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I Re di Tampa tornano con Magic Mike XXL, la recensione

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“Siete pronte a farvi venerare? Siete pronte a farvi esaltare?”

“I Re di Tampa” sono tornati al cinema per il secondo capitolo Magic Mike XXL diretto da Gregory Jacobs.

Mike (Channing Tatum) da tre anni ormai ha abbandonato il suo passato da spogliarellista, per dedicarsi ad un’attività in proprio e aver creduto all’amore di una donna che lo ha abbandonato, vive la sua vita nella routine quotidiana, quando una sera trovandosi in garage, dalla radio irrompono le note della canzone di Ginuwine, “Pony” e il sacro fuoco del ballo riprende il sopravvento. Ritrovati i suoi compagni di performance: Ken (Matt Bomer), Birillone Richie (un irresistibile Joe Manganiello), Tarzan (Kevin Nash) e Tito (Adam Rodriguez), Mike non esita a “ritornare in pista”, meta: Myrtle Beach per l’ultimo grande spettacolo, la convention mondiale di spogliarellisti. Il gruppo è pronto per il gran finale, uno spettacolo che dovrà consacrarli.

Magic Mike XXL sulle orme della commedia on the road style alla “Priscilla-la regina del deserto”, accompagna questo gruppo sgangherato di personaggi, orfano di Matthew McConaughey, che non intende arrendersi ma rimettersi in gioco a bordo di un furgone di gelati rimediato alla meglio.  Dietro a pettorali guizzanti e performance pirotecniche, Jacobs offre la possibilità di poter guardare oltre, a quelle che sono le dinamiche di un gruppo affiatato, all’amicizia, alla passione che spinge degli uomini ad un drastico cambiamento: via gli stereotipati berretti da marines e caschi da pompiere.

La danza è un’estensione della propria personalità, un modo per connettersi all’universo femminile, sì perché sebbene il film abbia come protagonisti un gruppo di simpatici guasconi in cui un  Manganiello in gran forma non esita ad entrare in una stazione di servizio e improvvisare uno spassoso balletto, per riacquistare fiducia in sé stesso e strappare un sorriso ad una immusonita commessa con gli occhi fissi sullo smartphone , o a “ringalluzzire” una matura e raffinata signora come Andie MacDowell, qui è anche di donne che si parla e dei loro desideri. Non importa età e taglia, a finire convolte nelle performance spesso sono ragazze oversize, quello che fanno questi “guaritori” è entrare nel loro mondo, regalare emozioni a tutte.

Ecco cosa si nasconde in questo sequel, meno concentrato sul vissuto dei personaggi, sul mito del “american dream” e certo molto meno promettente in termini narrativi del primo capitolo diretto da Steven Soderbergh. Fra atmosfere colorate e luccicanti, performance da acrobati, questi cinque spostati alla fine altro non cercano che Cenerentole a cui far calzare la propria scarpetta di cristallo, o donne che li aspettano a casa. Magic Mike XXL è ciò che ci si aspetterebbe di vedere senza false pretese, forse a Jacobs andrebbe rimproverato l’abuso delle scene di ballo, dello spettacolo fine a sé stesso, ma in fondo è anche quello lo spirito con cui affrontare il film, nulla di più.

 Voto per noi: 6,5

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