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Lola che dilati la camicia: il dramma di Adalgisa Conti all’Elfo Puccini

Marco Valerio 10 anni fa

lola-che-dilati-la-camiciaA partire da martedì 3 giugno, il Teatro Elfo Puccini ospita lo spettacolo Lola che dilati la camicia, ispirato alla storia vera di Adalgisa Conti. Adalgisa Conti fu internata in manicomio a ventisei anni nel 1914 e successivamente abbandonata a se stessa, senza più una famiglia, è destinata a rimanere in manicomio fino alla fine dei suoi giorni, ormai novantenne.

Questa storia, tornata alla luce grazie a Luciano Della Mea che aveva pubblicato nel 1978 una lettera che la Conti scrisse al suo medico curante (chiedendo di riconsiderare il provvedimento di ricovero) e altre testimonianze (ristampate da Jaca Book nel 2000), ha appassionato Cristina Crippa che, con Marco Baliani, Alessandra Ghiglione e Patricia Savastano, ne ha tratto una versione teatrale che ha commosso gli spettatori sin dal suo debutto al Teatro di Porta Romana di Milano nel 1996.

Lo spettacolo diretto da Marco Baliani, Lola che dilati la camicia, dà nuovamente voce ad Adalgisa coinvolgendo gli spettatori in una sorta di intenso rito della memoria: Cristina Crippa è una protagonista intensa e commovente che ripercorre tra afasie e illuminazioni improvvise, parole smarrite e ritrovate, il labirinto della memoria di Adalgisa, destinato a sfociare in una disperata follia.

Il regista ha reinventato un linguaggio fatto di gesti minimi, piccoli cenni, balbettii sommessi che esprimono tutta la vitalità della donna troppo a lungo repressa. Patricia Savastano è la sua infermiera-guardiana, ma anche sua sorella e custode, quasi ossessivo doppio delle visioni dell’altra. Le due attrici esplorano insieme il filo tenue che le unisce, la continua interdipendenza e reciprocità che le rende in definitiva una coppia.

Lola che dilati la camicia sarà in scena presso la Sala Fassbinder del Teatro Elfo Puccini fino a sabato 21 giugno.

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