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Cripta di San Sepolcro: luogo di storia e curiosità

Cripta di San Sepolcro

Nel cuore di Milano c’è un complesso architettonico antichissimo che sorge dove in epoca romana si trovava il Foro: stiamo parlando di piazza San Sepolcro con l’omonima chiesa del Santo Sepolcro, a due passi dal Duomo.

Il luogo dalle origini antichissime è stato negli ultimi anni rinnovato e riaperto, e conta oggi numerose visite da parte di fedeli e turisti. Sulla stessa piazza affaccia anche la Biblioteca Ambrosiana.

La chiesa di San Sepolcro

La struttura venne fondata nel IX secolo e fu ricostruita dopo la prima crociata, a imitazione del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Era il 15 luglio del 1100 quando l’arcivescovo di Milano consacrò nuovamente la chiesa dandole definitivamente il nome di Santo Sepolcro.

Federigo Borromeo richiese ad Aurelio Trezzi la ristrutturazione interna della chiesa in stile barocco, mentre la facciata fu opera, nel 1894 – 97, di Gaetano Moretti e Cesare Nava, i quali la edificarono seguendo i canoni stilistici del romanico lombardo. All’esterno sono posti anche due campanili gemelli.

La Cripta

Oggetto di recenti lavori, la cripta del Santo Sepolcro è stata riaperta dopo cinquant’anni di chiusura nel marzo del 2016. Luogo di culto e preghiera di importanti famiglie, San Carlo Borromeo la definì come “l’ombelico della città di Milano“, scegliendola come luogo di preghiera. Per questo ancora oggi è visibile una statua che lo raffigura in preghiera e in adorazione di fronte al simulacro del sepolcro di Cristo.

Federigo Borromeo richiese la costruzione di una palma di rame e bronzo a dimostrazione e simbolo di rigenerazione e sapienza, che è stata collocata nel punto d’incrocio di Cardo e Decumano dell’antica città romana. La cripta fu costruita con le stesse pietre levigate che un tempo formarono il lastricato del foro romano: i visitatori quindi camminano sulle stesse pietre sulle quali un tempo passarono personaggi come sant’Ambrogio, sant’Agostino e l’imperatore Teodosio.

Il sepolcro rappresenta anche la devozione a Santa Maria Maddalena che per prima scoprì il sepolcro originale. All’interno della cripta si trova infatti un affresco del 1300 che la raffigura accanto a Cristo.

Tra i tanti, anche Leonardo da Vinci, durante il suo periodo a Milano, si interessò alla chiesa di San Sepolcro, della quale tracciò un disegno della pianta sia della parte superiore dell’edificio sia della cripta, oggi conservato a Parigi. Nella cripta è invece esposto un antico libro della Biblioteca Ambrosiana che custodisce al suo interno la mappa della città tracciata da Leonardo con indicata anche la chiesa del Santo Sepolcro.

Oggi la Cripta ospita spesso eventi che la vedono aperta anche in fasce serali. Per informazioni e orari è possibile visitare il sito ufficiale.