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Come gestire l’auto in quarantena: assicurazione, batteria e tamponi drive-in

Redazione 4 anni fa
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Con lo stop di tutte le attività anche molte auto si sono ritrovate ferme, con conseguenti problemi di batteria e gestione delle spese.
Se le soluzioni per mantenere la batteria dell’auto in funzione sono molto semplici, lo sono meno quelle per evitare le spese assicurative di mezzi quasi o del tutto fermi. Le compagnie assicurative stanno studiando diverse soluzioni per rispondere agli automobilisti, insieme ai sistemi di pagamento autostradale, che propongono agevolazioni per chi deve pagare il pedaggio per recarsi al lavoro.

Non solo spostamenti lavorativi: sono moltissime le città italiane che stanno attrezzando dei punti di raccolta dei tamponi, dove non è necessario scendere dalla macchina.

 

La sospensione delle assicurazioni fino al 31 luglio

Il Senato, nell’ambito della discussione per la modifica del DL n.18 17 marzo 2020 (ancora in corso), ha approvato un emendamento che bloccherebbe la polizza RCA per auto o moto in corso di validità, fino al 31 luglio.
Secondo le simulazioni effettuate da Facile.it, tale emendamento porterebbe per gli automobilisti un risparmio dai 40 ai 150 euro.

Esistono però delle clausole evidenziate dagli esperti del sito di comparazione, indispensabili per non avere brutte sorprese: prima di tutto occorre avere a diposizione un’area privata dove il mezzo può essere parcheggiato, non sono sospese le altre assicurazioni accessorie e soprattutto sono ancora tutte da chiarire le modalità di attivazione della sospensione, compresi gli eventuali costi di riattivazione dell’assicurazione una volta terminato il periodo di fermo.

Questo implica che la sospensione se ufficializzata non sarà applicabile a tutti, e che i benefici sono variabili in base alla situazione del singolo automobilista.

Come ricaricare la batteria senza andare dall’elettrauto

Come molti sanno, lasciare ferma l’auto per molto tempo può compromettere il funzionamento della batteria. Si tenta di mettere in moto l’auto e non succede nulla, tranne il rumore del motorino di avviamento che tenta senza successo di far partire l’auto. In quel caso la batteria si è inevitabilmente scaricata.

Per ricaricare una batteria scarica occorrono prima di tutto dei cavi di collegamento, con cui agganciare i poli della batteria a quelli di un’altra auto con la batteria carica. Una volta assicurati i cavi il proprietario dell’auto carica deve alzare di giri il motore fino a 2000/2500, in modo da passare energia all’auto scarica. In pochi minuti la batteria sarà di nuovo carica!

Se non si possiedono dei cavi, o non si ha a disposizione un’auto a cui agganciarsi, la seconda soluzione è la ricarica a spinta.
Per questa operazione occorrono due persone: una al volante e una che spinga l’auto fino a ricaricare abbastanza la batteria da metterla in modo.
Spegnendo tutti gli accessori dell’auto (condizionatore, radio, luci e tutto ciò che consuma batteria), il guidatore dovrà girare la chiave e inserire la seconda marcia. Una volta spinto a una velocità sufficiente, dovrà lasciare la frizione e dare gas per partire.
Una soluzione un po’ faticosa, ma indispensabili in alcune situazioni.

Cambio gomme dal 15 aprile: come fare

Il 15 aprile scatta la data entro cui occorre cambiare le gomme invernali dell’auto e sostituirle con quelle estive. Nessuna paura: sono stati messi a disposizione 30 giorni ulteriori per adeguarsi.

Automobile.it ha raccolto tutto ciò che occorre sapere sul cambio gomme in tempo di quarantena.
Secondo le disposizioni vigenti, al momento il lavoro dei gommisti è concentrato sui mezzi di soccorso, con rallentamenti nelle consegne. Il cambio gomme va comunque effettuato solo se l’auto è indispensabile per spostarsi a causa di lavoro o altre necessità.

Il sito consiglia quindi di rivolgersi in anticipo al gommista, per verificare apertura e disponibilità dell’officina, oltre a portare con sé l’autocertificazione (potete scaricarla qui) nel caso si prendesse appuntamento.

Chi non monta le gomme adatte e viene fermato dai vigili urbani può andare incontro a multe fino a 1.682 €, oltre al ritiro del libretto di circolazione.

Tamponi drive-in: i comuni del milanese che offrono il servizio

In tutta Italia ospedali e ASL stanno allestendo sul territorio dei punti di raccolta dei test per il COVID-19 dove è possibile fare il tampone senza scendere dall’auto.

A Milano questo servizio è fornito dall’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo.
I test sono riservati ai pazienti dimessi dagli Ospedali di Sesto S. Giovanni e Cinisello e ai dipendenti dell’Asst Nord Milano per il secondo tampone dopo la quarantena domiciliare.
Con il metodo dei tamponi in auto si stima che sia possibile farne fino a 46 al giorno, impiegando 10 minuti per ogni test.
Chi dovesse fare il test può telefonare al medico indicato o al Centro Servizi per i pazienti per ricevere un appuntamento e recarsi all’ospedale in auto.
Sono comunque obbligatori mascherina e guanti monouso.

Pedaggio gratuito per il personale sanitario

Autostrade per l’Italia ha comunicato con una nota del 3 aprile, di aver reso gratuiti tutti i pedaggi della rete autostradale italiana al personale sanitario e volontario.

Basterà inviare una email a agevolazionecovid19@aiscat.it con il modulo di autocertificazione per usare il Telepass senza addebiti.
Per gli operatori senza Telepass basterà dichiarare di essere in servizio una volta al casello, in modo da ricevere una nota di mancato pagamento, da allegare allo stesso indirizzo email insieme all’autocertificazione.

Saranno ampliate anche le agevolazioni per le ambulanze e i mezzi del personale volontario, che dovrà compilare gli appositi moduli disponibili sul sito di Autostrade per l’Italia.