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Ofo e Mobike: caratteristiche, tariffe, vandalismo e novità del bike sharing a Milano

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Foto: Valentina Fumo




È da qualche tempo che i milanesi avranno notato sfrecciare per la città due nuove tipologie di biciclette che sono entrate a far parte del servizio di bike sharing BikeMi del Comune di Milano, ma con un’importante novità: quello offerto da Mobike e Ofo è infatti un servizio free floating, a flusso libero, ovvero che non prevede l’utilizzo di stalli fissi.

Come ha ribadito il sindaco Beppe Sala, intervenuto durante la presentazione ufficiale delle biciclette gialle di Ofo, l’introduzione tramite bando di due nuovi player nell’ambito del trasporto su ruote è stata diretta conseguenza della necessità di rendere più impellenti le tematiche ecologiche (viste anche l’alto livello di smog registrato negli ultimi giorni), nonché di estendere lo sharing anche al di fuori del centro storico. La città aveva richiesto un servizio controllato, dal buon rapporto qualità – prezzo, che andasse verso le periferie, ed effettivamente è stato accontentato.

Quello del primo cittadino è un invito rivolto a tutta Milano. Pensare al bene della comunità, sia dal punto di vista delle emissioni di CO2 che da quello del rapporto tra cittadini. La proposta del bike sharing, con l’introduzione di una flotta di 12mila biciclette in free floating che vanno ad aggiungersi alle 14mila a stallo, è infatti tesa a migliorare le condizioni di viabilità (al momento si parlano di 50 vetture ogni 100 abitanti): per far ciò è però necessario che in strada vi sia mutuo rispetto e riconoscimento tra pedoni, ciclisti e automobilisti, come prevede il codice della strada.

I numeri

Al momento le biciclette gialle di Ofo attive in strada sono 4mila, mentre quelli di Mobike si assestano sulle 3500 unità, circa, con l’obiettivo di arrivare a 8mila nel corso del 2018. Il computo dovrebbe rimanere stabile per tutto l’anno e non dovrebbero esserci ulteriori aggiunte.

Sono invece i Comuni della Città Metropolitana a essere molto interessati all’estensione del servizio, dato che sembra esserci molta richiesta a riguardo. Mobike per esempio prevede che le sue biciclette possano essere utilizzate anche al di fuori della cerchia della tangenziale, ma che poi al termine della corsa debbano essere parcheggiate all’interno. È quindi previsto un meeting tra i Comuni, Mobike e Ofo, insieme all’Assessore alla Mobilità Marco Granelli, per stabilire una strategia e possibilità concrete.

Interessanti i numeri diffusi da Ofo (ricordando che al momento, fino al 1 novembre, il servizio è gratuito): sono 319mila le attivazioni delle bici, per un totale di 325mila chilometri percorsi. Si evince quindi che i tragitti dei milanesi sono piuttosto brevi, in media di poco superiori al chilometro.

Vandalismo

La sfida lanciata da Sala è stata ultimamente messa in dubbio, almeno a livello mediatico, dai recenti casi di vandalismo che hanno visto le bici di Ofo e Mobike finire sugli alberi, devastate o scaraventate sul fondo dei Navigli, o ancora legate o parcheggiate in cortili interni (nonostante i divieti espliciti delle due società).

Entrambe le compagnie hanno però sminuito il fenomeno dell’utilizzo scorretto dei mezzi, che secondo i dati ufficiali riportati si aggira intorno all’1%: una percentuale pronosticata con largo anticipo, nella media delle problematiche riscontrate negli altri Paesi. Certo, l’impressione è che sia Ofo che Mobike preferiscano non calcare la mano sulla questione: il Comune – Sala ha affermato che Milano deve dimostrare di essere una città all’altezza delle aspettative – ha promesso l’intervento delle forze dell’ordine nel caso in cui le bici vengano “privatizzate” o vandalizzate; le due società dal canto loro si dicono anche molto fiduciose riguardo alle segnalazioni spontanee degli utenti (che andranno anche a creare bonus in termini di account), ma ovviamente per l’opera di correzione ep prevenzione si basano anche sui propri rilevamenti automatici e sull’opera di pattugliamento delle proprie squadre.

In ogni caso quella che sembra emergere è la volontà di responsabilizzare gli utenti, confidando nel loro senso civico sia personale (Mobike per esempio tenta di contattare l’utente oggetto della segnalazione) che collettivo. È proprio per questo motivo che il Comune sta lavorando a un ebook che verrà lanciato a breve, nel quale saranno fornite tutte le informazioni utili per gli utenti del servizio, comprensive di linee guida per la corretta circolazione e il parcheggio.

Parcheggio

Una questione alquanto spinosa, che ha fatto discutere brevemente in sede di conferenza stampa, riguarda lo collocazione delle bici una volta terminata la corsa. L’indicazione del Comune è quella di privilegiare gli stalli (8500 con o senza rastrelliera, in aumento), rispettando il Codice della Strada, per cui divieto di parcheggio sui marciapiedi, sosta vietata o a pagamenti o in posizioni di pericolo, rispettando il buon senso e considerando le esigenze altrui – e proprio per questo Mobike ha scelto un lancio progressivo, per far sì che la città potesse “accogliere” le migliaia di nuovi mezzi.

La sensazione però è che sarà facile vedere le bici – gialle o arancioni che siano – appoggiate ai lati della strada e lasciate in posizioni poco consone: l’importante però è che non intralcino il passaggio di pedoni, carrozzine e disabili. Divieto assoluto, in ogni caso, per i parcheggi privati, all’interno di un complesso, o in una struttura sotterranea (per non parlare delle famigerate circostanze vandaliche inerenti alberi e corsi d’acqua).

Tariffe

Molto competitivi i tariffari di Mobike e Ofo, come richiesto dal Comune (il quale riceve ogni anno 30 euro a bicicletta, almeno per quanto riguarda la seconda compagnia).

Per Mobike il prezzo è di 30 centesimi di euro ogni mezz’ora (ma da novembre è destinata a salire a 50 centesimi), con un deposito forfettario di 1 euro che verrà scalato dal proprio portfolio. Gratuita invece la prenotazione della bici e la sua cancellazione.

Ofo invece prevede un tariffario più articolato.

  • Primi trenta minuti: 20 centesimi.
  • Seconda mezz’ora: 30 centesimi
  • Tutte le successive mezz’ore: 50 centesimi.

Il costo massimo raggiungibile al giorno è di 5 euro, che può essere considerata una sorta di tariffa giornaliera per il noleggio della bici (per quanto l’invito della compagnia sia proprio il contrario, ovvero a non tenere bloccato il mezzo se non necessario). Non è previsto deposito.

Sanzioni

Mobike prevede un punteggio per ogni utente basata su un sistema di credito, che può dare vita a bonus e a sanzioni. Ogni nuovo profilo parte con 100 punti, che possono arrivare fino a 10mila o scendere a 0. In particolare il raggiungimento di una cifra pari o inferiore a 80 farà scattare una sanzione molto salata, per la quale ogni mezz’ora di utilizzo di Mobike comporterà una spesa di 20 euro. A far perdere punti sono azioni come il parcheggio in un’area recintata, il parcheggio non consentito, il danneggiamento del mezzo, dimenticare di bloccare la bici, l’uso di un blocco privato o il trasporto illegale. Dopo due trasgressioni gravi l’account verrà poi cancellato. Se ne guadagneranno invece a ogni corsa compiuta, e segnalazione effettuata di bici rotta o parcheggio errato.

Anche Ofo ha previsto un sistema di sanzioni e di bonus, ma al momento è ancora in fase di studio, in quanto il servizio sarà gratuito fino al 1 novembre per permettere ai milanesi di farsi un’idea del servizio e delle bici.

Caratteristiche delle bicicletta

In attesa della nostra prova su strada, è possibile fare un raffronto di massima sulle vetture in base ai dati tecnici. Vale la pena però notare come sia Ofo che Mobike, interpellati sulla questione, abbiano negato che vi sia competizione diretta, preferendo vedere la propria presenza su Milano come un servizio offerto alla cittadinanza, per quanto sempre a scopo di lucro, che permetta di migliorare la vivibilità della città.

Ofo offre una sella regolabile tarata sull’altezza media degli italiani, così come la ciclistica, una luce anteriore alimentata a dinamo, pneumatici da 24 pollici e un cambio di tre marce a differente velocità.

Anche le ruote di Mobike sono da 24 pollici, ma con copertoni pieni e quindi antiforatura; anche i raggi delle ruote sono sostituiti da razze che forniscono una certa stabilità. Disponibile solo una marcia, per un telaio in alluminio, luci e sellino regolabile, per quanto l’altezza massima della sella sembri poco adatta a persone di una certa altezza. Per il futuro, però, è previsto l’arrivo di  150 bici elettriche con seggiolino per bambini, ma anche di nuovi mezzi con ruote della grandezza di 26 pollici e nuovi veicoli tarati maggiormente per l’altezza media degli italiani (anche se dovranno prima essere esaurite le 8mila bici previste).

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