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Villa Clerici a Milano: storia e architettura della Villa di Delizie in terra di Niguarda

Sono tantissime le ville milanesi che riescono con un solo sguardo a riportarci in un’altra epoca. Quelle situate alle porte di Milano hanno la possibilità di ospitare anche ampi giardini come Villa Litta, mentre i palazzi del centro storico nascondono dietro alle loro mura sale maestose. Tra le tante ville alle porte di Milano si trova anche la settecentesca Villa Clerici, in zona Niguarda, in via Terruggia 14.

Storia di Villa Clerici a Milano

Nel ‘700 Francesco Croce, l’architetto che costruì la guglia maggiore del Duomo di Milano, progettò Villa Clerici per la famiglia Clerici, nota per il commercio della seta grazie al quale si arricchì.

La villa, considerata residenza di campagna al fine di controllare gli affari economici, ebbe il suo periodo di maggior splendore alla fine del ‘700 grazie al suo proprietario Antonio Giorgio Clerici che l’abbellì portandola a diventare la ‘Villa di Delizie in terra di Niguarda‘. Verso la fine degli anni venti del ‘900 la villa passò in mano alla famiglia Melzi che la ristrutturò completamente.

Oggi Villa Clerici rappresenta una delle poche testimonianze della nobiltà che risiedeva in questa zona di Milano. Tra le abitazioni troviamo anche Casa Trotti, nella vicina via Passerini al civico 13 e Casa Corio, al civico 5, nella quale abitò Bernardino Corio, compilatore di Storia di Milano nel Cinquecento. Oggi Villa Clerici ospita nelle sue sale la Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei nella quale sono esposte opere religiose di artisti del XX secolo.

Architettura e composizione di Villa Clerici a Milano

Villa Clerici è un tipico esempio di villa suburbana. La sua struttura prevede un corpo centrale che si innalza per due piani e due corpi laterali bassi più rustici che terminano con cappelle nelle testate dedicate a Santa Teresa e Sant’Antonio.

L’ampio giardino all’italiana mette distanza tra la fastosa villa e la strada di passaggio, mentre sul retro il parco è arricchito da diverse sculture. Per entrare in villa si passa attraverso un portico composto da tre arcate, ma la vera particolarità è l’ampio ed elegante scalone d’onore arricchito da statue agli svolti delle rampe, proprio come nel bellissimo Palazzo Clerici posto al centro della città. Tra le sale interne, invece, spicca il salone degli specchi ricco di dipinti trompe-l’Å“il e un soffitto a cassettoni.