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André Derain a Mendrisio: Sperimentatore controcorrente

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André Derain, Geneviève à la pomme, 1937-38, olio su tela, Collezione Geneviéve Taillade

Inizialmente prevista per il mese di aprile, la mostra “AndrĂ© Derain, sperimentatore controcorrente” al Museo d’Arte di Mendrisio inaugurerĂ  finalmente domenica 27 settembre.

Pochi artisti hanno saputo essere anticipatori ed eclettici come Derain: la sua lunga carriera artistica ha toccato praticamente ogni corrente che abbia rivoluzionato il Novecento: dai Fauve al Cubismo, dal Surrealismo al ritorno all’ordine del primo dopoguerra fino alle sperimentazioni in campo teatrale e scultoreo.

Il Museo d’Arte di Mendrisio ha realizzato una retrospettiva di grande valore per indagare la figura di un artista così rivoluzionario: 70 dipinti, 30 opere su carta, 20 sculture, 25 progetti per costumi e scene teatrali, illustrazioni di libri e alcune ceramiche ripercorrono la vita e l’impatto che AndrĂ© Derain ebbe sul mondo dell’arte.

André Derain, un artista a lungo dimenticato

Dopo la morte dell’artista, avvenuta nel 1954, il mercato e la critica lentamente persero interesse verso le sue opere, facendolo precipitare nel dimenticatoio. Solo nel 1994 venne realizzata la prima mostra monografica su AndrĂ© Derain a Parigi, la cittĂ  dove visse e lavorĂ² per moltissimi anni della sua vita.

Precursore di moltissime correnti delle Avanguardie del Novecento, Derain aveva stretto grandi legami di amicizia con Picasso, Braque, Matisse e Apollinare. Inizialmente catturato dalle sperimentazioni dei Fauve, l’artista si spostĂ² rapidamente al Protocubismo, cioè alle prime sperimentazioni della corrente artistica resa celebre da Pablo Picasso.

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AndrĂ© Derain, L’estaque, 1906, olio su tela, MusĂ©e des beaux-arts, La Chaux-de-Fonds

Il suo arruolamento nella Prima Guerra Mondiale e l’orrore vissuto gli fecero cambiare radicalmente punto di vista. L’orrore della guerra, il caos dei bombardamenti e lo smarrimento provato al fronte portarono Derain a quello che viene chiamato un “ritorno all’ordine“, ossia a un genere figurativo ispirato al Rinascimento italiano, con colori naturali e temi quali la natura morta o il nudo femminile.

Il suo stile ispirĂ² artisti come De Chirico, Morandi e Sironi, maestri assoluti dell’arte figurativa tra le due guerre.

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AndrĂ© Derain, La ClairiĂ©re, ou le dĂ©jeuner sur l’herbe, 1938, olio su tela, Association des Amis du Petit Palais, Ginevra

A Mendrisio raccolta la carriera di Derain

La mostra organizzata dal Museo d’Arte Mendrisio, nell’ambito della sua attivitĂ  espositiva dedicata ai grandi maestri moderni, intende esplorare tutti i principali aspetti della ricerca di Derain, e in particolare contribuire a rimettere a fuoco e rivalorizzare la grande quantitĂ  di stili esplorati durante la vita dell’artista. La mostra non segue un ordine cronologico, ma raccoglie le opere per tematiche, correnti e stili. Notevole la raccolta di nudi, valorizzati dagli splendidi bozzetti a sanguigna.

Non solo dipinti, ma sculture, fotografie e bozzetti teatrali.  Appassionato di teatro, l’artista collaborĂ² a molte importanti messe in scena di spettacoli e balletti. Una sezione mette in luce questo aspetto meno noto ma molto rilevante dell’attivitĂ  dell’artista attraverso una selezione di disegni, bozzetti e documenti fotografici. Durante il Novecento moltissimi artisti si interessarono al mondo del teatro, ma solo Derain lo conosceva a tutto tondo. Era infatti uno studioso, un musicista e un appassionato collezionista di strumenti musicali.

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Una fotografia dei costumi realizzati per lo spettacolo Les Songes del 1933