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Il grande inquisitore: da Dostoevskij all’ATIR Ringhiera

Marco Valerio 10 anni fa

Il-grande-inquisitorePer due soli giorni, venerdì 30 e sabato 31 maggio, ATIR Teatro Ringhiera presenta lo spettacolo Il grande inquisitore, libera rilettura da Dostoevskij diretta da Serena Sinigaglia e interpretata da Fausto Russo Alesi.

Alla base de Il grande inquisitore c’è il noto racconto che Ivan, il fratello “tormentato”, fa ad Alioscia, il fratello “santo” nel quinto capitolo del secondo volume del romanzo di Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamazov.

Ivan immagina che nella Siviglia del 1500, nel momento più sanguinario e terribile dell’inquisizione, Gesù ritorni tra gli uomini. Il grande inquisitore, che sorveglia la città, e che ha mandato a rogo decine e decine di persone considerate “eretiche”, lo individua immediatamente e lo fa imprigionare. Poi, di notte, scende nelle celle in cui è rinchiuso e gli parla.

L’inquisitore sostiene che l’ideale spirituale del Cristo è troppo grande cosa per gli uomini comuni. Pochissimi eletti possono avere la forza di realizzare e perseguire quei santi dettami, pochissimi, dopo trenta giorni nel deserto, opporrebbero al maligno un secco no.

La fede del Cristo è una fede che richiede grandezza d’animo. Ma l’essere umano è debole e ribelle per natura. Egli cerca la felicità e non la libertà. Il grande inquisitore rovescia la sua rabbia su quel Cristo silenzioso che lo ascolta, senza interromperlo.

Fausto Russo Alesi si cala nei panni del narratore Ivan e interpreta il racconto dello scrittore russo.  Nei panni di Alioscia, invece, nel corso delle due serate di presentazione, saranno invitati dei grandi intellettuali pronti a lanciare la sfida di provare a rispondere al grande inquisitore, alla sua provocazione forte e potente.

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