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Ecco perché il Napoli merita sia Champions che Campionato

News Partner 12 mesi fa
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Questo Napoli ha superato ogni aspettativa: a fine stagione arriverà lo scudetto, ma resta vivo anche il sogno Champions League

Quello che sta facendo il Napoli in questa stagione è sotto gli occhi di tutti, sia da un punto di vista statistico che emozionale. La squadra di Spalletti è andata ben oltre le aspettative della vigilia di inizio campionato, e i risultati si vedono eccome.

A breve arriverà la matematica dello scudetto vinto, ma non è tutto. Il club partenopeo si giocherà anche l’accesso alle semifinali di Champions League contro il Milan: comunque vada ai quarti, sarà record europeo per questa squadra.

Risultati e traguardi del Napoli in campionato e Champions

Nonostante il clamoroso ko casalingo per 0-4 per mano del Milan nella 28^ giornata di Serie A, il Napoli continua a rimanere in testa alla classifica. Le inseguitrici sono troppo distanti per impensierire la squadra di Spalletti dopo una sola partita storta: da mesi, complici le ripetute cadute delle avversarie, i partenopei hanno capito che diventeranno Campioni d’Italia.

Il tricolore manca da ben 33 anni a Napoli, quando a vincerlo per la seconda ed ultima volta fu quella squadra guidata da un certo Diego Armando Maradona. Un onore incredibile quindi per questo gruppo: da Di Lorenzo che sarà il nuovo capitano dopo il 10 argentino a sollevare la coppa a mister Spalletti che finalmente potrà togliersi qualche sassolino dalle scarpe, fino al presidente De Laurentiis che ha preso questa squadra dalla Serie C e l’ha portata sul tetto d’Italia.

Soddisfazioni oltre ogni aspettativa anche in Champions League, dove questa squadra è riuscita a spingersi più in là di ogni altra formazione napoletana del passato. Mai nella sua storia il Napoli aveva raggiunto i quarti di finale di Champions; neanche con Maradona gli azzurri figuravano fra le 8 squadre migliori d’Europa.

È invece successo quest’anno. Ma d’altronde, non poteva essere altrimenti. I ragazzi di Spalletti giocano un calcio troppo bello, con uno stile a metà tra impostazioni schematiche studiate a memoria ed improvvisazioni repentine date dalla fantasia dei ragazzi. Il risultato è grandioso.

Così, le possibilità di vincere anche la coppa dalle grandi orecchie ci sono eccome. Ma prima c’è da superare il Diavolo. Su topscommessevincenti.it si discute del futuro di questa corazzata.

La rivincita del mercato low cost di De Laurentiis

Ciò che questo Napoli sta mostrando all’Europa intera è un clamoroso vanto per la nostra Serie A, che finalmente ritorna a far parlare di sé in maniera positiva. A maggior ragione se si considera da dove è partita questa squadra e quello che è successo quest’estate.

Il primo Napoli di Spalletti chiude infatti lo scorso campionato al terzo posto in classifica a quota 79 punti, in ritardo di 7 lunghezze sul Milan Campione d’Italia e dietro all’Inter seconda. Invece che cercare di migliorare la rosa, però, il presidente De Laurentiis – sempre molto parsimonioso – decide letteralmente di sventrarla ed incassare.

Tra giugno e luglio lasciano così l’Italia il capitano Insigne – partito per una nuova avventura a Toronto in MLS – il perno centrale Koulibaly – convinto dal progetto, poi rivelatosi fallimentare, del Chelsea – l’altro difensore titolare Manolas, Fabian Ruiz – comprato dai soldi del PSG – il più grande goleador della storia napoletana “Ciro” Mertens – regalato al Galatasaray – e l’esperto portiere Ospina.

Di contro, sono arrivati dal nulla profili come quelli di Kim e Kvaratskhelia, a cui sono poi state aggiunte “seconde linee” del calibro di Simeone e Raspadori. In più, Spalletti ha meravigliosamente recuperato il portiere titolare Meret – che era già in partenza – e il regista Lobotka, che sembra un giocatore rinato rispetto agli anni precedenti. E poi ovviamente lui, il più temuto di questo attacco, Victor Osimhen, che fino alla passata stagione era niente più che un giovane centravanti acerbo.

Insomma, nessuno avrebbe mai potuto prevedere una stagione del genere per questa squadra. Soprattutto dopo la diaspora di inizio estate. Ma è proprio per questo che il calcio è lo sport più bello del mondo.