzati in granito di Baveno e formano una struttura a tre vasche sovrapposte tra loro. Sotto la vasca più grande sono collocate le due Teodoline, ovvero le due sirene di Gianfranco Franchi, scultore che si occupò tra le altre cose di decorare il Palazzo Reale e il Teatro della Scala.

Nel corso degli anni l’opera fu ristrutturata e restaurata diverse volte per mantenerne intatta la bellezza. Anche gli edifici circostanti cambiarono nel tempo: per esempio il Palazzo del Capitano di Giustizia, posto sul lato est, un tempo era diviso in differenti strutture.

La fontana ha oggi una funzione prettamente decorativa, ma a suo tempo l’opera aveva anche una funzione pratica di riserva dell’acqua, utile per fronteggiare gli incendi. La fontana è nota da molti anche come del Verziere, per via del mercato che si trovava qui prima o del Piermarini.

Anche la piazza, come molte altre di Milano, ha cambiato nel corso degli anni nome diventando nei primi dell’Ottocento, in occasione dell’annessione del Veneto al Regno Italico, Piazza del Tagliamento; tuttavia alla fine ritornò piazza Fontana, unendo inseparabilmente il suo nome all’opera del Piermarini.

La fontana è sempre attiva e pertanto visitabile di notte e di giorno.

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La strage di Piazza Fontana

La piazza è tristemente nota per un avvenimento risalente al 12 dicembre del 1969: stiamo ovviamente parlando della strage di Piazza Fontana. Alle 16.37, in un orario in cui la Banca Nazionale dell’Agricoltura era affollata di gente, l’esplosione di un ordigno composto da 7 kg di tritolo provocò la morte di 17 persone e il ferimento di altre 87.  In seguito venne rinvenuta una seconda bomba, fortunatamente inesplosa, nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala.

Nonostante processi e indagini indipendenti sulla strage, che secondo alcuni diede avvio ai cosiddetti anni di piombo, non è ancora emersa una verità soddisfacente che sia riuscita a mettere d’accordo le varie parti in causa. Per alcuni, infatti, la pista anarchica sarebbe la più valida; altri preferiscono ritenere che l’attentato, insieme agli altri tre di Roma quasi contemporanei, facessero parte della cosiddetta “strategia della tensione” messa in atto da un gruppo di neofascisti, oppure ordinata direttamente da alcuni settori della politica collusi con frange deviate dei servizi segreti.