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Otto spettacoli teatrali da vedere a Milano dal 6 al 12 febbraio 2017

Avete l’imbarazzo della scelta su cosa vedere a teatro? Vi state chiedendo come impiegare, culturalmente, quella sera libera o la domenica pomeriggio? Come ogni lunedì, Milano Weekend vi segnala alcune opere in cartellone nella nostra città: un nuovo appuntamento con #lospiegoneteatri.

Ecco cosa vedere a teatro a Milano nella settimana dal 6 al 12 febbraio 2017

Alcuni consigli sugli spettacoli in cartellone

– Generazione Disagio – Dopodiché stasera mi butto (Campo Teatrale 9 – 12 febbraio)

Dopo la personale all’Elfo Puccini nella stagione 2014-2015, uno degli spettacoli cult di Generazione Disagio tocca nuovamente un teatro milanese.
Il collettivo «si prefigge di essere aperto e sociale, popolare e inclusivo. Il minimo comune denominatore di GD è l’appartenenza a una generazione di mezzo, che non è rappresentata» – si legge nel manifesto. «A partire da una condizione comune: l’avere fatto del disagio la nostra condizione abituale. GD vuole creare prodotti artistici e poetici che parlino della nostra generazione, dei nostri sogni, della nostra condizione e della nostra volontà e mira a prendere la parola con diversi progetti in più spazi diversi contemporaneamente: teatri, spazi urbani, stazioni delle metro, centri sociali». In linea con questi obiettivi, lo spettacolo Dopodiché stasera mi butto, con ritmo incalzante, si propone come un «gioco dell’oca dove un laureando, un precario e uno stagista si sfideranno per vedere chi riesce ad accumulare più sfighe e perciò più Disagio. Con l’aiuto e la partecipazione dal vivo del pubblico in sala i giocatori dovranno avanzare sul tabellone per accumulare Disagio, destreggiandosi tra prove collettive, prove individuali e caselle “imprevisti”. Obiettivo: la casella finale del Suicidio!» (dalla nota ufficiale).
Dopodiché stasera mi butto è scritto e interpretato da Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Andrea Panigatti, Luca Mammoli. Lo spettacolo è stato insignito di diversi premi tra cui Roma Playfestival 1.0 nel 2015.

DURATA: 100′

ORARI: da mercoledì a sabato h 21; domenica h 18,30

PREZZI: intero 20€; ridotto 14€; 9 febbraio biglietto unico 10€

– L’apparenza inganna (Teatro Out Off 17 gennaio – 12 febbraio)

Roberto Trifirò ha scelto di portare in scena un testo non semplice, ma molto attuale di uno dei più noti drammaturghi del Novecento, Thomas Bernhard, che tanto sapeva parlare di arte e di artisti (basti pensare anche a Minetti, che in questo periodo è interpretato sulle nostre scene da Roberto Herlitzka, regia di Roberto Andò).
«In una grande città, verso la fine dell’anno, di un anno imprecisato, due anziani fratelli, Karl (lo stesso Trifirò), ex giocoliere e “Artista dei piatti” e Robert (a cui dà volto e corpo Giovanni Battaglia), ex attore, si incontrano il martedì e il giovedì, rispettivamente a casa dell’uno e dell’altro, forse nel tentativo di far dialogare le loro solitudini.
Tra foto ricordo del passato artistico, vecchie radio, vecchi giradischi, vecchi mobili, i due fratelli ci rivelano la loro solitudine, il loro narcisismo, la loro superficialità, lasciandoci intravedere nella loro vocazione per l’arte la possibilità di una vita più umana. Bernhard (1931 – 1989), come un abilissimo burattinaio, oltre a farci identificare con le vicende dei due personaggi Karl e Robert, ci coinvolge con il linguaggio con cui porta alla ribalta le loro vicende, adottando il suo metodo di partitura-monologo, in cui la narrazione è sempre condotta da un interprete, nel senso di un esecutore, che, come un pianista, oppure, appunto, come un attore, riporta, rilegge, ricrea il proprio pensiero e le sue o le vicende altrui…» (dalla nota ufficiale).

DURATA: 100′

ORARI: da martedì a venerdì h 20,45; sabato h 19,30; domenica h 16,30

PREZZI: intero 19,50€; under 25 13€; over 65 10€

– Maryam (Teatro Elfo Puccini 8 – 12 febbraio)

Arriva in prima nazionale all’Elfo Puccini l’ultima produzione del Teatro delle Albe, rinnovando ancora una volta la collaborazione con lo scrittore Luca Doninelli (la prima volta fu con ‘La mano’ nel 2005). Maryam, come si può intuire dal titolo e conoscendo anche i temi dell’autore, «ruota intorno alla figura della Madre di Gesù, quella che nel Corano è definita “la veritiera”: uscita dalla sua grotta di Nazareth, trova a invocarla delle donne palestinesi, che condividono con lei il dolore per la morte di un figlio. Ermanna Montanari dà voce ai monologhi straziati di tre di queste donne, e infine a Maria stessa». Chi frequenta un certo tipo di teatro e/o ha già avuto modo di conoscere il lavoro della Montanari, sa bene come sia capace di lavorare in modo personale e approfondito sulla voce. «Grazie a Marco e Ermanna, ho potuto comprendere come una scrittura possa essere “personale” senza essere necessariamente “solitaria”», ha dichiarato Doninelli.
Regia di Marco Martinelli. Drammaturgia musicale, un intarsio elettroacustico, a cura di Luigi Ceccarelli, compositore-totem delle Albe.

DURATA: 60′

ORARI: da martedì a sabato h 21; domenica h 16,30

PREZZI: intero 32,50€; martedì posto unico 21,50€; ridotto under 25 e over 65 anni 17€

– Mi piace da morire – Ognuno di noi quando è solo è già una comitiva (Teatro Libero 6 – 12 febbraio)

La Realtà Debora Mancini è tra le compagnie del collettivo TLLT Teatro Libero Liberi Teatri, in questa settimana allieterà la platea di turno della sala di via Savona con uno spettacolo comico che prevede musica dal vivo a cura di Daniele Longo. In scena con la Mancini ci sarà anche il suo alter ego Deborasenzacca.
Mi piace da morire «è uno spettacolo da vedere: con le amiche con le quali si condivide tutto, e farsi quattro risate; col proprio compagno, e sorridere dell’amore; in gruppo, per ri-trovarsi negli altri; da soli, perché “ognuno di noi quando è solo è già una comitiva”», ha affermato la regista e ideatrice.

Martedì 7 febbraio h 21: serata speciale allievi. Al termine dello spettacolo Debora Mancini, Daniele Longo e gli autori che hanno collaborato al testo, Manuel Serantes Cristal e Giovanni Tamborrino incontreranno il pubblico per approfondire le tematiche affrontate e rispondere a domande e curiosità. Ingresso riservato agli allievi di tutte le scuole di teatro a 8€.

DURATA: 90′

ORARI: da lunedì a sabato h 21; domenica h 16

PREZZI: intero 16€; ridotti 12€ e 10€

– Mister Green (Piccolo Teatro Grassi 7 – 12 febbraio)

Massimo De Francovich è un attore molto caro al Piccolo Teatro (ultimamente ha dato volto al più anziano dei Lehman Brothers in Lehman Trilogy). In questo testo di Jeff Baron (traduzione Michela Zaccaria) divide il palco con Maximilian Nisi dando vita a un confronto tra generazioni. «Mister Green, anziano proprietario di lavanderia in pensione, viene investito, senza riportare gravi traumi, da un’automobile. Il conducente della vettura è Ross Gardiner, un giovane impiegato, che viene accusato di guida pericolosa ed è condannato dalla giustizia ad assistere Mr. Green una volta alla settimana per sei mesi. L’anziano signore abita in un appartamento al quarto piano senza ascensore e ha bisogno di aiuto per affrontare le incombenze della vita quotidiana. Due vite in antitesi costrette ad una forzata frequentazione, ognuno con i suoi drammi interiori, legati solo dal sottile filo dell’appartenenza religiosa che li accomuna. All’iniziale diffidenza e conflittualità reciproca, il rapporto tra i due personaggi cresce e imparano a conoscersi e a tollerarsi, diventando indispensabili l’uno all’altro» (dalla nota ufficiale). Regia di Piergiorgio Piccoli; musiche originali di Stefano De Meo.

DURATA: 120′ più intervallo

ORARI: martedì, giovedì e sabato h 19,30; mercoledì e venerdì h 20,30; domenica h 16.

PREZZI: platea 33€; balconata 26€

– Truman Capote – Questa cosa chiamata amore (Teatro Franco Parenti 7 – 12 febbraio)

Il Teatro Franco Parenti, luogo caro a Massimo Sgorbani, torna a farsi casa per ospitare un suo spettacolo, di cui questa volta cura “solo” la regia. A portare in scena il monologo è Gianluca Ferrato. Tutti conoscono Truman Capote, divenuto noto, in particolare, per aver scritto ‘Colazione da Tiffany’ e per esser stato «il cantore di un America torbida di cui ha narrato la brillantezza e le oscurità, il diritto alla felicità e la paura per lo sconosciuto, per chi minaccia la tua proprietà, ma anche per chi è comunque irriducibilmente diverso» (dalla scheda ufficiale).
Truman Capote – Questa cosa chiamata amore è un one-man-show in cui Capote-Ferrato «si avventa contro il sogno americano facendolo a pezzi in un ritratto pruriginoso di un’America ipocrita e ingenua e lo fa nel solo modo possibile, riappropriandosi dell’unica identità che, a ben vedere, gli è stata realmente concessa: quella di intruso, di una presenza minacciosa. Un attacco a tutto tondo, a cui fa da sfondo però un’antica malinconia».
Impianti e regia di Emanuele Gamba. Produzione Fondazione Teatro della Toscana.

DURATA: 90′

ORARI: martedì, giovedì, sabato h 20,45; mercoledì e venerdì 19,30; domenica h 15,45

PREZZI: intero 25€; convenzioni 18€; over65/under26 15€

Eventi teatrali

– Centomila, uno, nessuno: la curiosa storia di Luigi Pirandello (Teatro Manzoni 6 febbraio)

All’interno della programmazione Manzoni Extra, lunedì 6 febbraio è in scena Giuseppe Pambieri con un testo, scritto e diretto da Giuseppe Argirò, che vuole approfondire il noto autore premio Nobel, Luigi Pirandello. Si tratta di «un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo dello scrittore siciliano, un ritratto inedito disegnato attraverso le figure più significative della sua vita, le sue opere, il suo pensiero; una riflessione scanzonata e umoristica sull’uomo del Novecento, a cui solo la scena può dare voce. La drammaturgia rivela l’uomo Pirandello con le parole dei suoi personaggi, attraversando narrativa, poesia e teatro: da ‘Il fu Mattia Pascal’ al Padre dei ‘Sei personaggi’, dall’’Enrico IV’ al ‘Non si sa Come’ fino a ‘L’uomo dal fiore in bocca’. I temi dell’amore, della follia, della morte, del tragico emergono dall’inconscio dei diversi protagonisti e trovano spazio in una realtà sempre attuale.
La scena così come la vita non conclude e Pirandello ne è la metafora più viva, come testimoniano ‘I giganti della montagna’ e l’incontro fra Ilse e Cotrone vicino all’olivo saraceno, dove tutto ebbe inizio, ma non una fine» (dalla nota ufficiale).

DURATA: 70′

ORARIO: h 20,45

PREZZI: poltronissima prestige 27€; poltronissima 25€; poltrona 18€; under 26 13,50€

– Dentro il teatro pirandelliano (Café Rouge presso il Teatro Franco Parenti 10 febbraio)

A proposito sempre di Pirandello, al Teatro Franco Parenti il professore Andrea Bisicchia, docente di Metodologia e critica dello spettacolo e grande conoscitore delle sue opere, terrà una lectio di approfondimento anche perché dall’8 al 19 febbraio è in cartellone nella Sala Grande ‘L’uomo dal fiore in bocca…e non solo’ per la regia di Gabriele Lavia.

ORARIO: h 18

PREZZO: biglietto TFP cortesia 3,50€

– Maddalena Novati – Da Savinio a Nomus passando per fonologia (Pacta Salone 6 febbraio)

Si tratta del secondo appuntamento all’interno del progetto PACTAsoundZONE, punto d’incontro tra musica, architettura e arti visive. Maddalena Novati, consulente musicale Rai per anni e ora Presidente di NoMus, centro studi e ricerche sulla musica del novecento e contemporanea, condurrà gli spettatori alla riscoperta di un musicista come Alberto Savinio, sconosciuto soprattutto ai più giovani, col supporto anche di documentari Rai ricomposti da NoMus.

ORARIO: h 20,45

PREZZI: intero 18€; under 25 e over 60 12€; CRAL e gruppi 10€ (min. 10 persone); gruppi scuola 9€
Prevendita €1,50

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