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Castello Sforzesco: in mostra il Castello di carta e la Belle Epoque

Marco Valerio 10 anni fa
Castello Sforzesco

Castello SforzescoDal 20 al 22 giugno il Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco di Milano diventa il palcoscenico di un viaggio magico di luci e di musica che dalla Milano di oggi ci riporta indietro nel tempo fino al 1906, anno in cui si è svolto a Milano la prima Expo e al periodo della Belle Epoque.

Tutte le facciate saranno animate da immagini tratte dalla Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” che, custodite nel prezioso scrigno del Castello Sforzesco, ci raccontano il quadro della vita e della cultura milanese degli inizi del secolo scorso. Non solo immagini, ma anche luci e musica danno vita a suggestioni che coinvolgono lo spettatore in una dimensione di sogno e incanto.

Il “Castello di Carta”, curato dallo scenografo Sebastiano Romano e dallo studio Comunicazione & Immagine di Mariella Di Rao, è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, da Confcommercio di Milano Lodi, Monza e Brianza, dalla Civica Raccolta delle stampe “Achille Bertarelli”, dal Castello Sforzesco, in collaborazione con AIDI (Associazione italiana di illuminazione).

Il progetto vuole essere una divertente occasione per rendere visibile al visitatore ciò che il luogo contiene. Infatti, nel prezioso scrigno del Castello Sforzesco, sede dei Musei Civici del Comune di Milano, si trova la Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli che, per il suo genere, è unica in Italia e ben conosciuta da molti studiosi. In essa sono custoditi migliaia di documenti, tra cui “Carte” stampate, incise, acquerellate, disegnate, che sono una visibile testimonianza iconografica delle varie rappresentazioni della vita umana degli inizi del secolo scorso.

Nel “Castello di Carta” i fronti architettonici del Cortile della Rocchetta sono animati da un gioco di proiezioni che riproducono molte di quelle “Carte” che Achille Bertarelli, con grande passione e competenza, raccolse. Tutte le facciate del Cortile della Rocchetta diventano un enorme schermo che avvolge lo spettatore con immagini in dissolvenza che riportano lo spettatore indietro nel tempo. Dal presente e dalla Milano di oggi, con i suoi grattacieli che hanno cambiato lo skyline della città, alla Milano del 1906, anno della prima Esposizione Universale periodo della Belle Epoque.

L’evento scenografico prevede anche proiezioni di raggi luminosi che disegnano sulla facciata principale del Castello fasci di luci colorate. Al riguardo saranno utilizzate tecnologie molto avanzate in grado di creare un forte impatto emotivo per valorizzare le architetture del Castello e sottolineare la dimensione del nuovo e del futuro che caratterizza un evento come quello di Expo.

All’interno del Castello, all’ingresso di Piazza delle Armi, ci sarà un tappeto di luce che arriva fino al Cortile della Rocchetta dove il percorso luminoso si allarga fino a disegnarne il perimetro.

Accompagnano le immagini e le luci suggestivi brani musicali tratti da Vangelis, Franz Lehàr, Dimitri Shostakovich.

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