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Milano รจ Grande da 100 anni, un viaggio tra i Comuni annessi

Luigi Maffei 1 anno fa
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Il 2023 รจ una data importante per Milano. Cento anni fa si costituรฌ l’attuale cittร  cosรฌ come la conosciamo grazie all’annessione di 11 Comuni confinanti che divennero parte integrante del tessuto urbano, trasformandosi da Comuni autonomi a quartieri di Milano.

Grazie al Regio Decreto n.1912 del 2 settembre 1923, i Comuni di Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Gorla Precotto, Greco Milanese, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno e Vigentino cessarono le loro attivitร  per confluire all’interno di Milano.

Il manifesto che annunciava l’annessione dei comuni a Milano (1923)

L’aggregazione del 1923 sarร  l’ultima nella storia cittadina. Nel 1808, infatti, a Milano fu annessa tutta la cintura esterna alle mura spagnole. Un insieme di borghi rurali, gestiti soprattutto da enti religiosi o ricchi possidenti terrieri. Era il Comune dei Corpi Santi.

Cascina Boffaloretta in Barona – Corpi Santi di Porta Ticinese

Nel 1816, con il ritorno degli austriaci, i Corpi Santi si staccarono dalla cittร , per poi ritornare definitivamernte a Milano nel 1873. Di questo Comune facevano parte i sei sestrieri (o zone) corrispondenti alle Porte cittadine. Porta Comasina (Garibaldi), Porta Nuova, Porta Orientale (Venezia), Porta Romana, Porta Vercellina e Porta Ticinese.

L’espansione di Milano ebbe cosรฌ inizio, fino alla creazione de la “Grande Milano” cosรฌ come la conosciamo oggi. Unica eccezione il comune di Turro, annesso a Milano nel 1918 per problemi di natura amministrativa e finanziaria.

Il nostro viaggio puรฒ partire, alla scoperta degli 11 quartieri che un secolo fa hanno espanso Milano.

Affori

Chiesa di Santa Giustina

Il quartiere di Affori si trova nella periferia nord di Milano. Il suo nome deriverebbe dal latino Ad forum, forse per la vicinanza a un mercato o da Ad fontem, per la presenza delle risorgive (tesi piรน accreditata).

Affori si sviluppรฒ nel XVII secolo attorno al grande parco che attorniava Villa Litta, una lussuosa struttura originariamente appartenuta all’arcivescovo Giovanni Visconti. Prima di essere di proprietร  della famiglia Litta era del marchese Corbella, la cui dinastia si estinse nel 1767.

Attorno alla villa nacquero tante attivitร  agricole e artigianali. Ma il massimo splendore Affori lo ebbe a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, con la costruzione di una nuova strada che conduceva a Como. La popolazione aumentรฒ nel 1869 con l’anessione dei Comuni di Dergano, Bruzzano e Bresso, creando cosรฌ Affori e Uniti, poi nel 1912 solo Affori.

Il quartiere รจ famoso in tutta Italia per il Corpo Musicale Gaetano Donizetti, meglio noto come Banda d’Affori, gruppo che ispirรฒ la nota canzone milanese Il tamburo della Banda d’Affori.

Trasporti principali: M3 Affori Centro, M3 Affori FN

Cosa vedere: Parco di Villa Litta, Chiesa di Santa Giustina, Biblioteca di Affori

Baggio

Chiesa di Sant’Apollinare

L’origine del nome Baggio รจ incerta. Una delle tesi piรน avvalorate รจ che derivi da badia aggeris, un’abbazia o una torre. Ma alcuni studiosi pensano derivi da una torre militare di epoca romana chiamata Badalocum.

Baggio sorge all’estrema periferia occidentale di Milano. In passato รจ stato un centro di sviluppo per il comparto tessile, grazie agli allevamenti di bachi da seta. Attivitร  che coinvolgevano gli abitanti delle vicine Seguro, Cesano Boscone e Muggiano. Questi borghi nel corso dell’800 sono stati inglobati al Comune di Baggio.

Alla fine del XIX secolo Baggio sviluppรฒ il suo carattere industriale con la comparsa di nuove filande e concerie. Gli affitti gravosi costrinsero tanti milanesi a trasferirsi nel piรน economico e tranquillo borgo baggese. Nei primi anni del ‘900 si sviluppรฒ la Baggina, strada che portava alle fabbriche di una Milano in forte espansione.

Una delle piรน note espressioni in dialetto milanese รจ Vร  a Bagg a sonร  l’รดrghen, cioรจ Vai a Baggio a suonare l’organo. Uno strumento presente nella Chiesa Vecchia, ma solo dipinto. La storia vuole, infatti, che durante i lavori di ampliamento del 1865 ci si accorse che mancavano i fondi per l’acquisto di un organo. Per non deludere i baggesi si decise di dipingere un bellissimo organo sulla parete di fondo. Un trucco che, almeno all’inizio, riuscรฌ bene.

Trasporti principali: M1 Bisceglie, Bus 58, 63, 67

Cosa vedere: Chiesa Vecchia di Sant’Apollinare, Chiesa nuova di Sant’Apollinare, Cascina Linterno, Biblioteca di Baggio, Parco delle Cave

Chiaravalle

Abbazia di Chiaravalle

Il borgo di Chiaravalle รจ uno dei piรน distanti dal centro cittร , localizzato nella periferia sudorientale e compreso tra Rogoredo e Poasco. Un piccolo centro abitato tra la quiete del Parco Agricolo Sud e l’A1.

Chiaravalle si sviluppa attorno alla splendida Abbazia, fondata da San Bernardo di Chiaravalle nel XII secolo (ben prima del Duomo). La costruzione dell’abbazia fu un omaggio al santo che contribuรฌ, con la sua presenza, a fermare lo scontro fra Papa Innocenzo II e l’antipapa Anacleto II. Una disputa che aveva coinvolto tutta la Lombardia contro Milano.

Dell’abbazia originaria non rimane piรน niente, essendo stata rimaneggiata piรน volte nel corso dei secoli. Lavori che coinvolsero anche il genio del Bramante. Nel 1490, infatti, l’architetto costruรฌ il chiostro grande e il capitolo.

A pochi passi dall’Abbazia vi รจ la Cascina Gerola. Dopo anni di abbandono sta per essere recuperata e trasformata in residenze abitative.

Trasporti principali: Bus 77

Cosa vedere: Abbazia di Chiaravalle, Parco Agricolo Sud

Crescenzago

Uno scorcio della Martesana

Nel corso della stua lunga stroria, Crescenzago ha rappresentato un corridoio importante per entrare a Milano. Giร  in epoca romana la suddetta zona era talmente importante da essere citata in numerosi documenti.

Il quartiere si sviluppรฒ dal XII secolo, attorno alla neonata Chiesa di Santa Maria Rossa. Splendido esempio di Romanico lombardo, la chiesa fu voluta dall’arcivescovo Robaldo. La struttura si trova nell’attuale Via Berra, un luogo che sembra rimasto fermo a un epoca antica, arricchito dalla bellissima Casa Berra, risalente al 1400. Alla fine del XVIII secolo Crescenzago inglobรฒ il borgo di Cimiano.

Crescenzago si sviluppa dalla zona di Via Berra, passando e accarezzando le sponde del Naviglio Martesana, in cui si affacciano le notevoli Ville della Riviera, barocche e neoclassiche, fino ad arrivare al Quartiere Adriano, di recente sviluppo residenziale e un tempo sede della Magneti Marelli.

Trasporti principali: M2 Crescenzago

Cosa vedere: Chiesa di Santa Maria Rossa, Naviglio Martesana, Ville della Riviera, Chiesetta di San Mamete, Chiesa dei Santi Re Magi, Cappelletta di Via Trasimeno

Gorla

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Il Ponte Vecchio sulla Martesana

Percorrendo il Naviglio Martesana dal centro di Milano, poco prima di Crescenzago, ecco Gorla. Caratterizzata dal suggestivo Ponte Vecchio collega la nuova Gorla a quella antica (di cui, purtroppo rimane ben poco), la zona in questione si รจ sviluppata nella prima metร  dell’800 grazie all’apertura di Viale Monza, un’arteria fondamentale per il traffico milanese e il collegamento con la vicina Monza.

Dall’anima prevalentemente rurale attorniata da ville, Gorla diventa zona industriale a partire dalla fine del XIX secolo insieme al vicino Comune di Precotto. Nel 1864 cambia il suo nome in Gorla Primo per distinguerlo da due comuni del varesotto, Gorla Maggiore e Gorla Minore. Nel 1920 il Comune si unisce alla vicina Precotto e diventa Gorla Precotto ma, come sappiamo, dura poco.

Gorla รจ purtroppo noto per uno degli episodi piรน scioccanti della Seconda guerra mondiale. Il 20 ottobre 1944, infatti, il quartiere fu bombardato per sbaglio da un aereo alleato, e la maggior parte dell’esplosivo colpรฌ la scuola elementare Francesco Crispi, provocando la morte di 204 persone, tra cui 184 bambini.

Piazza Redipuglia, dove sorgeva la scuola, รจ diventata successivamente Piazza dei Piccoli Martiri di Gorla, in cui spicca il Monumento ai piccoli caduti, realizzato nel 1947 da Remo Brioschi.

Trasporti principali: M1 Gorla

Cosa vedere: Naviglio Martesana, Ponte Vecchio, Monumeto ai Piccoli Martiri, Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesรน, Parco di Villa Finzi, Anfiteatro Martesana, Villa Singer

Greco

Cassina de’ pomm

Il quartiere di Greco si trova a nord dell’attuale Stazione Centrale di Milano. Il nome deriverebbe dalla famiglia Greco, vassalla del monastero di San Simpliciano e attestata fin dal XII secolo. Anche se l’ipotesi piรน affascinante fa risalire il nome a uno stanziamento di greci ai tempi di Giulio Cesare.

Fu Comune autonomo fino al 1753 quando divenne frazione della vicina Segnano. Durรฒ poco piรน di cent’anni perchรจ nel 1863 Segnano e Greco si unirono fondando il Comune di Greco Milanese, con Greco capoluogo. I suoi confini arrivavano fino alla zona dell’attuale Stazione Centrale, includendo anche Piazzale Loreto, ma con il rivoluzionario Piano Beruto del 1889 fu costretto a cedere alcuni suoi territori.

Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 Greco divenne sede principale delle fabbriche Pirelli e, nel 1914, venne aperta la stazione ferroviaria omonima. Oggi, in quegli stessi spazi, c’รจ l’Universita Bicocca.

Quartiere natale di Adriano Celentano, Greco รจ citata anche nei Promessi Sposi. Renzo, ritornato in una Milano flagellata dalla peste e alla ricerca di Lucia, passa una notte dentro la Cassina de’ Pomm, per poi proseguire la mattina seguente.

Trasporti principali: Stazione Greco Pirelli, M1 Rovereto, M2 Sondrio

Cosa vedere: Chiesa di San Martino in Greco, Cascina Conti, Chiesetta di Sant’Antonino in Segnano, Cassina de’ Pomm

Lambrate

Chiesa di San Martino in Lambrate

Lambrate deve il suo nome al fiume Lambro, cioรจ pescoso, con il suffiso -ate che ne riflette l’origine celtica. Importante snodo per gli spostamenti verso e da Brescia e Bergamo, Lambrate fu zona molto importante in epoca romana, data la grande presenza di acqua che ne fece un luogo importante per l’agricoltura.

Durante la dominazione spagnola del 1500 fu costruita la prima fabbrica bellica, la cosiddetta Polveriera che rimase fino al regime fascista, quando al suo posto fu costruito l’Orfanotrofio dei Martinitt. Nel 1757 Lambrate incorporรฒ i vicini comuni di Ortica e Cavriano.

Nel 1906 nacque la prima stazione di Lambtare nel territorio dell’Ortica (dismessa nel 1931). Nei pressi della nuova stazione, poi, nacque la Milano Smistamento, ancora oggi lo scalo di smistamento piรน grande d’Italia.

Proprio in quegli anni Lambrate vide un forte sviluppo industriale grazie agli stabilimenti della Innocenti. Al suo posto vi sono alcuni palazzi residenziali e il Parco della Lambretta.

Trasporti principali: M2 Lambrate F.S.

Cosa vedere: Chiesa di San Martino in Lambrate, Parco Lambro, La Cappelletta, Quartiere Ortica, Parco della Lambretta

Musocco

L’ex sede del Municipio in Piazza Santorre di Santarosa

Il vecchio Comune di Musocco รจ stato uno dei piรน estesi di quelli aggregati nel 1923. Nasce come piccolo borgo in un territorio prevalentemente boschivo, circondato da tante cascine.

Tutti i borghi attigui, nel corso del tempo, sono andati ad aggregarsi a Musocco. Piccoli centri come Quarto Oggiaro, Boldinasco, Garegnano, Vialba, Roserio, Cascina Triulza e Villapizzone hanno espanso cosรฌ tanto la zona che da una popolazione di 1235 abitanti nel 1861 รจ arrivata ai 15422 del 1922.

Collocato sulla strada che conduce a Varese, Musocco divenne un centro importante nei trasporti per la costruzione della stazione di Milano Certosa nel 1858. Successivamente fu costruito il Cimitero Maggiore (nella foto di copertina), per anni icona di tutto il quartiere.

Tracce del vecchio Comune di Musocco si possono trovare in Piazza Santorre di Santarosa, con il palazzo dell’ex Municipio e, nel territorio di Quarto Oggiaro, i palazzi di Via Aldini, Mambretti, Cinque Maggio e Ameglio.

Trasporti principali: Stazione Milano Certosa, tram 1

Cosa vedere: Cimitero Maggiore, Piazza Santorre di Santarosa, Certosa di Garegnano, antico oratorio di San Giuseppe, Chiesa dei Santi Martiri Nazario e Celso

Niguarda

Villa Clerici

Pensi a Niguarda e la prima cosa che ti viene in mente รจ l’omonimo ospedale. Sorto nel 1939, riprende l’antico nome della Ca’Granda, ora sede dell’Universitร  Statale di Milano. Niguarda, perรฒ, รจ anche altro.

Una delle attrazioni principali del quartiere รจ la splendida Villa Clerici. Sita in Via Terruggia, la villa รจ stata costruita tra il 1722 e il 1733 ed รจ appartenuta a varie famiglie notabili milanesi, tra cui i Melzi.

Niguarda รจ stato il primo quartiere di Milano a insorgere contro l’occupazione nazifascista. Era giร  stato liberato, infatti, dalla sera del 24 aprile 1945.

All’interno del vicino Parco Nord รจ stato creato, nel 2015, il Lago di Niguarda, meta di relax tra le piรน ricercate del quadrante nord milanese.

A un passo dal parco รจ situata la Cascina California. Costruita agli inizi del ‘900 ha ospitato per un breve periodo Buffalo Bill e la sua compagnia circense.

Trasporti principali: tram 4

Cosa vedere: Parco Nord, Villa Clerici, Chiesa di San Martino in Niguarda, Cascina Caifornia

Trenno

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Un particolare del Parco di Trenno

Trenno รจ un piccolo quartiere che ha ancora quell’antico fascino da paesino, incastonato nel verde tra il Parco di Trenno e il Boscoincittร .

Ubicato a nord ovest di Milano, nel corso dell’800 si รจ ingrandito grazie all’acquisizione dei piccoli borghi di Lampugnano prima e Quinto Romano, Quarto Cagnino, Figino e San Leonardo successivamente.

Nel cuore del quartiere รจ la Chiesa di San Giovanni Battista, una delle piรน antiche di Milano. Una documentazione del 1017, infatti, giร  attestava l’esistenza della suddetta nella pieve di Trenno.

Trasporti principali: Bus 64, M1 San Leonardo

Cosa vedere: Chiesa di San Giovanni Battista, Cascina Rizzardi, Boscoincittร , Parco di Trenno

Vigentino

Interno della Chiesa di Santa Maria Assunta

Il quartiere del Vigentino รจ posto nella periferia sud di Milano. La zona รจ caratterizzata dalla lunga Via Ripamonti, corridoio importante che collega la cittร  ai suoi comuni meridionali e a Pavia.

Il Vigentino fu luogo di ospitalitร  per i milanesi fuggiti a seguiti delle distruzioni perpetrate da Federico Barbarossa nel 1162.

Per circa quattrocento anni Vigentino ha avuto nel monastero di San Gerolamo uno dei suoi punti di forza, ma con l’arrivo di Napoleone fu soppresso dai giacobini. Le poche tracce rimaste del convento sono visibili nella Chiesa di Santa Maria Assunta, in passato facente parte dello stesso convento.

Tra il 1757 e il 1869 nel Comune di Vigentino confluirono i borghi vicini di Macconago, Quintosole, Vaiano Valle e Selvanesco.

Nei primi decenni del Novecento il Vigentino fu interessato da una notevole espansione demografica, che portรฒ alla costruzione di una serie di soluzioni residenziali nei campi agricoli. Negli anni Sessanta, poi, tra Via Broni e Chopin, nacque il Quartiere Fatima, cosรฌ chiamato per la prossimitร  alla Chiesa della Madonna di Fatima.

Trasporti principali: tram 24

Cosa vedere: Chiesa di Santa Maria Assunta, Magazzini Generali, Fondazioine Prada, Parco della Vettabbia