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Berlusconi e Milano: come la città ha cambiato volto con Fininvest

Redazione 11 mesi fa
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Milano è, da sempre, una città in costante mutamento. Ha cambiato volto innumerevoli volte inglobando Comuni, borghi, ampie zone incolte.

Uno dei protagonisti di questi cambiamenti è stato sicuramente Silvio Berlusconi, scomparso nella mattinata del 12 giugno all’età di 86 anni.

La sua ascesa parte dall’edilizia, nella metà degli anni Sessanta. Dalle prime case di Brugherio ai grandi quartieri residenziali di Milano 2 e 3, ecco le tappe salienti che hanno portato Berlusconi a dare una nuova fisionomia alla città e al suo hinterland.

1963 – 1964, la Edilnord e i primi cantieri

Silvio Berlusconi fonda la Edilnord Sas con soci Carlo Rasini e Carlo Rezzonico. Quest’ultimo, commercialista svizzero, fornisce i capitali grazie alla finanziaria luganese Finanzierungsgesellschaft für Residenzen AG.

Nel 1964 Berlusconi apre un cantiere a Brugherio, con l’intento di costruire un grande quartiere per 4000 persone. Nel 1965 arrivano i primi condomìni, ma vendere tutti i lotti non è facile nonostante il periodo del boom.

1968 – 1977, Milano 2, il paradiso del silenzio

La Edilnord Sas diventa Edilnord 2 e acquista dall’atleta e aviatore Leonardo Bonzi 712.000 mq di terreni nel comune di Segrate per la cifra di 3 miliardi di lire. In realtà, tra il 1962 e il 1965, Berlusconi aveva avuto dal comune l’autorizzazione a costruire per 2,5 milioni di metri cubi, impegnandosi a urbanizzare tutta l’area.

Nel 1969 il comune dà l’autorizzazione a costruire, ma una serie di ostacoli burocratici rallentano i lavori fino al 1971. Qui sorgerà Milano 2, che veniva promossa alla borghesia milanese con lo slogan “Il silenzio non ha prezzo, ecco il paradiso del silenzio“. Il problema è che i terreni sono vicini all’aeroporto di Linate, con conseguenti rumori provocati dal traffico aereo, superiori anche ai 100 decibel.

Con una serie di manovre di lobbyng, ricostruite dalla giornalista Camilla Cederna in un articolo per l’Espresso del 2011, la Edilnord riesce far deviare i voli, approfittando di un riassetto delle rotte già in corso.

Nasce così Milano 2, 28 residenze con giardini, aree verdi, piste ciclabili, un centro religioso, un albergo, scuole e servizi di ogni tipo. Inoltre, la presenza di un sistema per la trasmissione televisiva via cavo, pensato per eliminare le antenne sui tetti, permise al futuro sindaco di Segrate, Giacomo Properzj, di fondare l’emittente Telemilano, poi ceduta a Berlusconi e diventata Canale 5.

Nel 1977, a seguito delle fortunate esperienze nel mondo dell’edilizia, Silvio Berlusconi viene nominato Cavaliere del Lavoro, titolo con cui era noto al grande pubblico e che manterrà fino al 2014, quando a seguito della condanna per frode fiscale si autosospenderà dal titolo concessogli a suo tempo dal Presidente Giovanni Leone.

1980 – 1991: nasce Milano 3

Nel 1978 Edilnord diventa Milano 2 Spa, dalla fusione con la San Martino Spa, immobiliare fondata pochi anni prima e amministrata dall’amico dei tempi dell’università Marcello Dell’Utri.

Nel 1980 cominciano i lavori per un nuovo quartiere di Milano, che in quegli anni si apprestava a diventare il principale polo finanziario ed economico italiano. Per questa città in continuo fermento serviva un nuovo polo residenziale per la classe medio-alta, che voleva vivere vicino alla città mantenendo i comfort e la tranquillità dei quartieri e delle cittadine brianzole.

Sul modello di Milano 2 partono i lavori per Milano 3, situata a poca distanza da Basiglio, a 13 km da Milano in zona sud-ovest. L’area si estendeva per 14 km quadrati, cinque volte l’estensione del precedente progetto di Milano 2. Centri sportivi, scuole, parchi, un centro commerciale, alberghi e appartamenti di nuova generazione sono uniti da un sistema viario composto da strade pedonali e ciclabili che non si intersecano mai con le arterie carrabili, proprio come a Milano 2.

Tra il 1988 e il 1993 il lavoro imprenditoriale è stato spostato nel quartiere con la costruzione di Milano 3 City, un polo direzionale che ha attirato qui le sedi di Mediolanum, AstraZeneca e altri grandi multinazionali, attirando giovani famiglie e yuppies da Milano.

Nel frattempo Silvio Berlusconi preparava la sua discesa politica, avvenuta nel gennaio 1994 con un messaggio registrato e trasmesso dalle televisioni. Il resto, come si suol dire, è storia.