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Inaugurata via Mike Bongiorno tra i grattacieli di Porta Nuova

Marco Valerio 9 anni fa
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Foto: Comune di Milano

Mercoledì 21 ottobre 2015 è stata inaugurata a Milano via Mike Bongiorno. La nuova strada della città è situata nella zona di Porta Nuova, il quartiere moderno dei grattacieli, ed è un omaggio al celeberrimo personaggio televisivo che per numerosi anni ha legato il suo volto e il suo sorriso a Milano.

“Dedicare una via in questo quartiere, che rappresenta l’innovazione milanese, è un segno di stima, di affetto e di gratitudine”, ha detto il sindaco Giuliano Pisapia alla cerimonia di intitolazione, alla presenza della vedova Daniela Zuccoli, dei tre figli Nicolò, Michele e Leonardo e dei nipoti del presentatore scomparso nel 2009. Presenti anche Fabio Fazio, grande amico di Bongiorno e Ludovico Peregrini, lo storico “Signor No” di tante trasmissioni.

“La zona di Porta Nuova rappresenta bene Mike” ha dichiarato Daniela Zuccoli. “Lui nato a New York era proiettato alle cose nuove”. L’eredità di Mike Bongiorno semplicemente non esiste secondo Fabio Fazio, che a breve si cimenterà con il Rischiatutto, uno dei programmi più popolari dello showman statunitense e naturalizzato italiano: “Ha inaugurato i programmi della televisione italiana. Quando sei il numero uno – ha spiegato Fazio – quella cosa è esclusiva, quindi dopo di lui hanno ritirato la maglia”.

A sei anni dalla scomparsa, dunque, la città adottiva di Mike Bongiorno (nato nel 1924 a New York e morto a Montecarlo l’8 settembre 2009, vivendo e lavorando quasi tutta la vita nella città della Madonnina) omaggia uno dei padri fondativi della televisione italiana con questa via parallela a viale della Liberazione, in Porta Nuova.

Nel 1987 Milano ha insignito Mike Bongiorno con la massima benemerenza cittadina, l’Ambrogino d’Oro: una scelta dovuta anche agli avvenimenti della vita del presentatore, che partecipò alla Resistenza come staffetta partigiana, cosa che gli costò una lunga detenzione a San Vittore e la deportazione dei campi di concentramento nazisti.