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Gita fuori porta nei borghi di Nesso e Torno

cosa vedere sul lago di como

Nei dintorni del Lago di Como sono diversi i borghi che si fanno notare per una caratteristica in particolare che li caratterizza. Tra questi ci sono due vere perle poco famose a causa della loro posizione, spesso visti come solo di ‘passaggio’ per raggiungere destinazioni più note quali Bellagio: si tratta dei paesi di Nesso e di Torno.

Nesso e il suo Orrido

Il borgo di Nesso è di passaggio per raggiungere Bellagio da Como ma è anch’esso una tappa imperdibile. Il nome pare derivi dalla divinità celtica delle acque chiamata “Ness”. Il borgo è noto infatti per l’Orrido di Nesso: per il paese è stato un luogo fondamentale per lo sviluppo di diversi ambiti come il manifatturiero, i mulini, i filatoi, i crateri e gli oleifici. Ma anche il turismo ne ha certamente risentito positivamente.

L’orrido è formato dall’unione di due torrenti, il Tuf e Nosè, che si buttano nelle acque del Lario formando una cascata che scivola lungo rocce e gole. Lo spettacolo è visibile già dalla strada, ma per goderne appieno bisogna scendere percorrendo una gradinata in mezzo alle case, fino ad arrivare sull’antico ponte romano della Civera. Quest’ultimo fu anche usato come scenografia di diversi film.

Il borgo di Nesso è stato citato anche da Leonardo da Vinci come “terra dove cade uno fiume con grande empito, per una grandissima fessura di monte”, ma furono molti gli artisti a citarlo o rappresentarlo. Oltre all’Orrido e al ponte romanico Nesso, in posizione dominante, si notano dei ruderi del castello che fu distrutto da Francesco II Sforza, mentre verso il lago sono presenti tre torri.

Torno, il borgo dei pescatori

In epoca medievale il piccolo borgo di Torno superava in notorietà addirittura Como grazie alla sua produzione di “panni di lana”. Oggi è una piccola località che affaccia direttamente sulle sponde del lago con un piccolo porticciolo: è proprio questa semplicità a renderlo uno dei paesini più caratteristici. Il centro è impostato secondo la tipica struttura medievale, con una piccola parrocchia affacciata sul porticciolo, cuore del borgo.

La chiesa principale risale al Trecento ed è dedicata a San Giovanni Battista del Chiodo. L’edificio, al quale si accede da un portone rinascimentale in marmo, è ricco di decorazioni pittoriche, tele e sculture di diverse epoche. Accanto sorge una torre campanaria romanica risalente al XII secolo. La Chiesa è nota a molti in quanto si narra che un arcivescovo tedesco, durante il ritorno da una crociata, avrebbe lasciato il Chiodo della croce di Cristo.