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L’Italia a tavola: come cambiano i gusti e i trend alimentari

News Partner 1 anno fa
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L’Italia – si sa – è patria di una delle cucine più apprezzate al mondo e non solo dagli italiani che, ovunque viaggino o si trovino, non abbandonano le proprie abitudini culinarie. L’amore per la buona tavola nostrana è intramontabile e confermato anche fuori casa o fuori dai confini nazionali dove i piatti made in Italy spopolano.

Le mode dei cibi etnici, dei ristoranti a tema esotico, diffusi e frequentati anche nel Bel Paese, non riescono a tenere il passo con la preferenza verso pietanze regionali italiane sebbene oggi, alle tradizioni locali si sposino spesso varianti o piatti di origine estera. In parte è dovuto ai flussi migratori degli ultimi anni e alla globalizzazione generale, nonché alla maggior facilità con cui si viaggia e che mette in stretto contatto varie nazionalità. Questo crea sinergie a tavola, mescolanze, eccentricità e unicità. Tutto evolve e anche i gusti alimentari sono soggetti a cambiamenti. Si può considerarlo un aspetto fisiologico dell’alimentazione.

Cibi italiani vs cibi stranieri. La buona tavola vince sempre

Cibi italiani o stranieri, a tavola vince sempre la bontà, la genuinità, la salubrità, sebbene alcune persone non accantonano facilmente abitudini acquisite nel tempo.

I più tradizionalisti o italian food addicted, infatti, restano fedeli ai propri gusti non uscendo dalla “comfort zone” nazionale e, magari in vacanza in altre regioni optano solo per leccornie tipiche della località o, in ogni caso di altre regioni del Bel Paese.

È un modo per scoprire i piatti della città, della zona, da visitare ed immergersi nel nuovo contesto.

In fondo un viaggio si perfeziona anche attraverso l’assaggio di nuovi sapori. La tavola è un’avventura per gli italiani, una condivisione. Facilmente si associa il viaggio ai piatti provati in giro e i ricordi diventano olfattivi, quasi “degustativi”.

Ci sono luoghi crocevia di più mondi dove è possibile provare cibi originari di tante regioni pur restando seduti alla medesima tavola.

Roma, città eterna e tra le più popolose d’Italia, meta d’incontro di persone d’ogni origine, è proprio uno di questi crocevia. Ragione per cui nei suoi ristoranti i menù sono una sorta di puzzle composto da tasselli-piatti di aree geografiche nazionali diverse. Tra una tappa al Colosseo e una ai musei durante una visita all’Urbe, magari nel periodo natalizio in cui la città si decora di mille luci e colori rendendosi più suggestiva e romantica, si può inserire un mini tour degustativo. È addirittura impossibile non sapere cosa fare a capodanno a Roma data la ricchissima offerta turistica presente, soprattutto in tale periodo festivo. I viaggiatori possono scegliere ristoranti, taverne, che, oltre ai piatti romani, propongano anche cibi extraregionali.

Accanto ai rigatoni alla carbonara, ai fiori di zucca fritti, al carciofo alla romana, spiccano trofie al pesto ligure, farinata di ceci, baccalà alla vicentina, orecchiette pugliesi, cannoli siciliani, cassate. Insomma un tripudio di italianità, di storia gastronomica, di artigianalità, di maestria. Si può attraversare l’intero stivale seduti al tavolo di un ristorante, in modo particolare nei periodi di festa in cui il numero di viaggiatori aumenta e i ristoratori arricchiscono i propri menù.

Non solo cucina italiana

Non è solo la cucina italiana ad essere tanto amata dagli italiani, ricercata da questi e dagli stranieri e imitata all’estero. Se è vero che ogni regione, ogni provincia, persino ogni piccolo paese, vanti sue peculiarità tipiche e la varietà di piatti nazionali sia elevata, è altrettanto vero che oggi molti ristoranti affiancano ai propri “piatti della nonna” rivisitazioni degli stessi in chiave moderna o prelibatezze etniche. Si pensi all’appetitosa paella oppure alla moussakà greca, ai felafel, ai noodles, al sashimi e a tutti i piatti indiani, messicani, africani.

Ciò che conta di più per gli italiani è che la cucina rispetti una corretta filiera alimentare, che sia ecosostenibile, che coniughi sapore a genuinità, semplicità, autenticità, qualità e salute.

È evidente che oggi si dimostri sempre maggior attenzione verso tutto quello che si porta sulla propria tavola perché attraverso il piacere del cibo si cura il benessere della persona.