Pubblicato in: Viaggi

Lago di Garda, cosa vedere sulle sponde del lago più grande d’Italia

lago-garda-cosa-vedere

Avete mai visto crescere i cedri e gli ulivi a due passi dall’Austria? O un castello che sale dall’acqua come in un racconto di Re Artù? Il lago di Garda regala questi e altri paesaggi, lungo il suo enorme perimetro. Il lago più grande della Penisola è famoso per un clima simile a quello del sud Italia, anche se un pezzettino della sua superficie sconfina nel Trentino-Alto Adige, regione tutt’altro che mediterranea.

Scopriamo alcune tra le località più belle del lago, divise democraticamente tra Lombardia, Veneto e Trentino, dove vivere appieno questo gigantesco specchio d’acqua. Non manca ovviamente un occhio di riguardo alla gastronomia, che fa del Garda uno dei laghi con l’offerta enogastronomica più interessante e variegata.

Sirmione (BS)

Il castello di Sirmione

Sirmione è una delle cittadine più “fortunate” del lago: la sua posizione è infatti unica, posta su una penisola che si allunga dal lato sud del Garda. Sirmione è sempre stata una meta ambitissima fin dall’antichità: sulla punta estrema il poeta Catullo fece costruire una villa magnifica con tutti i comfort, comprese le terme. D’altronde, chi prima arriva meglio alloggia.

Non solo i romani amavano Sirmione, anche gli Scaligeri, i signori di Verona, avevano un particolare interesse verso quella lingua di terra che controllava a vista tutto il lago. Ecco che allora nel XIII secolo, Mastino della Scala fa costruire uno tra i castelli più incredibili d’Italia, con le fondamenta immerse nel lago e una grande darsena dove riparare le navi della flotta scaligera. Il castello è tutt’ora visitabile, dalla corte fino ai camminamenti dei soldati. Come ogni maniero che si rispetti, anche quello di Sirmione ospita il suo fantasma, quello del condottiero Ebengardo che disperato cerca la sua amata Arice, assassinata da un rivale.

Bardolino, Garda e Lazise (VR)

Il lungolago di Lazise

Celebre per il suo Chiaretto, un rosé frizzantino, Bardolino è anche una delle località più amate dai veronesi e dai turisti per soggiornare sul Garda. Il suo lungolago è il più ampio della sponda veneta, ricco di bar, negozi e attracchi per le barche.

Il vero fiore all’occhiello di Bardolino sta però negli eventi: ogni anno il calendario di appuntamenti del paesino scaligero è lunghissimo, partendo dagli storici fuochi d’artificio a Capodanno fino alle rassegne d’arte lungo le sue stradine medioevali e alla Regata delle Bisse, imbarcazioni storiche dell’epoca della Repubblica di Venezia, che si tiene ogni estate ad agosto. Partendo da Bardolino si possono raggiungere a piedi o in bicicletta le località di Garda e Lazise, restando sempre accanto al lago.

Lazise, fondata nel 983, vanta il titolo di “comune libero più antico d’Italia”. Il centro del paese è ricco di storia e cultura, tra ville, giardini e, ovviamente, il castello scaligero, dentro il quale si sviluppa tutto il centro storico, composto da casette colorate e scorci da cartolina. Da non perdere, anche solo per una passeggiata e un pranzo sul lungolago.

Garda invece è molto amata dai più giovani e dalle famiglie, grazie alle numerose spiagge attrezzate e ai chioschi lungo il lago, dove fare aperitivo e ascoltare musica live. Qui fare il bagno è più sicuro che altrove, a causa dell’acqua più bassa e del fondale di rocce. Fare il bagno al lago non è possibile ovunque, proprio a causa dell’estrema pericolosità dell’acqua, che in alcuni punti è molto scura e profonda.

Pausa pranzo con vista sul lago: dove mangiare sulla sponda veronese

Per un pranzo (o cena) speciale sul lago di Garda il consiglio spassionato è quello di non cedere al primo ristorante, ma prendere l’auto e salire sulle colline che dominano la sponda veronese. Qui si trova un ristorante che vanta uno dei più bei panorami sul lago, perfettamente visibile in quasi tutta la sua lunghezza dal balcone del suo bistrot o dalle grandi vetrate della sua sala gourmet.

Parliamo della Casa degli Spiriti, uno dei nomi più conosciuti nella ristorazione veronese. Risalente all’Ottocento e recentemente ristrutturata, Casa degli Spiriti offre una cucina che spazia tra il ristorante gourmet, insignito di una Stella Michelin, il bistrot, fino ad arrivare al wine bar, e si concentra sull’essenza del territorio e sui prodotti locali valorizzando al meglio le eccellenze del lago.

Qui è possibile concedersi un pranzo veloce o un calice della cantina, premiata da Wine Spectator come una delle migliori Carte dei Vini in Italia nel bistrot La Terrazza, oppure godersi le eccellenze gastronomiche create dalle mani dello chef Federico Chignola nel magnifico ristorante gourmet La Veranda. L’affaccio sul giardino, utilizzato per eventi e cerimonie ad altissimo impatto scenografico, e la vista a 360° sul lago permettono di gustare l’esperienza non solo col palato, ma anche con gli occhi.

Limone sul Garda (BS)

Limone_sul_Garda
Le limonaie tipiche di Limone

Il simpatico nome di questo paesino bresciano deriva dal fatto che qui i limoni crescono rigogliosi, nonostante si trovi molto a nord. Quando Goethe visitò l’Italia rimase colpito dalle coltivazioni di agrumi di Limone, impostate a terrazzamenti che dalla collina scendevano verso il lago.

Limone è l’ultimo comune della sponda lombarda prima del Trentino e di Riva del Garda. Fino agli anni Quaranta questo paesino lacustre era raggiungibile solo via barca, incastrato com’è tra le montagne bresciane e la sponda del Garda. L’isolamento pare abbia favorito la diffusione di una proteina, Apo A-1 Milano (sembra il nome di un’autostrada, ma non lo è), che rende gli abitanti di Limone estremamente longevi.

Da Limone sul Garda parte la Ciclopista del Garda, una via ciclabile sospesa sul lago lunga 2,5 km. Si tratta del primo segmento di una strada pedonale e ciclabile che nei prossimi anni avvolgerà tutto il lago, unendo 19 comuni in tre regioni.

Riva del Garda (TN)

Ultimo comune sulla punta estrema a nord del lago, Riva del Garda è una splendida cittadina incastrata tra tre laghi. Oltre al Garda, Riva è circondata dal lago di Tenno e dal lago di Ledro, due laghetti di montagna limpidi e gelidi.

Un dettaglio che rende Riva del Garda unica rispetto agli altri comuni affacciati sul lago è che qui il transito delle barche a motore è vietato, rendendo l’acqua del lago molto più pulita che altrove. Se volete fare il bagno nel lago, o siete amanti di vela e windsurf, siete nel posto giusto.

Malcesine (VR)

Il centro di Malcesine

Uno dei paesi più belli della sponda veronese, nonché il mio preferito in assoluto. Malcesine si trova nell’alta provincia veronese, alle pendici del Monte Baldo, la vetta più alta di Verona (2.118 metri, nulla di che). Come a Sirmione anche qui troviamo un castello, passato di mano in mano fin dall’epoca dei Longobardi. La fortificazione domina una rupe a picco sul lago, rendendo il castello talmente scenografico da aver impressionato anche Goethe, che lo disegnò più volte nei suoi appunti.

Ai piedi del castello, seguendo una scala scavata nella pietra, si scende in una piccolissima baia, dove l’acqua del lago è meravigliosa per un bagno. Mi raccomando però, è un segreto.

Se preferite gli scarponcini alle ciabatte niente paura: da Malcesine parte una funicolare tra le più belle d’Italia, simile per stile e tecnologia a quella presente sul Monte Bianco. Le cabine con rotazione a 360° portano dal paese fino alla cima del Baldo, dove si può godere di una vista mozzafiato su tutto il bacino del Garda. I più coraggiosi potranno praticare parapendio, mentre per chi preferisce vivere sono disponibili numerose escursioni nella natura, con partenza dalla stazione della funicolare.

funicolare-malcesine
Funicolare di Malcesine. Foto di Beatrice Curti

Tappa extra: i colli mantovani

Allontanandosi di poco dalle sponde del Garda ci troviamo in Lombardia, ma questa volta non a Brescia bensì a Mantova. Si perché la provincia di Mantova sfiora il lago pur non toccandolo. Tra le colline mantovane la tranquillità è assoluta, lontani dal turismo di massa che invade il Garda da ogni parte d’Italia e d’Europa.

Qui viene a cercare pace chi vuole godersi le attrattive del lago ma stando lontano dal traffico e dai prezzi spesso proibitivi. Su queste colline si avventura anche chi ama il buon vino e, dopo aver fatto scorta di Chiaretto, Lugana e Valpolicella, vuole provare qualcosa di nuovo.

Per conoscere al meglio i vini mantovani ci si può affidare alla conoscenza del territorio di chi lo vive da generazioni. La famiglia Stefanoni di Casina Ricchi ha deciso di affondare le proprie radici in terreni difficili da coltivare, che nell’arco di tre generazioni sono riusciti a domare, creando una cantina che oggi produce 33 mila bottiglie, il tutto con un occhio estremamente attento all’impatto ambientale.

Veduta dei colli mantovani e di Casina Ricchi

All’interno della cantina è possibile effettuare visite e degustazioni, alla scoperta dei vigneti e dei prodotti del territorio mantovano. E se si vuole una coccola in più, il vino qui non si limita a essere bevuto, ma diventa il protagonista anche di trattamenti e massaggi! Nella spa del Relais Casina Ricchi è possibile godersi percorsi benessere a base di vino, dai bagni ai trattamenti per il viso che sfruttano le proprietà antiossidanti dell’uva, fino ai massaggi di coppia con degustazione finale.

Se poi si vuole assaporare appieno la ricchezza dei colli mantovani, lo chef del Relais, Alessandro Bianchini, ha realizzato per i suoi ospiti un menù che valorizza i prodotti del territorio con preparazioni e cotture leggere, che non appesantiscono la materia prima e non pesano sulla digestione dei commensali, grazie a olii aromatizzati, spezie e sale liquido, in sostituzione del sale fino e dei soffritti.