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Palazzo Marino si rifà il look, al via i lavori di restauro

Luigi Maffei 2 mesi fa
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Restyling per Palazzo Marino. Lo storico edificio cinquecentesco di piazza della Scala, sede centrale del Comune di Milano, sarà interessato da lavori di rifacimento delle facciate che saranno ripulite dallo sporco dello smog cittadino. I lavori di restauro partiranno il prossimo aprile e dureranno 16 mesi. La conclusione dei lavori, dunque, sarà a ottobre 2025.

Tra questi giorni ci sarà la firma del contratto con lo sponsor dei lavori, Tod’s. L’azienda, infatti, ha acquistato i diritti d’immagine per 2 milione e mezzo di euro. Costo zero, dunque, per il Comune di Milano.

I lavori partiranno dalla facciata principale di Palazzo Marino, su piazza della Scala, e dureranno quattro mesi. Si passerà poi al lato di via Case Rotte (altri quattro mesi). Il penultimo step sarà sul lato di piazza San Fedele (ex facciata principale, prima dell’apertura di piazza della Scala) per poi terminare i lavori sul lato di via Tommaso Marino.

“Palazzo Marino – afferma il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – è parte dell’identità di Milano, un luogo rappresentativo della sua storia, dei valori collettivi e condivisi e dello spirito con cui ha affrontato le sfide dei tempi e nel tempo si è trasformata. L’intervento che si aprirà a breve in piazza della Scala ha un particolare rilievo certamente per il valore del recupero monumentale ma soprattutto perché riguarda il cuore civico della città e il legame dei milanesi con la loro casa”.

“Ci fa molto piacere fare qualcosa di importante e concreto per Milano – dice Diego Della Valle, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo Tod’s S.p.A. –. Il restauro di Palazzo Marino, che tutti i cittadini considerano la loro casa, ci permette di dare un segnale di affetto e gratitudine a Milano e ai milanesi”.

Un intervento, quello di Palazzo Marino, che sarà “a basso impatto ambientale“. Sul sito del Comune, infatti, si legge che “l’intervento prevede l’uso di sostanze con basso impatto ambientale. Verrà eseguita una verifica sui campioni della pietra utilizzata nelle facciate per testare l’efficacia delle nanocalci sintetizzate all’università dell’Aquila. Se il test sarà positivo, l’ultima parola spetterà alla Sovrintendenza. Si partirà con la pulizia delle superfici: si procederà rimuovendo i depositi incoerenti e i contaminanti atmosferici accumulati nel tempo. Questa lavorazione permetterà non solo di ridare luminosità alle facciate, ma anche di liberare la pietra da inquinanti e renderla ricettiva per le seguenti lavorazioni”