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1968-78 ITALIAN BOX OFFICE: la Fondazione Cineteca Italiana celebra il ’68

1968-78 ITALIAN BOX OFFICE
Foto tratta da 'Easy Rider' di Dennis Hopper

Il cinema ha raccontato e documentato in varie circostanze il ’68. La Fondazione Cineteca Italiana, non poteva esimersi dal celebrare il cinquantesimo anniversario puntando proprio sulla Settima Arte.

Inserendosi all’interno del palinsesto ‘Novecento Italiano’ e in collaborazione con Università degli Studi di Milano, Comune di Milano, Teatro Franco Parenti e TVM Media, 1968-1978 ITALIAN BOX OFFICE pone al centro i film di quegli anni (entrati nel box office), salvo alcune doverose eccezioni come il documentario del 2015 ‘Prima che la vita cambi noi‘ di Felice Pesoli. “Nel febbraio 1967 il prefetto di Milano scrive: “Hanno fatto la loro apparizione in modo sempre crescente i giovani, i cosiddetti “capelloni” […]. Il loro orientamento politico è in prevalenza anarchico libertario, altri si ispirano alla non violenza, all’obiezione di coscienza. Dichiarano di operare con il loro cervello contro tutte le forme di paternalismo borghese, rifiutano la famiglia con tutte le sue costrizioni e repressioni sessuali”. Il film racconta la nascita della controcultura giovanile nel periodo precedente il Sessantotto: l’altra faccia del movimento – spesso dimenticata dalla narrazione storica – che rifiutava la violenza e al marxismo preferiva la beat generation o il movimento hippy” (dalla sinossi).

Per chi non c’era è un modo per conoscere ciò che è stato; mentre chi si era schierato in prima linea, vi assiste con un sapore magari nostalgico.

1968-78 ITALIAN BOX OFFICE: il programma

Spazio Oberdan, dal 3 al 9 maggio

I film che tra il 1968 e il 1978 hanno totalizzato pubblico e incassi importanti: dai classici film di interesse internazionale come ‘Il laureato‘, ‘King Kong‘, ‘Guerre Stellari‘, a quelli che rielaborano i generi in una chiave nuova come ‘2001 odissea nello spazio‘, ‘Giù la testa‘, ‘I ragazzi del massacro‘, ‘Requiescant’, passando per le sperimentazioni di Jodorowski (“La montagna sacra”), Ken Russsel (“I diavoli”) e Carmelo Bene (‘Nostra signora dei turchi‘), fino al mai tramontato musical ‘Jesus Christ Superstar‘. In programma anche alcune opere che, direttamente (‘Romanzo popolare‘ di Monicelli, ‘Prima che la vita cambi noi‘ di Felice Pesoli) o in modo trasfigurato ‘I cannibali‘ di Liliana Cavani) rappresentano la Milano di quegli anni. Il documentario ‘Nudi verso la follia‘ sarà preceduto da un concerto dal vivo per rievocare lo storico happening del 1976 al Parco Lambro.

MIC – Museo Interarrivo del Cinema, dall’11 al 25 maggio

Si sfida il tempo perché i film saranno proiettati sulla terrazza. I cinque titoli in programma hanno interpretato quell’epoca nei modi più diversi e originali. Dal primo lungometraggio di Nanni Moretti, ‘Io sono un autarchico‘ (1976), girato in Super8, che segna l’inizio della saga del personaggio di Michele Apicella, giovane disincantato che si fa fustigatore dei vizi e dei conformismi annidati nelle pieghe della società, non risparmiando niente e nessuno, neppure se stesso; al grande capolavoro di Robert Altman, ‘M.A.S.H.‘ (1970), impertinente farsa antimilitarista, opera insignita nel 1970 della Palma d’oro al festival di Cannes 1970 e dell’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, nonché nel 1971 del Golden Globe come miglior commedia. E poi ancora ‘Easy Rider’ (1969) di Dennis Hopper, film icona del movimento hippie, road movie amaro impregnato da un profondo senso di libertà; ‘Il dormiglione‘ (1973) di Woody Allen, commedia surreale e fantascientifica, una satira graffiante della civiltà tecnologica e della situazione politico-sociale del tempo e, infine, l’esilarante ‘Hollywood Party‘ (1968), dove Peter Sellers e Blake Edwards toccano l’apice del loro sodalizio artistico con un film considerato uno dei più grandi capolavori del cinema umoristico. In programma anche una Festa d’estate con annesso dress code per ballare insieme le canzoni che hanno segnato quell’epoca e di cui la Settima Arte si è servita per metterla in scena.

Teatro Franco Parenti, dal 26 al 28 maggio

Un teatro, tanto più con questa linea programmatica, non poteva che proporre Carmelo Bene, optando per ‘Nostra signora dei turchi‘, un’opera visionaria e uno degli esempi più significativi della sperimentazione filmica italiana; ‘Prima che la vita cambi noi‘ di Felice Pesoli e infine ‘La montagna sacra’ di Alejandro Jodorowsky (altro autore che si cimenta anche in testi scenici), una vera e propria avventura mistico-simbolica per lo spettatore.

A breve vi aggiorneremo anche su ciò che proporrà il Piccolo Teatro Grassi a giugno.

Riassumendo

1968-78 ITALIAN BOX OFFICE, dal 3 al 28 maggio

Spazio Oberdan, MIC – Museo Interattivo del Cinema, Teatro Franco Parenti, Piccolo Teatro Grassi

ORARI: variano in base agli eventi

PREZZI: prezzo politico 4€; gratuito per i ragazzi fra i 16 e i 19 anni e al MIC gratuito per chi partecipa con dress code sessantottino