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Simone Cristicchi regala una valanga di emozioni con ‘Manuale di volo per uomo’. La recensione

Manuale di volo per uomo Cristicchi
Ph Massimo Battista

Manuale di volo per uomo con Simone Cristicchi è una carezza per il cuore che vi porterete con voi nei giorni successivi alla visione. Abbiamo assistito al debutto al Teatro Manzoni di Milano e va dato atto al direttore Alessandro Arnone di aver effettuato una scelta coraggiosa, che rompe l’immagine che si ha di questo teatro, storico, fondamentale per la città meneghina, ma che, al contempo, da alcuni a questa parte si sta mettendo in discussione inserendo delle proposte che spiazzino piacevolmente il pubblico di abbonati e avvicinino i più giovani.

Manuale di volo per uomo: testo

Cristicchi interpreta Raffaello, un quarantenne rimasto bambino, che possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, cose apparentemente insignificanti che nascondono un’infinita bellezza. Nel racconto poetico e surreale del suo microcosmo, Raffaello descrive vicende minime ed universali, mettendo in scena davanti ad una madre ritrovata, il suo drammatico percorso di vita, sublimandolo attraverso la poesia, la tenerezza e l’arte.

Manuale di volo per uomo: recensione

“La vita è come un quadro, se hai paura di sporcarti le mani non farai mai il capolavoro”, afferma a un tratto Raffaello (e non è casuale il nome) in Manuale di volo per uomo. Ecco Simone Cristicchi non ha paura di immergersi in quella stanza bianca e fare i conti con se stesso, col dolore, con la perdita (racconterà lui stesso, uscendo dalla scena dello spettacolo che ci sono degli spunti autobiografici). Il bello è che tutto ciò avviene con una delicatezza e una profondità difficilmente descrivibili a parole perché è un’esperienza che va vissuta.

Forse leggendo il termine “manuale” si potrebbe pensare che dia le “istruzioni per l’uso”. Niente di tutto ciò. In questo, testo scritto dallo stesso artista con Gabriele Ortenzi e la collaborazione di Nicola Brunialti, Cristicchi mette a nudo un uomo con le proprie fragilità. Si gioca con la magia e il potere propri del teatro, realizzando con la fantasia ciò che Raffaello avrebbe tanto agognato. Il cantautore dimostra in questo spettacolo (il primo completamente di prosa) di sapersi calare perfettamente nei panni di un personaggio, che assume sempre più i connotati teneri di una persona che è  “da sola”.

“Noi siamo gli incontri che facciamo” ha affermato Cristicchi col tono di chi ha acquisito consapevolezza e sta alla larga da semplici moralismi e dà spazio alla semplicità. E così Raffaello incontra la madre che lo aveva abbandonato, a cui racconta i volti e anche gli oggetti che hanno connotato la sua esistenza. L’artista si dona generosamente sul palco, divertendo (merito di un perfetto romanesco) e toccando al cuore ciascun spettatore. La regia di Antonio Calenda lo asseconda in questo viaggio, fino a dipingere con le varie sfumature quel bianco da cui tutto, in fondo, si genera. Tutto sta nel mutare prospettiva – fate attenzione perché la stanza della mente, con un piano leggermente inclinato, a un tratto muterà (scene e costumi Domenico Franchi).
Credo che la vera sfida sia debuttare ogni giorno, tutto il resto è repertorio”.

Nota bene: quando il monologo sarà concluso, non scappate via dalla poltroncina in velluto. Cristicchi avrà ancora tanto da dire di sé e di noi, offrendo anche alcuni minuti del doc work in progress in cui interroga persone comuni e personaggi noti su cosa sia la felicità . La chiusa è affidata ad ‘Abbi cura di te’, presentata a Sanremo 2019, con sola chitarra e credeteci, pieni di tutto ciò che avrete vissuto fino a quel momento, anche se avrete già ascoltato il brano, in quell’istante quelle parole così poetiche, a tratti sussurrate, avranno un altro sapore e non ve ne perderete neanche una. “Credo che non sia la bellezza che salverà il mondo, ma che siamo noi che salveremo la bellezza”. Manuale di volo per uomo ci richiama a questo e a tornare alle radici delle parole, compresa quella forse più usata… “Amore, alfa privativo e mors (cioè morte) vuol di’: voglio che tu non muori mai”.

 

Manuale di volo per uomo: date

Dopo le tre date milanesi, la tournée prosegue fino ad aprile 2019

– 1 marzo Premiaraccio (UD) – Teatro Orsaria
– 14 marzo Melendugno (LC) – Nuovo cinema teatro Paradiso
– 15 marzo Fasano (BR) – Teatro Kennedy
– 16 marzo Conversano (BA) – Teatro Norba
– 3 aprile Grugliasco (TO) – Teatro Le Serre
– 4 aprile Padova – Teatro MPX
– 5 aprile Verona – Teatro Camploy
– 6 aprile Santa Sofia (FC) – Teatro Mentore
– 7 aprile Roccastrada (GR) – Teatro dei Concordi
– dal 9 al 20 aprile Roma – Teatro Sala Umberto

Riassumendo

Manuale di volo per uomo, dal 25 al 27 febbraio 2019

Teatro Manzoni

DURATA: 90′

ORARI: h 20,45

PREZZI: prestige 27€; poltronissima 25€; poltrona 18€; under26 17€

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