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Gran Bal, le luci di Ann Veronica Janssens al Pirelli HangarBicocca

Luigi Maffei 1 anno fa
gran bal

La luce in rapporto allo spazio e gli oggetti. Materialità mutante in un percorso che coinvolge occhi, orecchie e mani. Questa, in sintesi, la mostra dedicata ad Ann Veronica Janssens, una delle più importanti artiste a livello internazionale. Gran Bal, questo il nome della retrospettiva, avrà luogo al Pirelli HangarBicocca dal 6 aprile al 30 luglio.

Curata da Roberta Tenconi, Grand Bal è una rassegna delle opere più importanti dell’artista belga, un percoro attraverso oggetti che dialogano con le luci, la naturale e l’artificiale e gli ampi spazi dell’HangarBicocca.

Presentato dalla curatrice insieme all’artista, Gran Bal è pronta ad accompagnare il visitatore in un percorso che coinvolge i sensi. Opere che richiedono la partecipazione diretta dell’osservatore, invitandolo a prendere coscienza dei propri sensi in relazione all’architettura e al contesto socioculturale.

No alla materialità

Lucernai aperti (cosa più unica che rara all’Hangar), porte d’uscita che diventano d’entrata grazie alla luce naturale. Tutte le opere di Ann Veronica Janssens sono una festa luminosa che coinvolge gli oggetti. “Con le mie opere voglio mettere in discussione la materialità degli oggetti per dargli movimento” ha spiegato l’artista.

Per esempio – ha proseguito Janssens – questa putrella (indicandola) cattura la luce con la sua lucidatura. Sembra quasi che esca dall’interno dell’oggetto dandogli fluidità“. In pratica, basta con la “tirannia della materialità”. Luce e oggetti, dunque, ma non solo. Il rapporto tra luce e architettura è fondamentale nell’opera di Ann Veronica Janssens.

Esempio su tutti, Area. Una vasta superficie fatta di mattoni, uno spazio in cui sono presenti anche altre opere. “Praticamente un “super space”, un’estensione spaziale di un’architettura esistente“.

Un percorso che porta alle super altalene di Swings (2000-2023), passando per il dominio bianco di L’espace infini (1999) e la nebbia artificiale di MUKHA, Anvers (1997-2023) fino ad arrivare alle astrattezze cromatiche di Bitter, Salty, Acid and Sweet #2 (2019-2023).