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Ora solare 2017: 10 cose da fare a Milano con 60 minuti in piĆ¹

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Foto: Wonder Way

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Unā€™ora in piĆ¹, sicuramente per dormire ma non solo: magari stare con gli amici, leggere, pulire casa, fare sport e perchĆ© no, riscoprire Milano.

Lo potete fare domenica 29 ottobre quando scatterĆ  lā€™ora solare. Anzi, a essere esatti, nella notte tra sabato 28 e domenica 29 quando dovrete spostare lā€™orologio di unā€™ora indietro.

Ecco 10 cose da fare, da soli o in compagnia. ChĆ©, in fondo, le gioie e le scoperte sono piĆ¹ belle quando condivise.

Riscoprire la Stazione Centrale

Il primo suggerimento vi sembrerĆ  strano. Penserete ā€œse non devo partire, che ci vado a fare?ā€. Molto, vi diciamo noi. PerchĆ© laĀ Stazione, oltre a essere un centro per lo shopping, ĆØ soprattutto una vera e propria ā€œCattedrale del movimentoā€ e lo ĆØ dal 1931, anno in cui fu definitivamente inaugurata dopo molte rivisitazioni del progetto, tanti bandi e una guerra in mezzo.

PerchĆ© ve la consigliamo? PerchĆ© allā€™esterno ĆØ molto ricca di statue, ognuna con una sua simbologia: dalle aquile che rappresentano la conquista di Trento e Trieste, ai cavalli alati dei bassorilievi raffiguranti lavoro, agricoltura, scienza e commercio fino ai quattro mascheroni di Mercurio, simboli del progresso delle ferrovie.

Potrete poi vedere luoghi come il Padiglione Reale e la Sala delle Armi, concepito in origine per accogliere i Savoia, e che oggi ĆØ visitabile e affittabile per eventi, e ilĀ Binario 21, purtroppo noto per essere il luogo di partenza di centinaia di deportati durante la Seconda Guerra Mondiale.

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Bramante alla chiesaĀ di Santa Maria presso San SatiroĀ 

Dalla stazione potete arrivare facilmente in Duomo: vi basta prendere la metro gialla. Qui cā€™ĆØ una chicca che molti in cittĆ  non conoscono.

SarĆ  perchĆ© bisogna arrivare entro le 17.30, sarĆ  perchĆ© ĆØ un poā€™ nascosta rispetto a via Torino, ma se vi trovate da queste parti andate alla Chiesa di Santa MariaĀ presso San Satiro. PerchĆ© vederla?

PerchĆ© la basilica, che ĆØ composta da tre navate, ha una caratteristica che ha a che fare con il Bramante. Basta guardare verso lā€™altare non appena entrate e poi avvicinarvi pian piano: vi accorgerete che quello che sembra un finto presbiterio ĆØ in realtĆ  uno splendido effetto ottico, con unā€™apparente volta a botte cassonata sopra lā€™altare maggiore. Ā Sul retro della chiesa, invece, cā€™ĆØ un campanile in stile romano risalente al X secolo, tra i piĆ¹ antichi di Milano.

Impaurirsi allaĀ Chiesa di San Bernardino alle Ossa

Sempre di una chiesa si tratta, ma molto molto particolare. Siamo in piazza Santo Stefano, vicino al Duomo, la chiesa ĆØ quella di San Bernardino alle Ossa, e qui si puĆ² vedere un complesso che risale alla prima metĆ  del XII secolo.

PerchĆ© si chiama cosƬ? PerchĆ© le sue origini sono legate allā€™Ospedale del Brolo dove venivano curati i lebbrosi e anche sepolti. Non essendoci piĆ¹ spazio per loro, si pensĆ² di creare un ossario e una piccola chiesa accanto che nel corso degli anni, grazie allā€™architetto Carlo Buzzi, vide una decorazione con teschi e tibie.

La visita qui ĆØ doppia: allā€™ossario che si trova sulla destra e alla chiesa che ha pianta ottagonale e nel centro una grata che porta alla Cripta dei Disciplini. Andateci questa domenica, ma non il giorno di Ognissanti: la leggenda vuole che tra le ossa ci siano quelle di una bambina che ogni primo novembre prende vita e fa irruzione nella cappella insieme agli altri scheletri.

Visitare iĀ tanti museiĀ del Castello Sforzesco

In molti lo conoscono da fuori, ma in pochi ne hanno approfittato per vederlo tutto e avere unā€™ora in piĆ¹Ā puĆ² servirvi ad amarlo ancora di piĆ¹. Parliamo del Castello Sforzesco, uno dei simboli di Milano.

Oltre a essere ricco di storia ā€“ anche se il nome Sforzesco risale al ā€˜900 ā€“ ha dalla sua che ĆØ pieno di musei e il costo per entrarci ĆØ di 5 euro (a meno che non entriate dopo leĀ 16.30 e allora ĆØ gratis).

Qualche nome? Cā€™ĆØ il museo di arte antica, quello della PietĆ  Rondanini, ma anche il Museo dei mobili e delle sculture lignee, oltre che lā€™archeologico e quello degli strumenti musicali. In unā€™ora forse non li vedrete tutti, ma potete pur sempre tornarci.

Leggere un libro o chiacchierare ai Giardini Montanelli

VabbĆ©, direte voi ā€œHo unā€™ora in piĆ¹ e voglio rilassarmi facendo poco o nullaā€. O magari restando un poā€™ allā€™aria aperta. Allora, vi consigliamo di prendere un libro o semplicemente andare con un amico/a o fidanzato/a ai Giardini Montanelli. Se non lo fate da tempo, approfittate di queste belle giornate di ottobre.

I Giardini per altro sono proprio nati come parco milanese ā€“ il primo ā€“ dedicato allo svago di tutti, un grande spazio in origine dietro le mura spagnole. Risale perĆ² a fine ā€˜700 lā€™idea di Ferdinando dā€™Asburgo dā€™Este di ingrandirli unendo nello spazio anche due monasteri.

Oltre a essere un posto ideale dove passeggiare a camminare, sono sede sia del Museo di storia naturale che del Planetario. Casomai vi venisse voglia di fare qualcosa di ā€œmeno rilassanteā€, vi basta solo abbandonare la panchina…

Ammirare la Fontana Quattro Stagioni a Citylife

Se amate le fontane, lo sapete, Milano ne ĆØ piena, ma in questo caso vi consigliamo la Fontana Quattro Stagioni, realizzata da Renzo Gorla nel 1927. Lunga 50 metri e larga fino a 18, ovviamente al centro, ha 4 statue che raffigurano le 4 stagioni e che sono state ricostruite nel 1943 perchĆ© distrutte durante la seconda guerra mondiale.

Se non la vedete subito, non vi preoccupate: ĆØ un poā€™ nascosta dal parco davanti. Cercate bene perchĆ© sarete poi ripagati dallo spettacolo dei giochi dā€™acqua.

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ā€œPerdersi in biciā€ con Ofo e Mobike

Le avete viste in giro: sono grigio/arancioĀ e gialle. Parliamo delle nuove bici in condivisione e in free floating che sono la novitĆ  di Milano di fine estate, ossiaĀ Ofo e Mobike. Se la giornata lo consente, prendete la prima che trovate e provatela.

Magari non scegliete neanche dove andare: pensate solo a farvi guidare dalla strada e della sensazioni che vi dĆ  man mano che pedalate. Tanto, poi, potrete lasciarla dove volete. Vale se lo stesso se avete una bici vostra, ma volete mettere quella bella sensazione di lasciare la bici, girare a piedi e non doversi ricordare dove lā€™avete lasciata?

Provare il DialogoĀ nel Buio all’Istituto per i Ciechi

ā€œNon occorre guardare per vedere lontanoā€, ĆØ la bella frase nonchĆ© il claim dei DialoghiĀ nel Buio, lā€™iniziativa promossa dallā€™Istituto per i Ciechi di via Vivaio. Si tratta di un percorso a occhi chiusi per trasformare una passeggiate o il sorseggiare una tazzina di caffĆØ in modo diverso.

Non una replica dellā€™esperienza della cecitĆ , ma una mostra percorso in cui si usano tutti gli altri sensi fuorchĆ© la vista. In assenza della luce, ma magari in presenza di altro. Il percorso dura unā€™ora e 15 minuti, ma siamo sicuri ne valga la pena.

Scoprire la storia del calcio… in un museo

Non tutte le cittĆ  hanno un museo del calcio, ma Milano fa eccezione. Questo ĆØ il vostro postoĀ se amate il pallone sia da giocatori che da tifosi: troverete 150 cimeli che raccontano i giocatori e i campi piĆ¹ importanti del mondo.

Il Museo Internazionale del calcio ā€“ questo il nome vero – si trova in pieno centro ed espone tra le altre cose 84 paia di scarpe che hanno calciato i palloni di tutto il mondo. E se siete donne? Non vi preoccupate: una sezione ā€“ sempre in crescita ā€“ ĆØ riservata anche alle protagoniste femminili.

Infine, da ammirare e anche la riproduzione dellaĀ coppa della Champions League, la piĆ¹ amata e ambita dai tifosi, che introdurrĆ  la sezione dedicataĀ alla Champions League per Club e il Campionato del Mondo per Nazionali.

Relax nei caffĆØ letterari

Tutto questo girare vi ha fatto stancare? Allora fermatevi in uno dei tanti caffĆØ letterariĀ di Milano. In questo pezzo ne trovate tanti, ma vi consigliamo in particolare il Joy Bar, poco distante dalla metro Lambrate.

PerchĆ©? PerchĆ© si trova allā€™interno degli spazi della biblioteca comunale Valvassori Peroni, potete bere e mangiare qualcosa allā€™aperto e sentirvi lontano da traffico e caos. Inoltre, cā€™ĆØ spazio sia per parcheggiare (in strada) che rastrelliere per le bici. E cosa tuttā€™altro che trascurabile, potete stare seduti ai tavolini, magari leggendo un libro, quanto volete. Anche piĆ¹ di un’ora…

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